Capitolo 26

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*nel frattempo*
Jean pov's

Dio bono che casino.
Ray che mi bacia davanti a (T/N) ed Eren e quel fottuto bastardo che lo sapeva e l'ha pure incoraggiato!

"Oggi sono in vena di omicidi" dissi tra me e me prima che una mano mi sbattè al muro.

"Ma che cazz-"
"Zitto Kirchstein" disse Hasley tenendomi bloccato al muro, "che cazzo hai combinato di nuovo? Tutte le volte che (T/S) sta male è sempre a causa tua, quindi parla"

Quelle parole furono più dolorose di una coltellata. Quindi ero io la causa della sua sofferenza.

"Io...Ray mi ha baciato e (T/N) ci ha visto"

Hasley mi mollò e si girò dandomi le spalle portando una mano sul volto.

"Sei proprio una testa di cazzo Jean...baciare Ray..."

"MA IO NON CENTRO, A ME PIACE (T/N) cazzo, ma Eren ha detto che forse aveva una possibilità e quindi Ray mi ha baciato!"

Hasley si girò "ah si? Eren? E perché dovrei crederti?"

"Ti giuro...io amo (T/N)...è la luce dei miei occhi, la ragione per cui vado ancora avanti, l'unica che riesce a farmi calmare e mi tiene testa..."

Hasley si addolcì "ora pensi anche di dirlo a lei? Andiamo Jean, lo hanno capito tutti che vi piacete ma siete talmente scemi da non dichiararvi"

Cercai di trovare del sarcasmo nelle parole della ragazza ma era tremendamente seria.

"Cos...tu pensi che mi ami?"

Lei sorrise e sbuffó "non lo penso, ne sono sicura, dai è così palese"

Rimasi un attimo interdetto. Era così palese ed io non me ne ero accorto? Davvero ero così scemo?

"ah"

Dissi solo quello per poi correre fuori dal locale e prendere il telefono cercando invano di chiamare il numero di (T/N).

Dopo diversi squilli mi rispose la sua flebile voce: "Jean... Cosa vuoi?"

"Dove sei? Devo assolutamente parlarti, ora"

(T/N) pov's

Io e Bertholdt stavamo guardando un film su netflix insieme quando mi squillò il telefono.
Ero accoccolata a lui e non avevo per nulla voglia di prendere il telefono e rispondere.

Berth si mosse e prese lui il mio telefono "(T/S) è Jean... Dovresti rispondergli secondo me" disse passandomi il cellulare che continuava a suonare.

"io... Non voglio..." risposi con voce tremante.

"rispondigli... Magari ti vuole spiegare qualcosa...dagli una possibilità"

"ok..." dissi per poi premere sul pulsamte verde sullo schermo.

"Jean... Cosa vuoi?" chiesi e delle lacrime rischiarono di uscire dai miei occhi.

"Dove sei? Devo assolutamente parlarti, ora"

"io... Sono da un amico... Ma vengo se vuoi... Dove ci troviamo?" dissi alzandomi dal divano e infilando le scarpe.

"Che ne dici se ci troviamo davanti alla scuola?" rispose lui con serietà.

"o-ok, io ci metterò circa 5 minuti" risposi esitante.

"ok, è a dieci minuti ma sta tranquilla, per te ce ne metto anche cinque" sentii aumentare il fiato emesso e capii che di era messo a correre.

"allora a tra poco Jean" accennai un sorriso e presi la giacca attaccando la chiamata.

"allora vai da lui" Berth era appena comparso alle mie spalle e stava appoggiato alla porta del salone. Infatti durante la chiamata mi ero preparata ed ero già all'ingresso davanti alla porta.

"si... Voleva parlarmi..." risposi timidamente per poi aggiungere un "grazie" prima di aprire la porta per uscire.

Essa però si richiuse subito e quando mi rigirai avevo Berthold a un palmo di mano.

"so come ti senti, stai soffrendo ma sei succube di un altra persona... Solo che credo tu sarai più fortunata di me"

"no... Anche tu ce la farai!"

"beh, a differenza mia tu non sei gay" disse con un sorriso amaro Bertholdt.

"oh... E credi che lui non possa essere interessato a te?"

"è palesemente etero" dice lui per poi infilare una giacca "ti accompagno io, ti lascio lì vicino almeno Jean non mi vede e poi tocca a te fargli capire ciò che provi"

"hey... Ma come fai a sapere tutte queste cose? Come sai che mi piace Jean?"

"È palese andiamo, e a lui piaci tu" disse con un alzata di spalle.

E fu lì che realizzai "COSA!? Mica gli piaccio!"

Bertholdt si mise a ridere "andiamo, è ovvio!"

"ma davvero solo io non me ne ero resa conto!?" dissi stupita.

"emh si" ridacchio il ragazzo per poi aprire la porta e uscire lasciandomi ferma con gli occhi spalancati.

"E PERCHÉ NESSUNO ME LO HA DETTO SUBITO!?" gli urlai dietro gesticolando.

"Nessuno pensava che foste entrambi così cretini, e ad alcuni conveniva così" disse lui salendo in macchina

"tipo a chi?" domandai curiosa.

"beh, Eren per esempio" disse mettendo in moto.

Mi accomodai sul sedile del passeggero "e perché dovrebbe convenirgli? Gli ho fatto qualcosa di male?"

Bertholdt rise "ma sei proprio stupida, piaci anche a lui, per questo odia quando tu e Jean state insieme e non vuole che vi mettiate insieme" disse lui con leggerezza ma sconvolgendo me.

"COSA!?" urlai rischiando di farlo sbandare per il mio urlo.

"MA SEI SCEMA, IO VORREI ARRIVARE VIVO DA JEAN E RITORNARE, GRAZIE" urlò a sua volta il corvino.

"si, scusa" dissi sbuffando "ma stavi scherzando vero?"

"no per nulla, gli piaci proprio"

"EH!?" sbraitai di nuovo.

"PORCA TROIA ZITTATE CHE A SCUOLA NON CI ARRIVIAMO" disse il ragazzo con gli occhi sgranati.

"hey... Come fai a sapere che ci troviamo a scuola?" domandai curiosa.

"sesto senso?" rispose, anzi, domandò lui.

"non mentire" gli dissi gonfiando le guance.

"può darsi che abbia origliato la chiamata" disse con un sorriso e guardando dall'altra.

"MA GUARDA TE CHE PEZZO DI MERDA" urlai e lui prese un colpo e frenòdi colpo.

"porca puttana ma perché ti ho voluto accompagnare? È la terza volta che rischiamo di ammazzarci in un viaggio di meno di cinque minuti..." disse con gli occhi spalancati e il respiro pesante.

"ehhh sei tu che te la sei cercata" dissi sorridendo per poi dire "ok da qui vado a piedi, tanto la scuola è la dietro, ci vediamo Berth!"

Scesi dalla macchina e mi incamminai verso scuola, ma sentii Berth dire "spero di non vederti mai più quando ti serve un passaggio" per poi sentir la macchina ripartire.

SONO UNA PERSONA ORRIBILE I KNOW
Non avevo idee.
Non avevo voglia.
Ma ora si.
Quindi ecco il capitolo.
Lol.
Ve se ama.

Dear heart, why him? ~Jean x Reader~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora