TwentySix

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Ero nella mia camera, e pensavo.

Lei non la amava, questo era chiaro e quello che faceva con lei era puro divertimento. Prendeva il suo cuore, lo usava per scopi propri e fingeva di volersene prendere cura.
Mi sentivo male a pensare che lo avevo fatto anche io, e che l'avevo fatta soffrire. Avevo calpestato il suo cuore e lei si era allontanata da me.

Dovevo rimediare, dovevo farla tornare da me.

Mi misi seduta sul letto, guardando un punto fisso davanti a me. Dovevo parlare con Lauren.

Cercai il mio telefono ed aprii le tende dalla mia camera, che dava sulla sua. Stava studiando alla scrivania e vidi il suo telefono illuminarsi.

Scrissi un messaggio, ed inviai.

Io: ti devo parlare, è urgente.

Mi guardò velocemente, per poi rimettere al suo posto il telefono.

Sbuffai, scrivendo un altro messaggio.

Io: Jauregui smettila di giocare al gioco del silenzio perché entrambi siamo cresciuti, e mi da sui nervi. Devo Devo dirti una cosa.

Prese il telefono, scrivendo una veloce risposta.

Jauregui: sto studiando, anche se tu non lo fai non vuol dire che tutti siano come te. Fortunatamente.

Sentii una fitta allo stomaco dopo quelle parole ma cercai di cacciare via i pensieri, e le scrissi un altro messaggio.

Io: va bene, studia cervellona.

Vidi un sorrisetto essere padrone delle sue labbra per pochi secondi, ma spense il cellulare subito dopo e si rimise sui libri.

La guardai dalla finestra per quelle che sembravano ore, ma che erano solo pochi minuti.

Dovevo parlarci, ma come se non mi dava nessuna possibilità?

Mi venne in mente il discorso di Lucy e dell'accenno ad una partita di softball.

Sorrisi, era perfetta come occasione.

Dovevo solo aspettare Sabato, e ci avrei parlato. Le cose sarebbero cambiate.

In meglio o in peggio?

Black Mail //Camren Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora