Capitolo 6

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|Anna|
Anna pov's
No no, non mi piace Gilbert. Stop. Meglio recitare.
Mi incamminai verso gli altri. Dopo circa 10 minuti, nei quali il maestro rimase misteriosamente dentro lo sgabuzzino con Prissy Andrewes, iniziammo a recitare, e prima che me ne accorgessi, ci ritrovammo a recitare la famosa scena del balcone.
"Oh Romeo Romeo, perché sei tu, Romeo? Rinnega tuo padre e rifiuta il tuo stesso. Perché è solamente il nome ad essermi ostile: tu saresti sempre lo stesso anche se non fossi un Montecchi."
"Ti prenderò alla lettera e non sarò più Romeo." recitò Gilbert subito dopo di me. Recita così bene, non me n'ero mai accorta.
Continuammo a fare questa scena, fino a quando lessi al fondo pagina "I due amanti si baciano appassionatamente" è arrivato davvero il momento?
|Gilbert|
Gilbert pov's
Mi piaceva recitare, e mi reputavo anche abbastanza bravo. Poi con Anna di fianco, mi sembrava di stare in paradiso. Arrivammo alla scena del balcone, e con essa, arrivammo al famoso bacio. Mi avvicinai ad Anna, ma vidi che lei rimase ferma con quei suoi bei occhioni spalancati. "Ehi Anna, dovresti avvicinarti! Ci dovremmo baciare ora!" Bisbigliai così da non farmi sentire da nessuno. Anna non rispose subito e allora la spronai spingendola lievemente. "Oh, oh giusto" disse lei, e si avvicinò piano. Eravamo così vicini che potevo sentire il suo respiro. Mi avvicinai ancora di più, presi coraggio e la baciai annullando completamente le distanze. Rimanemmo per circa 6/7 secondi attaccati, e poi ci allontanammo, mentre tutto sorridevano e gridavamo "Uhhhhh" e cose del genere. Ma sinceramente io non prestavo ascolto alle loro parole. Avevo appena baciato Anna Shirley Cuthbert, anche se era in un teatro, poco importava! A piccoli passi Gilbert. A piccoli passi. Vidi il maestro osservarci scrupolosamente, forse non immaginava che avremmo davvero messo in scena anche il bacio. Ma dopo un po' vidi Anna completamente immobile. "Sicura di stare bene?" chiesi, abbastanza preoccupato "Oh sisi, davvero, sto bene"
|Anna|
Anna pov's
Cosa. Avevo. Appena. Fatto. Avevo sprecato il mio primo bacio! L'avevo dato in un inutile teatrino! Ma quali problemi affliggono la mia mente?
Fortunatamente sentii vagamente il maestro dire "Bene possiamo concludere qui la lezione. Tornatevene a casa. Non credo continueremo con questo metodo di insegnamento. Non vi farò più mettere in scena un'opera. Detto questo, ci vediamo domani." Appena finì di parlare corsi a prendere la mia borsa la mia giacca, cappello e sciarpa e corsi fuori seguita da Diana. "Wow. Dimmi Anna, com'è stato?" "Sinceramente non ne voglio parlare. Non mi pare corretto aver sprecato il mio primo bacio in uno stupido teatro! Non metto in dubbio la bellezza dell'opera in se, ma andiamo! Non posso aver davvero dato il mio primo bacio così! E per di più a Gilbert Blythe! Non è per niente romantico sai?" "Oh Anna, ti ricordo che io ho dato il mio primo bacio a Moody per uno stupidissimo gioco con una bottiglia. Tranquilla!" Parlando di questo notai di essere arrivata ormai al bivio che mi separava dalla mia migliore amica. Ci salutammo e andai subito a casa. Dovevo riposarmi e pensare a quello che era successo oggi.
|Gilbert|
Gilbert ormai si era messo in cammino per arrivare a casa sua, e stava pensando al bacio con Anna.
Gilbert pov's
Non credo che ami Anna, ho solo una piccola cotta, andiamo... nulla di particolare. Ma questo non mi deve deconcentrare dai miei studi, devo o no diventare dottore?
Non so proprio se partire o no per quel viaggio che avevo in mente di fare... mi distrarrebbe da Anna, e ho bisogno di una pausa, non ho ancora superato del tutto l'aver perso mio padre... ormai sono un orfano, e voglio imparare a cavarmela da solo. Devo assolutamente partire il prima possibile.
~Alcuni giorni dopo~
È arrivato il giorno della partenza. Non ho detto niente a nessuno perché sicuramente la faccia di Anna mi avrebbe convinto a rimanere e questo non è nei miei piani. Devo andarmene per superare questo momento e per capire davvero quello che provo. Devo farlo per forza. L'unico modo per viaggiare è quello di andare a lavorare nelle navi, altrimenti sarebbe troppo costoso e questo è il modo più economico. Fa molto caldo qui dentro, e c'è davvero una puzza terribile, di sudore mischiata a qualcos'altro di indecifrabile. Noto che la maggior parte dei miei colleghi sono tutte persone con la pelle scura, ma questa cosa a me non è mai importata. Siamo tutti figli di dio indipendentemente dal colore della pelle che abbiamo. E proprio non capisco la gente che discrimina queste persone. Secondo me hanno molto più fascino di molte persone bianche, e sono anche molto più cortesi. Non mi capacito del fatto che la maggior parte dei bambini bianchi vivono nel lusso e nella ricchezza, e invece la maggior parte dei bambini neri vengono abbandonati dalle famiglie perché non hanno un lavoro e non possono mantenerli, e quindi non possono crescere con una vera famiglia a causa della loro pelle, della discriminazione da parte di noi uomini bianchi, e dagli stupidi pregiudizi della gente.
Comunque i miei colleghi mi sembrano simpatici e spero di fare amicizia con qualcuno di loro.
|Anna|
Anna ancora non sapeva della partenza di Gilbert, come il resto dei suoi amici, e andò tranquillamente a scuola quella mattina.
Anna pov's
Quel giorno appena arrivai a scuola notai che mancava Gilbert e pensa fosse malato. Ma capii che non era così quando mancò per una settimana intera, e non era da lui saltare la scuola per così tanto tempo. Decisi di andare a controllare a casa sua, e vidi che non c'era nessuno e che c'erano i veli sopra i mobili di casa sua. In quel momento capii. Gilbert era partito senza dirci niente.

Angolo autrice
Ciao ragazzi buon anno a tutti! 💘Spero che questo capitolo vi piaccia! 💘

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