Capitolo 4

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Attenzione: da questo capitolo in poi ci saranno molte scene che non sono presenti nella serie tv. 💘

|Gilbert|
Quel giorno stavamo facendo una gara di spelling. Io ero molto bravo in queste gare, non mi batteva nessuno. Almeno non fino all'arrivo di Anna Shirley-Cuthbert.
Ormai anche Moody aveva sbagliato la compitazione, eravamo rimasti solo io e Anna.
Era strana oggi, si teneva la pancia, era come se non stesse bene.
"Impegnarsi" disse il maestro girato verso Prissy Andrews. "I M P E G N I" dissi io, non riuscendo a compitarla bene. "È un errore" disse il maestro. "Già" dissi io.
Tutti urlarono "Anna hai vinto!" "Brava Anna!" E io mi congratulai con lei dicendo: "Congratulazioni Anna, non dovevo dire la I" facendo un sorriso. Lei mi fece un mezzo sorriso e andò subito a sedersi.
Era proprio strana quel giorno.
|Anna|
Avevo appena vinto la gara di spelling, proprio contro Gilbert Blythe. Beh in fondo eravamo noi i più bravi della classe. Quel giorno avevo uno strano mal di pancia, non sembravo neanche io. Infatti non ero così entusiasta di aver vinto la gara. E io ero sempre felice di vincere contro Gilbert Blythe.
Il giorno dopo andai a scuola, ero diventata una donna, ma non mi sentivo tale. Parlai con le ragazze, e mi fecero venire ancora più ansia, facendomi dubitare ancora di più su me stessa.
Il maestro chiese a Gilbert quali fossero i Distretti delle Praterie, e lui rispose prontamente.
Poi si rivolse a me: "Anna, quali città fanno parte delle province marittime?" In quel momento avevo paura si vedesse qualche traccia dietro al mio vestito, quindi non prestai molta attenzione alla domanda, e non risposi.
Finita la giornata, ci stavamo mettendo i cappotti, e io ero vicino a Diana. Come al solito Gilbert venne vicino a me e mi stuzzicò. Dissi a Diana di dirgli di non disturbarmi, ma lui con il suo solito dannatissimo tono ironico, disse: "Lo hai appena fatto" facendomi un sorriso. Ero ancora più arrabbiata di prima, così me ne andai di corsa seguita dalla mia migliore amica.
|Diana|
Non so proprio come far capire ad Anna che Gilbert è innamorato di lei.
Si capisce lontano un miglio, che sono entrambi cotti a puntino. Lo ha capito perfino Charlie, e sappiamo tutti che lui a queste cose ci arriva sempre per ultimo... tutti tranne loro due. Anna non mi crederà mai quando glielo dirò, ma devo farlo. Gli parlerò ora, mentre torniamo a casa.
|Anna|
"Ti va di fare una deviazione al lago?" Chiese con quel suo tono sempre dolce la mia migliore amica, Diana. "Certo, sarebbe incantevole" risposi io, ma con poco entusiasmo. Infatti avevo ancora un forte mal di pancia, ma non volli dare un dispiacere a Diana, e poi distrarmi un po' mi avrebbe fatto bene.
"Anna devo parlarti." Disse ad un certo punto.
"Dimmi, si tratta di Charlie?" Dissi con una faccia sognante. Avevo ormai capito che a Diana piacesse Charlie, e che era ricambiata.
La mia amica diventò subito rossa e disse subito: "Ma di che parli? No no, volevo parlarti di Gilbert!"
Gilbert? E perché mai?
"Perché di Gilbert?"
"Anna ormai lo hanno capito tutti che lui è innamorato di te! E sai, io ho anche capito che è ricambiato! Andiamo, lo ha capito perfino Charlie, e lo sai che ce ne vuole perché lui capisca queste cose..."
Il mio cuore si fermò per un istante.
Poi ripartì.
"Ma c-c-che dici? I-i-io e Gilbert B-B-Blythe? No, n-n-non se ne parla!"
"Insomma Anna! Lo sai bene anche tu, è solo che non vuoi ammetterlo!"
"Ma non so proprio di che parli! Io non posso innamorarmi di un ragazzo, non di Gilbert Blythe! Andiamo! Poi non mi ama, mi stuzzica solo!"
"Anna non ti stuzzica, vuole solo attirare la tua attenzione, solo tu non l'hai capito!"
"Beh io ora devo tornare a casa. Ciao Diana a domani." Sviai subito io e corsi via. Gilbert Blythe mi amava? Cosa? Era come dire che un cigno si era innamorato di un'anatra. Una creatura così bella, maestosa, innamorarsi di un così brutto e terribile animale. Non se ne parlava proprio. Non ci credo neanche un po'.
Tornai finalmente a casa e mi buttai sul mio letto. Ero distrutta.
Dopo un po' arrivò Marilla e mi disse che potevo invitare Diana per il tea. Ero molto felice! La invitai subito e preparai tutto! Peccato che al posto del succo al lampone, presi del vino, e finimmo con l'ubriacarci. La mamma di Diana decise che non ci saremmo più potute vedere, e non potevamo stare neanche vicine di posto a scuola. Infatti arrivate a scuola il maestro ci fece separare, mettendo Ruby vicino a Diana, e me vicino a Josie.
A fine lezione il maestro mi disse di portare i libri a Gilbert, che non era venuto a lezione, perché non voleva rimanesse indietro con il programma. A malavoglia accettai e mi avviai alla fattoria Blythe. Bussai un paio di volte ma nessuno mi aprii. Chiamai il nome di Gilbert seccata, molte volte, finché non mi ritrovai davanti quello che mi sembrava suo padre. Aveva l'aria malata, e sembrava affaticato. "Scusa se ci ho messo un po' di tempo e ti ho fatta aspettare"  "No, stia tranquillo" risposi io. In quel momento arrivò Gilbert: "Papà che ci fai qui? Anna!"
"Il maestro mi ha detto di portarti questi, per non farti rimanere indietro con il programma." Salutai educatamente e me ne andai.
Non avevo idea che il padre di Gilbert fosse malato, e mi dispiaceva molto. Non voglio augurare la morte a nessuno, ma se per caso, il padre morisse, diventerebbe un orfano, proprio come me. Forse così saremmo potuti diventare amici, chissà.

Forever Together |Shirbert|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora