Ostaggi

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V come vendetta

Era erano finalmente tutti e sei riuniti,

dovevano organizzarsi per raggruppare tutti gli ostaggi ignari di ciò che stava accadendo, Ivan si fece avanti strappando il comando ad Alison; comando che si contendevano da sempre.

“dobbiamo dividerci, sono quarantasette piani Abba e Acai voi fate dal piano terra fino al sedicesimo, Io e Alison dal diciassettesimo fino al trentunesimo, ed invece voi” Disse rivolgendosi a Igor e Aza

“dovrete fare i rimanenti, dal trentaduesimo fino al quarantasettesimo, una volta che avete riunito gli ostaggi ci occuperemo di Gabriel”

“Io e mia sorella ci chiedevamo gli ostaggi che abbiamo qui, li lasciamo liberi?”

“oh, merda, giusto, leghiamoli e mettiamo una carica di esplosivo sulla porta”

Ivan si avvicinò abbassando la voce e dicendo

“esplosivo finto, devono solo avere paura, non voglio saltare in aria”

Poi si sistemò l’auricolare all’orecchio per parlare con An

“An mi senti? An sono Ivan ci sei?”

“si si eccomi…”

“metteremo gli ostaggi in uno sgabuzzino momentaneamente hai visuale li?”

“sì io ho visuale ovunque…tlanne nel bagno di Gabriel”

“ok perfetto se vedi che si agitano riferiscimelo”

“licevuto capo”

“ok andiamo dagli ostaggi”

Alison non riusciva a spiegare le sue emozioni, stava percorrendo lo stesso percorso che faceva tutte le volte, ma con la differenza che aveva un’arma che puntava alla testa delle persone…

ma il colpo più brutto fu quando vide la scrivania di Matt…

l’uomo che aveva amato e che aveva ucciso, fece un sospiro, e affogata dalla rabbia disse puntando l’arma a i poveri ostaggi

“Buongiorno gente, questa è una rapina io sono l’ultima persona che vedrete nella vita a meno che non fate quel che vi dico io CHIAROO? Quindi ora poiché la mia pazienza è arrivata quasi al limite se non volete porre fine ai vostri giorni con una pallottola in testa entrate tutti in quello sgabuzzino li”

Ivan gli lanciò uno sguardo gelido poiché avrebbe voluto dirlo lui ma lei si girò sostenendo il suo sguardo senza staccargli gli occhio di dosso, come dice il proverbio due galli in un pollaio non ci possono stare.

Come ordinato da Alison gli ostaggi entrarono nello sgabuzzino dove Aza legò un esplosivo alla porta per poi dire

“apritela e saltate in aria, BOOM”

I tre gruppi precedentemente formati si avviarono, le gemelle furono le prime a trovare gli ostaggi, poi Igor e Aza, ed in fine la nostra protagonista con il suo “ragazzo” portarono tutti quegli ostaggi frignanti assieme a gli altri che Igor andò a tirarli fuori dallo stanzino, erano un centinaio di ostaggi impauriti, ma Alison fissava solo due di loro Mark e Lisa, che non potevano riconoscerlaper via delle maschere, Ivan capì che lei non era nelle condizioni di dare ordini per questo disse

“dovete cambiarvi e mettervi queste tute blu, su muovetevi non sono mica avvelenate hahahaha, una volta messe sedetevi, e datemi i vostri cellulari su su”

Gli ostaggi impauriti fecero come ordinato, Igor passò a ritirarli anche se An aveva fatto qualcosa di strano con computer che impediva ai telefoni di attivarsi, dopo poco si sentirono le sirene della polizia, Acai si girò per vedere l’espressione di Alison ma disse…

“Alison è sparita?!”

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“Se si passa il tempo sperando che qualcuno soffra le conseguenze di quello che ha fatto al tuo cuore, allora si sta permettendo a questa persona di farti male una seconda volta.”

Alison DrakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora