CAPITOLO 24: MAYA
Myda che mi sovrastava era uno spettacolo mozzafiato.
I suoi capelli blu, le spalle larghe e il suo fisico muscoloso e ben fatto creavano l’uomo più attraente che avessi mai visto e che era diventato da poco il mio ragazzo.
I suoi occhi però mi facevano capire che stava seguendo il cuore e non la testa.
Avrei dovuto dirgli di no, alzarmi e ritornare alla festa in mio onore ma mi allettava di più l’idea di essere soltanto con lui lontano da tutti.
Ci baciammo prima con baci casti, poi sempre più appassionati. Immersi una mano nei suoi capelli e mi inondò con un nuovo bacio di una brezza leggera e dolce. Myda passò a ricoprirmi di baci il collo, facendomi sussultare ad ognuno di quel contatto. Mi lasciai sfuggire un ansito che valeva molto più delle parole per fargli capire come mi sentissi in quel momento. Ogni tocco con la sua pelle mi inceneriva e disintegrava ogni fibra di carne, lo sentivo come se baciasse ogni centimetro della mia anima.
Era sbagliato spingersi oltre, la mia mente ne era consapevole ma il mio corpo non rispondeva ai comandi e ben presto anche l’ultimo pretesto per sfuggire da quelle coccole magiche crollò come un castello di sabbia costruito in riva al mare.
Myda prese a sbottonarmi il vestito bianco che aveva fatto confezionare per me e lo lanciò chissà dove come fosse stato uno straccio qualsiasi, per fortuna di sotto non ero completamente nuda. Tenendo sempre il contatto visivo con me lo guardai mentre mi sfilava le scarpette dai piedi e risaliva per baciarmi.
Avevo l’impressione che scottasse ma forse ero io quella calda, ero talmente elettrizzata dal suo contatto che nemmeno mi ero accorta del rossore sul mio viso.
“Sei bellissima quando arrossisci..”, il tono pacato della sua voce non riusciva a mascherare il fatto che anche lui era stordito da quelle sensazioni forti.
Non risposi perché non sapevo che dire, magari se avessi parlato avrei interrotto quel momento dicendo qualcosa di sbagliato.
Lui aderì al mio corpo, centimetro dopo centimetro e gli accarezzai le scapole e la schiena. Aveva la pelle liscia e gonfia di muscoli che lavoravano sotto l’epidermide.
Perfetto. Myda era assolutamente perfetto. Se Eyria poteva sbirciare i miei pensieri avrebbe visto immagini di Myda susseguirsi a ripetizione fino a farmi collassare il cervello.
Le sue dita si intrecciarono alle mie per poi liberarsi e giocare a tessere disegni invisibili sulla mia pelle, facendomi pensare al tocco di mille piume.
“Ti amo Maya..” mi sussurrò su una spalla mentre parti ancora più sensibili si accendevano di energia con un lieve contatto. Riaprii gli occhi e lo guardai in viso.
Così romanticamente bello da farmi dubitare che fosse reale.
I suoi occhi grondavano di desiderio. Un uomo che ti implora con lo sguardo, quel preciso sguardo diventa tuo complice se lo assecondi, così gli accarezzai la mascella forte e tesa facendolo rabbrividire, facendogli capire che volevo dargli tutto l’amore possibile di cui aveva bisogno.
Quando anche gli ultimi indumenti pudici che avevamo entrambi addosso furono andati a farsi benedire, cercai di coprirmi come meglio potevo aiutandomi con le braccia. Mi stupii di quanto Myda fosse bello anche senza nulla addosso. Lui notò che cercavo di coprirmi perché ero leggermente imbarazzata, nessuno mi aveva vista in questo modo, e mi massaggiò i capelli.
Ero totalmente presa da questo vortice di emozioni.
“..Non coprirti Maya, non hai niente che non va” mi disse guardandomi con amore. “Sei bella come Eyria ti ha creata”
A modo suo, cercava di farmi dei complimenti così gli sorrisi e lui ricambiò.
Poi i nostri corpi impazzirono, si unirono e si disintegrarono a vicenda per tutta la notte, cedendo alla fine al richiamo del sonno e dormii beata con il sorriso sulle labbra.
STAI LEGGENDO
Ishna-sulle Ali Rosso Fuoco
RomancePer Maya, una ragazza fenice, è difficile rimanere in un Clan pieno di costrizioni così decide di fuggire per essere libera di costruirsi un futuro migliore. Tuttavia, ben presto si rende conto che essere libera non significa necessariamente fuggire...