Primo giorno Di lavoro...!!!

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Alison si svegliò alle 6:00 con ben un’ora e mezza di anticipo, corse subito a fare una doccia si legò i capelli in uno chignon alto e voluminoso con qualche capelli laterali che scendevano sul suo volto.

un trucco leggero ma che faceva risaltare i suoi occhi azzurri che aveva ereditato probabilmente da un lontano parente, quindi leggermente scuro,

rossetto rosa lucente che faceva risaltare ancora dipiù le sue labbra carnose quelle invece ereditate da sua madre.

Si infilò la camicetta con cura badando a non sporcarla con il trucco.

Guardandosi allo specchio riflettè per qualche minuto che stranamente non aveva ereditato nulla da suo padre, ma poi lasciò perdere e sorrise soddisfatta di non aver sporcato la camicia.

Si infilò la gonna che invece mise in risalto le sue gambe alte e slanciate, guardò con uno sguardo da satana i tacchi che avrebbe messo, pregando qualche strana divinità di non cadere evitando di fare la parte della scema nuova arrivata, ciò che Alison voleva proprio evitare, prese la sua borsetta con cose essenziali per le sua vita, e diede un giochino a Ares per tentare e sperare anche se poco convinta di tenerlo impegnato; chiuse la porta dietro di se e sospirò pensando che era ancora in tempo per mandare a fanculo il suo piano, ma rimosse velocemente questa folle idea.

Scese le scale gli auricolari alle orecchie ascoltando “changes di X”, i tacchi di Alison picchiettavano decisi i marciapiedi di New York ma dentro di se era tutto tranne che decisa temeva all’dea di entrare in un nuovo ambiente mai conosciuto...o forse tremava all’idea di quello che avrebbe dovuto fare…

Una volta davanti all’ufficio Alison si fermò si sistemo la camicetta fece un grande respiro, ma proprio lì sentì un forte odor, un profumo che le fece subito chiudere le narici, un odore così forte che la costrinse a girarsi ma, non fece in tempo a voltarsi che una voce con aria antipatica e ignorante le disse

 “Mi scusi resterà li impalata per sempre? io ho da fare!”

“ma chi si crede di essere”

“senti caccola devo entrare se rimani li impalata mi impicci!”

“Tesò ti dovrebbero riservare un documentario come nuova scoperta. Sei unico nella tua specie per bruttezza e stupidità.”

“ma che modi sono stupida ragazzina”

non diede tempo a Alison di risponderle che se ne andò via subito dandole una botta alla spalla, era una ragazza su per giù della stessa età di Alison dalle forme perfette e con una camicetta a suo parere un po’ troppo scollata; Alison pensò dentro di sé avesse persi dei bottoni e non li aveva di ricambio.

Sospirò e pensò che tra tutti i quarantasette piani non ci sarebbe stata assieme.

si decise ad entrare ma prima fu attirata una moto e ne rimase affascinata, completamente nera lucente e curatissima, rimase a guardarla per un po’ e poi entrò andò subito alla reception, dove una ragazza dai capelli biondi platino dall’aria perfetta si stava occupando di qualcosa al computer, Alison si mise seduta su delle poltrone nere con il cuscino bianco molto comode, perché davanti aveva altra gente,

la reception era molto elegante c’era un balcone bianco che faceva contrasto con il grigio delle mattonelle, il muro dietro la reception era di finto legno e il resto erano bianchi, quando finalmente era il suo turno Alison si alzò e andò dalla receptionist le fece un grande sorriso per poi dire

“salve sono la signorina Alison Drake il signor Mark Corper mi aveva inviato una e-mail con scritto che dovevo parlare con la signorina Lisa…Lisa…”

Alison DrakeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora