(T/N) pov's
Il giorno dopo in classe l'atmosfera era davvero imbarazzante.
La sera prima io e Jean eravamo tornati a casa mia e ci eravamo addormentati insieme abbracciati.
La mattina ci eravamo svegliati, avevamo fatto la doccia a turno e ci eravamo preparati per poi dirigersi come se nulla fosse verso scuola.Una volta entrati in classe insieme tutti gli occhi si erano puntati su di noi e io e il ragazzo ci eravamo scambiati uno sguardo per poi realizzare che le nostre mani erano strette insieme e che i nostri compagni avessero subito notato quel dettaglio. E come se non bastasse ora ci eravamo seduti uno di fianco all'altro, io con le guance ancora rosse dall'imbarazzo e Jean con lo sguardo puntato altrove.
L'imbarazzo però quella mattina non era ancore finito, proprio come le sorprese.
Infatti poco dopo tutta la classe iniziò a bisbigliare. Spalancai la bocca e sentii Jean avvicinarsi a me " ma che cazzo sta succedendo Scusa?" mi domandò e feci un cenno negativo con la testa, come a far intendere che non stessi neanche io capendo la situazione.Infatti nella classe erano appena apparsi Ray e Matthew insieme e stavano scherzando e ridendo rumorosamente attirando la curiosità di tutti i compagni su di loro. Di che ho memoria non li avevo mai visti parlare amichevolmente; di solito quando si parlavano si dicevano solo frecciatine e insulti, oppure si ignoravano direttamente e non avevano mai avuto un bel rapporto. Invece adesso stavano scherzando come solo due amici sanno fare e il sorriso di Ray sembrava sincero.
Strofinai gli occhi con le mani ancora incredula.
"Jean dammi un pizzicotto, questo deve essere di sicuro un sogno, o un incubo, non saprei definirlo" dissi per poi sentire un pizzicotto al fianco che mi fece girare di scatto verso al ragazzo che ridacchiava.
"non ti posso neanche insultare perché te l'ho chiesto io, però non provarci mai più" dissi facendo la finta arrabbiata facendo ridere ancora di più il biondo. Aveva una bella risata, molto contagiosa così iniziai a ridacchiare pure io per poi riportare lo sguardo sul biondo e il corvino.
I due non avevano smesso un attimo di parlare ma un dettaglio mi saltó all'occhio facendomi stupire. Ray indossava una felpa blu, eppure metteva sempre e solo vestiti bianchi e neri.
"MA CHE CAZZ, NO OK RAY ORA MI SPIEGHI CHE CAZZO STA SUCCEDENDO" urlai attirando l'attenzione dei due nella mia direzione.
"in che senso?" domandò il corvino.
" oggi sei strano, prima parli con coso" indicai il ragazzo biondo al suo fianco "poi ci scherzi pure e infine hai UNA FELPA BLU" esclama indicando l'indumento.Il corvino abbasso lo sguardo sulla felpa prendendola tra le dita e arrossendo facendomi scoppiare ancora di più il cervello.
"oh ecco... Sta notte non sono potuto tornare a casa e sta mattina Matthew mi ha imprestato una sua felpa" disse timidamente.
Osservai meglio il ragazzo che aveva iniziato a grattarsi il collo per l'imbarazzo e notai qualcosa sotto la sua mano, così capii tutto e Spalancai gli occhi.
"oh signore di Dio, cosa cazzo sta succedendo" dissi facendo corruciare le sopracciglia al mio migliore amico.
"che dici (T/N), sei strana..."
"hai un segno sul collo" dissi ancora scossa.
Ray sgranó gli occhi per poi guaralternare lo sguardo dal suo collo alla mia figura "NON PENSARE MALE, È SOLO UNA ZANZARA"
"OKOK CIAO RAY, CIAO SIGNOR ZANZARA" salutai correndo via.
"(T/N)!" esclamò iniziando a rincorrersi per poi cadere inciampandosi in uno zaino.
"AIA CHE MALE AL CULOOO" si lamentò il ragazzo facendomi ridere di più.
"eh beh, ti avrà sfondato di brutto ieri" ridacchiai io.
Il ragazzo si accorse solo dopo di ciò che aveva detto "CHE!? NOOO, NON DEVI PENSARE MALE" urlò alzandosi per poi aggiungere "e poi chi ti dice che sarei passivo?"
Mentirei se dicessi che ero l'unica a ridere.
Tutta la classe si era messa a ridere. Jean era caduto dalla sedia e si rotolava per terra, Matthew si teneva la pancia e Connie e Sasha ridevano con la testa uno sulla spalla dell'altro.Ray si guardò intorno vedendo tutti ridere per la sua affermazione "prima o poi vi stupro tutti così vedete"
Ci fu un attimo di silenzio...
E poi tutti ripresero a ridere come dementi.
Jean rotoló sbattendo la testa contro la gamba del banco, io collassai a terra e gli caddi addosso e ridemmo ancora più forte.
Matthew si avvicinò a Ray ridacchiando "piccolo dolce Ray, non saresti attivo neanche con una ragazza" disse per poi abbracciarlo da dietro facendo sbuffare il ragazzo.
Dopo 5 minuti buoni la risata collettiva finì, ma non per scelta nostra, bensì perché il professore Levi era entrato in classe facendoci tornare ai nostri posti.
"più che una classe questa sembra uno zoo" affermò l'uomo sedendosi alla cattedra."bene ragazzi, ora cercate di fare silenzio" disse iniziando a scrivere delle formule alla lavagna.
Sentii un leggero peso alla spalla e vidi che Jean aveva appena appoggiato la testa alla mia spalla facendomi sorridere per quanto fosse carino e dolce.
Il professore si giró squadrando la classe per poi chiamare Eren alla lavagna. Mi accorsi solo ora del castano.
A differenza del solito era stranamente taciturno, la pelle era bianca, gli occhi smeraldo sembravano molto spenti e i capelli erano disordinati.
Il professore gli chiese di risolvere un esercizio e il castano iniziò a scrivere sulla lavagna.
Pareva molto stanco, era distratto, continuava a cancellare e riscrivere numeri e dopo un po' Levi lo mandò a posto.
Guardai il ragazzo tornare a posto sconsolato e mi chiesi che cosa gli fosse successo ma la voce di mio padre attirò la mia attenzione.
"Jeager, cerca di avere la mente lucida la prossima volta. E tu Kirchstein, levati dalla spalla di (T/C) o l'unica cosa lucida che vedrai sarà una padella in testa" (n.a. tearsunderrain_ le nostre padelle🍳)
Jean si staccò subito da me e io ridacchiai.
Levi si girò nuovamente verso la lavagna continuando la spiegazione e io guardai Jean sorridendo. Lui ricambió prendendomi la mano da sotto il banco e continuammo a sentire la lezione.VIVA LE PADELLE DI BABBO LEVI
spero pure di non prenderne in faccia... Non aggiorno da quasi un mese... O di più... Non ricordo.
Comunque sono viva, solo che non so più scrivere, sono un po' ritardata e non ho avuto neanche molto tempo prima... VABBÉ prima o poi questa storia però avrà una fine.
GRAZIE ANCORA A TUTTI VOI CHE LEGGETE STO ABORTO E CHE COMMENTATE, MI FATE RIDERE UN BOTTO E VI VOGLIO BENE PERSONCINE
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Dear heart, why him? ~Jean x Reader~
FanfictionEra il primo giorno di scuola e tutto andava già a rotoli per (T/N). E tutto per quello stupido di Jean Kirschtein, meglio detto come faccia da cavallo. Prima le sorrideva e un attimo dopo si incazzava e si urlavano contro davanti a tutti in mensa f...