New York

380 179 131
                                    

Quando l'aereo di Alison Drake atterrò sulla grande città di New York, i suoi occhi rimasero stupiti dai grandi grattacieli, i negozi che potenti e maestosi si alzavano sulla grande città, rimase stupita da tutte le luci che di notte risaltavano e splendevano come delle stelle,e le finestre...si le finestre che si susseguivano o una dopo l'altra formando grandi e lunghe linee una sotto l'altra.

Scendeva dall'aereo e non toglieva gli occhi dalla città che imponente si stanziava dinanzi a lei, era come ipnotizzata, e non sentiva l'autista del pullman che la stava chiamando, da un bel po'

"signorina, signorina...signorina deve salire?"

e proseguì con voce più spazientita

"signorina non ho tutto il giorno per lei!"

Alison si girò di scatto e rispose

"Ma non mi rom...ma non la pagano per..."

Si morse la lingua per non continuare la frase e, con grande sforzo aggiunse

"oh mi scusi sono mortificata"

l'autista fece una smorfia poco convinto, e la fece salire.

Appena entrò analizzò tutti i passeggeri nel frattempo l'autista, un uomo sulla settantina capelli lunghi bianchi, occhi scuri e stanchi dal troppo lavoro, e la tipica pancia da birra avviò il motore e lei fu costretta a sederi sull'unico posto rimasto.

vicino ad un ragazzo il tipico sfigato occhiali tondi, raffreddore perenne e con la erre moscia, anche se lei trovava sexy quest'ultimo particolare.

"piacere Tom"

Disse il ragazzo tendendogli la mano che Alison strinse leggermente schifata poiché il povero ragazzo si era appena soffiato il naso

"Alison"

"te non sei di qua vero?"

"no"

"leggi?"

"io odio i libri Tom"

"a...."

Il ragazzo nascose il libro che portava sulle ginocchia ma Alison vedendolo disse

"ma ammiro chi lo fa, e chi è se stesso, che non si nasconde dietro un'alta identità solo per piacere a gli altri...e comunque stephen king è un bravo scrittore"

"gra..."

Ma lei se ne era già andata prima che lui potesse finire la parola.

Come entrò, e mise piede dentro quel grade mondo, l'odore di NewYork, l'odore di nuovo le entrò nelle narici.
Chiuse gli occhi fece un grande respiro,

e sentì l'odore di una nuova vita da scoprire...forse...si...forse...aveva un compito da svolgere...Alison si era giurata di non innamorarsi, seguire con il suo piano, e "conoscere" il "Grande Boss" che aveva fondato la "M&A" (Modern Architect). Sospirò e continuò fino ai controlli.

Le fecero dei controlli che durarono molto poco,

in fin dei conti, chi sospetterebbe di una brava ragazza, giovane con un sorriso smagliante...???

E con passo veloce ed elegante si diresse al ciglio della strada dove mosse un braccio per aria per far fermare un taxi, che si fermò vicino a lei.

"buongiorno signorina"

"buongiorno, mi può portare in questa via?"

Gli diede un foglietto con scritto l'indirizzo dell'abitazione

"ok ce la porto subito signorina"

"grazie"

Alison si mise gli auricolari e partì -Jocelyn Flores- di XXXTENTACION
Il taxi, in poco tempo la portò al suo appartamento monolocale.

"grazie, sono venti dollari e novanta"

"tanga il resto"

Quando Alison entrò dentro il suo nuovo appartamento si sentì subito a casa. Dopo aver disfatto le valige si mise il pigiama...pigiama per modo di dire, poiché lei dormiva solo con un top e le mutandine, guardò il soffitto e sospirò e si infilò sotto le coperte e crollò dopo due minuti...

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~
"E fa terrore pensare che potresti restare lí, immobile su un letto e la vita scorrerebbe comunque."

Alison DrakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora