Capitolo 18

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Narratore

"Bash, guarda cosa ti ho portato per cena! Insegnami a fare quella zuppa di cui parlavi tanto!"

Il corvino era determinato a fare pace con il suo migliore amico, ed era andato a comprare gli ingredienti per fare una zuppa tipica di Trinidad.

Sebastian infatti si lamentava spesso ironizzando sul fatto che né lui e né Gilbert sapessero cucinare, e che quell'accoppiata non avrebbe funzionato neanche per una settimana.

Ma entrambi sapevano che la loro non era un'amicizia superflua.
Era un'amicizia che difficilmente si sarebbe sciolta, sarebbero stati sempre fianco a fianco a supportarsi a vicenda. Proprio come due fratelli.

Non sentendo una risposta il giovane ragazzo ritentò.

"Bash? Sei in casa?"
Poi adocchiò un biglietto sul tavolo, poco distante da lui.

"Non sono in casa, e non credo che ritornerò presto.
                                               Bash"

E in un attimo mille domande si affollarono nella mente di Gilbert, tutte senza una risposta.

Dov'era andato?
Perché se n'era andato?
Era davvero così arrabbiato?
Per quale motivo non erano riusciti a chiarire con una battuta come facevano sempre?
E perché mai si era comportato così?

Il ragazzo non riusciva a dare una risposta concreta a tutte queste domande che si ripetevano con prepotenza nella sua testa.

Decise allora di andare a farsi un bagno, affinché potesse rilassarsi e sbollire i nervi.

Gilbert teneva davvero a Sebastian, e non riusciva proprio a capire il suo comportamento.
Egli infatti si riteneva colpevole solo per metà.
Anche lui aveva sbagliato, a non ascoltarlo, ma perché aveva avuto una reazione simile?

Fortunatamente il bagno lo aiutò molto, infatti stentava a crederci, ma facevano davvero miracoli.
Quasi tutti glielo dicevano ma non aveva mai trovato il modo di provarlo.
Non si era mai rilassato abbastanza da poter dire di aver fatto un bagno decente, ma quella sera lo fece.

O forse era più appropriato dire, quella notte.

Infatti quando il giovane si stava asciugando notò fuori dalla finestra che ormai era notte fonda.
Si era fatto prendere talmente tanto da quell'atmosfera di calma, che si dimenticò totalmente dello scorrere naturale del tempo.

Tuttavia la calma per il ragazzo era finita.

Rassegnato del fatto che Sebastian non fosse tornato prima di alcuni giorni, si infilò la vestaglia che usava per dormire, per poi andare subito in camera da letto.

Ma quella notte non riusciva proprio a prender sonno.

I pensieri avevano fatto ritorno nella sua mente.
Ma non c'era preoccupazione quella volta.
Non stava pensando a Bash, o a dove potesse essere in quel momento.

Una certa ragazza, dai capelli corti e rossi, raccolti in due piccole trecce, con due occhi contenenti l'oceano al loro interno, occupava la sua mente, i suoi pensieri.

Pensava solo a lei.

Quelle visioni nella sua testa stavano per farlo addormentare, quando ad un tratto sentì degli spari provenire dal bosco.

Non aveva affatto un buon presentimento riguardo a ciò. Dopo aver sentito Billy parlare di voler uccidere una volpe, che sembrava conoscere bene anche Anne, non poteva di certo restare tranquillo.

E non poteva rimanere con le mani in mano. Pensò che fosse successo qualcosa, qualcosa di molto brutto.

Sospirando, un po' triste per aver abbandonato ancora una volta la tranquillità e la strana calma che fino a poco tempo fa erano in tutta la casa, si tolse la vestaglia e si infilò velocemente i primi abiti che gli capitarono sottomano, gli scarponi e la giacca. Era pronto per andare a vedere.

Si addentrò nel fitto bosco, e si diresse approssimativamente nella direzione degli spari.

Non gli fu difficile trovare i colpevoli, visto che i rumori erano talmente forti che si sentivano anche da molto lontano.
Stavano usando davvero dei fucili per cacciare.
Ma come diavolo gli era saltata in mente una cosa simile?

Sapeva già chi fossero, ma quelle prove non lasciarono dubbi.
Appena videro un'ombra tra gli alberi Billy e i suoi amici se ne andarono a gambe levate, ma poco importò.
Gilbert aveva capito già chi fossero.

Non riusciva a capacitarsi di quanta stupidità avesse Billy nella testa.
Tutto per uccidere una povera volpe?
Non si mise a rincorrerli, non voleva abbassarsi ad un tale livello.

Ma al ragazzo davano davvero fastidio cose del genere, per lui era come se uno manifestasse a gran voce la propria indecenza.

Però probabilmente c'era qualcos'altro che preoccupava il ragazzo.
Anne era particolarmente legata a quella volpe, e anche se non ne conosceva il motivo, sapeva che sicuramente era per una ragione ben precisa.
Non glielo avrebbe mai chiesto direttamente, non avrebbe mai potuto.
Ma si fidava di lei, l'avrebbe seguita fin sulla luna, se ce ne fosse stato il bisogno.
L'avrebbe sempre protetta.
E quindi avrebbe protetto anche tutti coloro che amava, e che erano vicino a lei.
Anche se ciò significava proteggere una volpe.

Ormai pensando a tutte quelle cose aveva completamente dimenticato il luogo in cui si trovava, e per poco non fece quasi caso al macello che aveva combinato la banda di poco prima.

C'erano mille fogli sparpagliati per terra, e quelle che sembravano essere statuette sparse in tanti piccoli pezzi sul terreno.
E una casetta di legno distrutta.

Doveva per forza essere opera della sua Anne.
Anche se non aveva mai notato prima d'ora quel posto poteva ben immaginare quale atmosfera di pace e tranquillità creasse per la ragazza, un luogo dove si rifugiava per pensare, riflettere, scrivere, e fare tutto ciò in cui era meravigliosamente brava.

Probabilmente non da sola: aveva visto molte volte Diana e Ruby uscire con lei da scuola e dirigersi nella stessa direzione.
E probabilmente prima di andarsene, anche Cole stava con loro.

Avrebbe voluto far parte di quel gruppetto stretto che avevano creato, ma non aveva tempo, e probabilmente non lo avrebbero accettato tanto facilmente.
Non poteva davvero perdere tempo con quelle cose, doveva pur pensare al suo futuro, e leggere dei libri non lo avrebbe aiutato.

Stava cercando di raccogliere quanti più fogli possibile, quando sentì dei passi, così si girò, e l'unica cosa che riuscì a vedere era una ragazza in mille lacrime, completamente distrutta.


Angolo Autrice 💘

Ciao ragazzi come state? Io tutto bene!
Buona Pasqua, anche se in ritardo!
Scusate se non ho aggiornato per un po', ma come molte persone ho avuto molti problemi con Wattpad in questo periodo, sopratutto per aggiornare.

Ricordate questa scena? Ovviamente è diversa nella mia storia, spero che vi possa piacere la piaga che sta prendendo, anche se so che probabilmente ora mi odierete a morte per come ho concluso il capitolo 😅
Detto questo ci vediamo al prossimo capitolo!
Vi amo! 💘

Forever Together |Shirbert|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora