Cap.35

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Partirono tutti di corsa, scattando come ghepardi all'inseguimento della preda.
Steve era in testa al gruppo, con Stark che volava sopra di loro e Jarvis che lo assisteva dal basso, mentre Thor richiamava a sè i fulmini e l'Antico apriva più portali possibili, gestendo in questo modo i chitauri che si avvicinavano e rispedendoli indietro.

Ma ciò che non avevano contato era l'asso nella manica che aveva il loro avversario.
Loki era immobile, ad osservare la nuova banda di Vendicatori venire verso di lui, piegando le labbra in un sorrisetto e pregustando quello che sarebbe successo. Attese pochi attimi, giusto per essere sicuro che il Capitano fosse abbastanza vicino a lui, facendo poi un cenno con la mano agli uomini che aveva reclutato e facendoli partire all'attacco, dando ad ognuno un preciso bersaglio e osservandoli passare al suo fianco.
Ci aveva messo parecchio a trovare queste persone, ma dopotutto erano le più grandi debolezze di quelli che avrebbero tentato di fermarlo, e ne era valsa la pena.

***

Fu tutta una questione di secondi, rifletté Steve. Un attimo prima sentiva l'adrenalina pulsare nelle vene e quello dopo si ritrovo paralizzato ad osservare il soldato d'inverno venire verso di lui.
Bucky... Non poteva combattere contro il suo migliore amico! Non di nuovo!
Percepì il martello nella sua mano farsi a poco a poco più pensante, mentre lo scudo parve scivolargli dal braccio non appena lo alzò, riuscendo per miracolo a parare il primo colpo di Barnes, ma trovandosi comunque ferito nell'anima.
All'improvviso era nuovamente lì, in quella strada in cui aveva scoperto che Bucky era vivo, che cercava invano di fargli ricordare chi fosse stato e lui che negava ogni cosa, cercando di ucciderlo. Le mosse che utilizzava, le armi, l'abbigliamento erano gli stessi... Ma ora il soldato d'inverno era molto più feroce, come se avesse una motivazione che lo spingesse ad aggredire il capitano, che non osava contrattaccare ma si limitava a difendersi come poteva.

«STEVE!» lo chiamò Natasha, mettendosi tra i due e spingendolo via «Ci penso io a lui, tu vai dagli altri!... Dopo tutto lo conosco Buck quando si trova in questa fase»

Il capitano la osservò ancora paralizzato, vedendola stendere a terra il suo migliore amico in poche mosse ed estrarre una siringa dalla sua cintura, iniettandogli successivamente qualcosa nel collo

«Eh no!» intervenne Loki, comparendo davanti a loro «Questo gesto non è valido, è contro il regolamento!»

«Trovi che sia un gioco, te?» chiese Steve con la rabbia che traspariva dalla sua voce, mentre si lanciava qualche occhiata attorno

Peggy stava combattendo contro la biondina che avevano catturato, Dotty, mentre Jack e Daniel affrontavano un tipo a lui sconosciuto, con gli occhi completamente neri e una specie di fluido dello stesso colore che gli usciva dalle mani. I due agenti lo chiamavano "Jason" e dal tono che usavano non ci voleva un genio per comprendere che un tempo era loro amico.  Nel cielo, Thor e l'Antico erano impegnati a tenere gli alieni il più lontani possibili da terra, mentre Stark stava combattendo contro qualcuno con una veste scura ed il fisico famigliare, ma che da quella distanza Steve non riconosceva

«Sei stato bravo, Loki» riprese il discorso Natasha «Hai puntato ai sentimenti questa volta, trattandoci come burattini... Ma dimmi, sapresti combattere contro te stesso

«Eh? Che-» 

Prima che l'Asgardiano poté terminare al loro fianco si aprì un portale, ed una versione giovane del Dio fece il suo ingresso guardando tutti dall'alto al basso con superiorità, soffermandosi poi sull'invasore, facendo calare una tensione incredibile

«Hey» si limitò a dire, sorridendo allo sguardo confuso del suo interlocutore «Senti, non è nulla di personale, in genere non mi picchio da solo, ovviamente, ma vedi questa rossa qui ha una cosa che mi interessa e così... Non mi dispiace essere dalla parte dei più deboli per una volta»

FUORI DAL TEMPODove le storie prendono vita. Scoprilo ora