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*La parte iniziale di questo capitolo contiene dei contenuti sessuali espliciti, per cui a chi reca fastidio o è particolarmente sensibile a determinati argomenti, può scegliere di non leggerlo e andare avanti con la lettura.*

Dopo la visita inaspettata di Federico, Giulia aveva cominciato a prepararsi sotto gli occhi vigili del suo ex fidanzato che osservava attento ogni sua mossa.
Fabrizio aveva notato che quella breve chiacchierata avesse scombussolato parecchio l'umore di Giulia, che sembrava del tutto terrorizzata dall'uscire da quella stanza senza aver visto e parlato con il suo migliore amico; continuava a guardarsi intorno con la speranza che qualcuno la salvasse da quella scelta ma ancora una volta, le sembrava di essersi trovata dinanzi all'ennesimo bivio e la costruzione del finale spettava sempre e solo a lei.
«allora, sei pronta?» chiese Fabrizio, guardandola mentre si allacciava i sandali con il tacco. Giulia si alzò in piedi e ricambiò quello sguardo, sentendo subito gli occhi inumidirsi di lacrime per la scelta che stava per compiere.
«scusami, io..io non posso» mormorò, mentre raggiunse la porta e la aprii velocemente, sbattendola forte alle sue spalle. Corse di fretta verso la reception e nel momento in cui chiese informazioni riguardo il numero di stanza di Federico, si accorse che il suo cuore batteva all'impazzata tanto che le venne il timore che potesse uscirle dal petto da un momento all'altro.
Il corridoio in cui si trovava la stanza di Federico, una volta percorso era diventato improvvisante minuscolo e sentiva le sue gambe pesanti e tremolanti, erano sensazioni terribili ma la facevano sentire più viva che mai.
Appena bussò, non aspettò molto tempo prima che Federico aprisse, ritrovandoselo completamente bagnato e solamente con un asciugamano in vita.
Giulia non ci pensò due volte e annullò la poca distanza tra loro, facendo in modo che loro labbra si sfiorassero poi spostò lo sguardo sulle labbra di Federico che erano piegate in un piccolo sorriso soddisfatto e chiuse le labbra carnose del ragazzo tra le sue.
Nel momento in cui Giulia accarezzò il suo labbro inferiore con la lingua, Federico approfondì il bacio lasciando scorrere le mani lungo tutto suo il corpo; Giulia strinse le braccia al suo collo, infilando le dita tra i suoi capelli corti dietro la nuca quando Federico fermò le mani sulle sue cosce, sollevandola leggermente per farla sedere a cavalcioni su di lui.
Giulia senza smettere di baciarlo lasciò scivolare le sue mani lungo il suo collo per poi scendere sul torace, accarezzando i possenti muscoli che si percepivano chiaramente, visto che nessuna barriera li copriva.
Federico non esitò un attimo prima di portare le mani sul bordo del vestitino, alzandolo lentamente fin sopra il seno e poi lungo le braccia. La toscana arrossì leggermente nel momento in cui Federico la liberò completamente dall'indumento, perché si accorse che per la prima volta si ritrovava così nuda difronte a lui.
Ma l'imbarazzo generale andò via quando le labbra dell'attaccante abbandonarono momentaneamente quelle di Giulia per scendere lungo il suo collo, la clavicola e poi il seno.
Giulia rilasciò il respiro che era sicura di aver trattenuto per troppo tempo e si lasciò andare a dei piccoli gemiti nel momento in cui Federico raggiunse con la lingua la sua pancia e la parte più bassa della vita.
La toscana trattenne ancora una volta il fiato nel momento in cui Federico iniziò a sfregare le sue dita contro i suoi slip e istintivamente cominciò ad accarezzare e stringere con la mano l'evidente eccitazione.
«Porca puttana, da quanto ho aspettato questo momento.» mormorò Federico mentre la ragazza continuava a stringere tra le mani l'erezione, liberandola anche dell'asciugamano.
Giulia afferrò nuovamente l'erezione e poggiandosi con una mano sulle sue spalle tatuate, si abbassò di più su di lui emettendo un gemito nel momento in cui si sentì riempita dalla sua lunghezza; si abituò pian piano a quella nuova misura che le sembrava fin troppo grande rispetto al suo ex, tanto che le si mozzò il fiato per l'eccitazione di quel momento.
Federico spostò subito una mano sul suo fianco, mentre Giulia cominciava a muoversi insistentemente su di lui, alternando momenti in cui si muoveva avanti e indietro, altri in cui roteava i fianchi, guardandolo gettare la testa indietro nel momento in cui si abbassava completamente per prenderlo in profondità.
Federico allungò leggermente il collo quando le mano raggiunse il suo seno, guidandolo verso la sua bocca e tenendo il capezzolo chiuso delicatamente tra le sue labbra carnose, mentre la mano si spostava sulla sua schiena per assicurarsi che rimanesse il più possibile vicina a lui. Giulia sentii il suo petto riscaldarsi, le gambe tremare e gli addominali irrigidirsi e lasciò che il piacere la inondasse completamente.
«prendi la pillola, vero?» domandò con voce rauca Federico, segno che anche lui fosse vicino all'orgasmo. Giulia annui prontamente e gli morse un labbro, continuando a muoversi su di lui.
Il toscano sollevò i suoi fianchi dal letto per incontrare quelli di Giulia, rendendo così ogni spinta talmente forte e profonda da non farla smettere di gemere; quando sentii il suo calore riempirla, le labbra di Federico si attaccarono a quelle della bionda, mentre si scambiavano uno sguardo intenso e si sorridevano.
«il sesso più bello della mia vita.» sussurrò Federico, mentre accarezzava l'intimità ancora sensibile di Giulia.
«da ora in poi, non credo che riuscirò a smettere di scoparti..» Giulia baciò sensualmente il collo dell'attaccante che sorrise sornione.
«mi piace quando sei così spinta..»
«quante cose non sai di me Bernardeschi..»
«tipo che sei una porca a letto?» domandò divertito, mentre la faceva distendere al suo fianco.
«ho immaginato così tante volte questa scena nella mia testa e nei miei sogni, che ho voluto dimostrare quanto ti desiderassi..» sussurrò Giulia, baciandolo ancora una volta.
«scusami per quelle cose che ti ho detto, non le pensavo veramente.. è solo che mi si è presentata una situazione particolare e ho preferito scappare come uno stupido pur di non perderti.» Federico si avvicinò ancora di più e la prese tra le sue braccia.
«quando mi hai detto tutte quelle cose è stato inevitabile non pensare che fosse la verità, ma poi a mente fredda sapevo stessi mentendo perché tu non sei quel tipo di persona e tutte le nostre emozioni le abbiamo vissute insieme, non ero l'unica stupida.. per questo, ora sono qui da te e non a cena con il mio ex, il mio cuore mi portava da te e so perfettamente che lui non mi tradirebbe mai.» mormorò Giulia, stringendosi ancora di più tra le sue braccia
«ti amo, questo lo sai?» domandò Federico, rubandole un bacio a stampo.
«ti amo anch'io, amore mio.» rispose Giulia, baciandogli tutto il volto.
«però..prima devo dirti delle cose e diciamo che sono state il motivo per cui ti ho lasciata andare e ho ancora oggi una fottuta paura di perderti..» sospirò amaramente Federico, accarezzandole delicatamente il volto.
Giulia lo guardò con espressione interrogativa e lo invitò a parlare, ignorando la morsa allo stomaco che avvertii nel momento in cui aveva notato la sua evidente preoccupazione.
«promettimi che mi ascolterai dall'inizio alla fine e che ti fiderai di me, sempre..» continuò l'attaccante, sollevandosi mentre le afferrò la mano.
«Fede, mi stai preoccupando.» Giulia seguii i suoi movimenti e si tirò su a sedere mentre stringeva la mano del suo attuale fidanzato, almeno non sapeva ancora se poteva definirlo così.
«ricordi quando a 17 anni ho avuto una relazione con la tua migliore amica? -Giulia annuii e continuò a guardarlo interrogativa, si domandava che c'entrasse Elena in quella conversazione- beh, io sono stato il suo primo amore, la sua prima volta..»
«questo lo so bene Fede, ma che c'entra Elena in tutto questo?» lo interruppe Giulia, allargando le braccia con fare esasperato per poi farle ricadere sulle ginocchia piegate.
«ti ho nascosto una cosa, anzi ti abbiamo nascosto una cosa.. Elena, quando ero ancora a Firenze, mi confessò di essere rimasta incinta ed io come un cretino non me la sono sentita di prendermi una responsabilità del genere, insomma ero ancora un ragazzino e dovevo pensare esclusivamente alla mia carriera che in quel momento era in ascesa.. per cui, di comune accordo avevamo deciso di abortire e nessuno sapeva nulla, se non le nostre famiglie. Avrei tanto voluto dirtelo ma avevo paura che mi giudicassi o che sparissi dalla mia vita e non potevo permettermelo.» confessò Federico tutto d'un fiato, mentre Giulia lo guardava con gli occhi pieni di lacrime e allontanava la sua mano che era ancora stretta a lui.
«amore mio, ti prego..» il toscano si avvicinò a lei che prontamente scansò la sua figura.
«come hai potuto nascondermi una cosa del genere? io..io..non voglio più vederti..» mormorò Giulia tra le lacrime, mentre si alzava dal letto per recuperare i suoi vestiti.
«porca puttana Giuly, avevo 17 anni ed ero ancora un cretino.. ti prego, non andare via.» la implorò Federico, mentre cercava di trattenerla dai fianchi.
«scommetto che lo sapevano tutti tranne la sottoscritta, vero?» domandò la toscana, facendo annuire Federico che abbassò lo sguardo sentendosi colpevole della sua immaturità.
«ho bisogno di stare da sola..» sussurrò Giulia, chiudendo la porta alle sue spalle.

Buon inizio settimana a tutti ☺️ ed eccomi qui come promesso ✌️
Capitolo più lungo del solito per farmi perdonare per tutta la mia "cattiveria" ma un giorno mi adorerete, già lo so 😅
Spero vi possa piacere e fatemi sapere cosa ne pensate a riguardo, mi fa sempre super piacere leggere e rispondervi. Grazie per il supporto.. a presto! 😘❤️

Se non sei tu la casa io non so più abitare. // Federico Bernardeschi. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora