Capitolo 17

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Jean pov's

Passarono due mesi dalla morte di Marco e le cose tornarono alla normalità, o almeno, una normalità senza Marco.

Tra me e (T/N) le cose migliorarono molto. Avevamo affrontato la cosa insieme e avevamo legato ancora di più.

Quel giorno avremmo avuto la prima partita ufficiale di campionato.

Ero molto eccitato, finalmente avrei dimostrato quanto valevo.

Entrammo in campo acclamati dal pubblico, e accompagnati dalle cheerleader, in base al numero.

E fu lì che la vidi con quel vestitino corto dei colori della scuola e con i pom pom, e pensai che fosse ancora più carina del solito.

Con il passare del tempo in quei mesi avevamo anche smesso di parlare di quella storia dei baci e dei litigi, e cercavamo di andare avanti e di pensare il meno possibile alla scomparsa del nostro amico.

Eppure ero ancora cotto di lei, ma avevo capito che facendo lo stronzo non sarei andato da nessuna parte, soprattutto con lei, quindi sperai che mi notasse durante quella prima partita di campionato.

Il fischio dell'arbitro diede inizio alla partita. Io e Nicolas partimmo subito in attacco verso gli avversari, che però rubarono palla e si diressero verso la nostra porta, venendo però prontamente fermati dai difensori. Le due squadre si contesero la palla senza però mettere fine alle lunghe azioni per un bel po' fin quando Eren non segnò il primo goal al quarantesimo minuto.

Dopo poco ci fu la pausa tra primo e secondo tempo e tutti si andarono a congratulare con il castano, beh, tutti tranne me. Non mi piaceva quel ragazzo, mi irritava e non poco ed ora si stava prendendo il merito di tutto nonostante l'assist perfetto glielo avessi fatto io.

Sentii una mano posarsi sulla mia spalla e vidi la mia Angel dietro di me.

"Sei stato bravo, quel passaggio era perfetto e hai permesso ad Eren di smarcarsi e di poter tirare con più traiettorie possibili in porta"

"Te ne intendi di calcio" dissi cercando di non mostrarle quanto fossi stato contento dei suoi complimenti.

"Si...mi piace proprio come molti altri sport" disse con un tono leggermente deluso. Che si aspettasse una risposta diversa fa me? Forse non dovevo essere così menefreghista fuori.

"Comunque grazie mille" dissi facendola sorridere leggermente.

"Hey Jeanvallo, voglio che tu vinca, quindi vedi di giocare al meglio. Io sarò qui a tifare per la squadra..." fece qualche passo in avanti e poi mi sussurro all'orecchio "anche se tifo principalmente per un membro..."

"Grazie mille per il sostegno" le dissi piano.

"Io mica parlavo di te! Io tifo per Nicolas!" disse fingendosi stupita della mia risposta per poi mettersi a ridere per la faccia che avevo fatto.

"Questa me la paghi Angel!" e mi avventai su di lei per farle il solletico.
"Ti prego basta Jean!" supplicava lei.
"Solo se mi prometti che tiferai solo per me"
"Va bene basta che la smetti!"

Smisi di farle il solletico e tornai dai miei compagni che stavano per rientrare in campo. Notai anche con la coda dell'occhio che (T/N) era appena tornata dalle sue compagne che continuavano a farle domande, come in un interrogatorio e che alcune ragazze mi lanciavano delle occhiate.

Nonostante ciò continuai a giocare dando il 100%, se non di più. Mandai spesso in attacco la mia squadra ma ad un certo punto un ragazzo degli avversari mi entrò dentro in scivolata(non pensate male) e mi fece cadere a terra dal male, facendomi rimanere steso al suolo a tenermi la caviglia dolorante. Non ero un simulatore come Neymar e i miei compagni si accorsero presto di quanto forte fosse il calcio ricevuto da quel ragazzo.

Dear heart, why him? ~Jean x Reader~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora