Capitolo ventitreesimo: Myda

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CAPITOLO 23:          MYDA

Ogni minuto che passava era un’agonia.

Avevo chiesto a Maya di condividere con me la sua vita per sempre e so che stavo prendendo un impegno serio, ne ero convinto, tuttavia una parte di me temeva un suo rifiuto.

Quando aveva visto l’anello nel cofanetto, era rimasta basita e ridacchiava cercando di camuffare i suoi sentimenti ma ora, dopo la proposta, non vi era alcun sorriso sulla sua faccia. Aspettavo con ansia.

Tutti coloro che erano al noedre stavano come me, in quegli attimi, con il fiato sospeso. Vidi Aranel con gli occhioni spalancati così anche come Larey che si stringeva a Reliel. Areya veniva abbracciata affettuosamente da Breyllen che la baciò sul collo. Vidi anche Merey, Nifel, Dasel e anche gli avvistatori, Blaze e Aisle, perfino Shadow ma, a posto di essere contento, era imbronciato, sembrava addirittura infastidito e un attimo dopo, sparì dal noedre.

Doveva ancora essere dura per lui vedere una coppia felice quando lui non ne avrebbe avuto più l’occasione. Passava ancora molto tempo da solo e all’arco accanto al cumulo di Caytilinn. Mi dispiaceva soprattutto che non badava molto a suo figlio. Il piccolo nato l’aveva affidato a Willed, la sorella di Caytilinn, fidanzata anch’essa con un Ishna. Willed purtroppo non avrebbe potuto avere figli e, crescere il nipote avrebbe potuto affievolire e colmare quel vuoto. Lei e il suo compagno avevano scelto perfino il nome del bambino, Neillion, visto che Shadow era simile ad uno spettro nella vita del piccolo.

Neillion in lingua Ishna significa ricordo. Il piccolo Neillion sarebbe stato un ricordo di Caytilinn ma Shadow ancora non accettava la realtà e preferiva tenersi alla larga, ignorarla.

Ritornai a pensare a Maya, non era il momento di pensare a cose tristi. 

Mi feci coraggio. “Ho capito che sei tu la persona che voglio come compagna”  le dissi.

Maya fece un passo avanti, il che la portò ancora più vicino al mio viso.

“..Sì..” sussurrò nascondendomi i suoi bellissimi occhi visto che aveva abbassato il capo.

“C-cosa?” balbettai felice. L’avevo sentita ma volevo che me lo ripetesse per essere sicuro che non stavo sognando.

“..Voglio essere la tua compagna Myda..per sempre” disse sorridendo e non potei controllare il mio istinto in quel momento, la tirai vicino a me e la baciai sulle labbra.

Delle grida felici echeggiarono nella notte e sapevo che l’intero villaggio mi era accanto nonostante tutto quello che stavamo affrontando.

Maya, finalmente, era davvero la mia ragazza.

Coprii le nostre facce con lo scialle colorato, ne approfittai per darle un bacio sulla guancia e intanto la ringraziai, anche se non so bene per quale motivo: magari per essere capitata al villaggio una mattina, oppure per aver cambiato il mio mondo, forse, semplicemente per avermi insegnato cosa sia l’amore.

Ci abbracciammo, lasciando cadere lo scialle e la presi in braccio, poi andai via dal noedre mentre si affidava a me.

La festa continuava alle nostre spalle invece volevo un po’ di intimità con lei e la riportai a casa.

Le strade erano deserte; sul balconcino della mia capanna, nemmeno vi era Keendel a fare la guardia, sicuramente si stava godendo la festa.

Quando entrai in casa non mi curai del buio e adagiai Maya sulle coperte di pelle del letto. Accesi alcune candele di cera profumata alla vaniglia e mi sedetti accanto a lei.

“Volevo stare un po’ da solo con te” dissi prevedendo la sua domanda. “Spero non ti dispiaccia..” continuai.

Lei scosse la testa.

Quante volte avevo desiderato starmene un po’ tranquillo con lei ma in quel momento, anche le parole faticavano ad uscirmi dalle labbra.

La stanza si riempì del delicato odore di vaniglia.

Feci per parlare e Maya mi zittì con un bacio delicato chiudendo gli occhi.

Le barriere che tenevano a freno i miei istinti si stavano dissolvendo, non era una buona cosa. Avrei dovuto fermarla ma non lo feci, anzi, la attrassi a me, il più vicino possibile e la feci distendere all’indietro sulle coperte prima di abbandonare ogni limite imposto dalla ragione. Sapevo che non dovevo perdere il controllo eppure la volevo così ardentemente che tutti i buoni propositi andarono in fumo dopo un semplice bacio.

Ishna-sulle Ali Rosso FuocoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora