Natasha aveva proposto a tutti di sedersi, mandando Edwin a procurare un tavolo rotondo con un bel po' di sedie... Solo che subito dopo Jarvis aveva ricevuto una telefonata ed era corso via senza dire nulla; ma al momento neanche ciò aveva attirato l'attenzione come il comportamento nervoso di Steve.
Il capitano iniziò a respirare lentamente, provando a concentrarsi sul battito del suo cuore che rimbombava nelle orecchie e non sulla gamba che saltellava sotto il tavolo per l'agitazione.
E se non gli avrebbero creduto?
No, Stark lo aveva fatto... Certo, dopo ore e ascoltando solo alcuni pezzi...
E se gli davano del pazzo?
No, Peggy non lo avrebbe mai fatto... Giusto? Peggy era sempre la solita, no?«Ti ascoltiamo Rogers, quando vuoi» lo incalzò Jack, impaziente
«Okay...» iniziò, quasi in un sussurro e tenendo gli occhi fissi sul tavolo «Quando sono precipitato con quell'aereo penso di essere svenuto... Entrato in una specie di coma, insomma. Ho dormito per settanta anni, e quando mi sono risvegliato il mondo era cambiato, ma i pericolo c'erano comunque. Mi arruolai in un progetto chiamato "Avengers" e combattei in un paio di missioni... Finché nell'ultima, quella contro un certo "Thanos" non persi miseramente. Metà universo morì, e per cinque anni ho dedicato il mio tempo ad aiutare gli altri con incontri e cose simili. Poi alcuni membri della squadra inventarono i viaggi del tempo e, appena abbiamo sconfitto quel Thanos mi sono ritrovato qui. Questo è tutto»
Aspettò, ma nessuno disse nulla, quindi alzò lentamente lo sguardo, incrociando per primo quello di Daniel, che sembrava non credere ad una parola, e soffermandosi poi su quello di Peggy, che pareva dire "Sì okay, ha senso. E vale come scusa per essere arrivato tardi"
«Ma che è uno scherzo?» interruppe Nat, con un tono di voce parecchio arrabbiato «Scusa e il resto? L'hai lasciato su Vormir? Ma è così che mi consideri?»
«Ehm... Natasha, non penso che -»
«No no no caro bel biondino! Pensi davvero che io abbasso le mie missioni a delle semplici passeggiate nel parco?! Scordatelo. Se non racconti tu lo faccio io»
Si mise bene sulla sedia, posando lo sguardo su tutti i presenti e indicando poi la parete davanti alla porta, quella raffigurante la vittoria su Loki
«New York. 2012. Degli alieni attaccano la città guidati da un dio degli Inganni chiamato Loki. Il loro obiettivo è il Tesseract, ovvero quel bel cubetto azzurro che l'Hydra utilizzava per creare armi.»
«Sì, ce lo ricordiamo bene» commentò distrattamente Howard
«Ecco. Dopo una breve ramanzina sul fatto che quel coso, il cui nome tecnico è "Gemma dello spazio", andava lasciato nell'oceano Steve si unisce agli Avengers e tutti e sei sconfiggiamo Loki» fece un'altra pausa, portando lo sguardo su Peggy «Passano un po' di anni e io e il Capitano scopriamo che, nonostante voi centenari aveste fatto un bel lavoro durante la Guerra, l'Hydra era sopravvissuto e stava riprovando a conquistare il mondo. E per farlo voleva utilizzare il Soldato D'inverno»
«Un momento. L'Hydra? Soldato d'inverno?»
«Sì Peggy» la bloccò il supersoldato, rialzando lo sguardo e provando a sorridere «E il soldato d'inverno è... È Bucky. Bucky Barnes» rispose, tornado a guardare il tavolo, sentendo però lo sguardo delle due donne su di lui
«Già. Per il capitano qui presente è stato un durissimo colpo, soprattutto perché quell'organizzazione non solo aveva catturato il suo migliore amico, ma gli aveva pure cancellato la memoria e fatto il lavaggio del cervello! Però Steve riuscì comunque a salvare il suo amico, fargli tornare la memoria, sconfiggere l'Hydra, frienzonare decine di ragazze e andare a trovare la sua dolce metà ogni pomeriggio, fino alla fine dei suoi giorni»
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FUORI DAL TEMPO
FanfictionCONTIENE SPOILER DI AVENGERS:ENDGAME (e film precedenti) E DELLA SERIE TV: AGENT CARTER (stagione 1 e 2) Steve pensava di essere forte, di riuscire ad andare avanti... Ma la morte di Stark era stato un duro colpo, che fece ritornare tutti i brutti r...