Peggy non riusciva proprio a dormire quella sera. In parte per tutto quello che, nel giro di pochi giorni, aveva scoperto sull'Universo -cosa davvero da mandar fuori di testa chiunque- ed in parte perché Natasha le aveva teso una specie di tranello e ora si era ritrovata a dover condividere la camera da letto con Rogers che, ovviamente, aveva solo un letto matrimoniale. Poi ci si era messo pure Steve, che non ne voleva sapere di lasciarla dormire in "qualsiasi altro posto che non fosse il materasso", mentre lui aveva troppe ferite perché lei lo lasciasse alzarsi da quel letto, e così erano finiti per condividerlo.
Beh, non c'era nulla di male in questo, dopotutto... Fatta eccezione per l'imbarazzo iniziale e a quell'instabile emozione che li spingeva ad avvicinarsi sempre più, a cui entrambi cercavano di mettere un freno per evitare mosse troppo audaci e premature.Il capitano, al contrario di lei, si era già addormentato da un pezzo. Era girato di spalle, lasciando vedere la schiena scoperta, nascosta solo in parte dalle bende che fasciavano le ferite dovute allo scontro contro il principe, rendendolo però ancora più affascinante. Sembrava un angelo a cui erano state tolte le ali, una stella caduta dal cielo. Era diventato il suo sogno proibito, il desiderio che le faceva ardere il cuore come un'adolescente alle prese con le sue prime cotte.
Si alzò lentamente, spostando a fatica lo sguardo dal suo amato per portarlo a terra e stropicciando gli occhi per tentare di vedere al buio, poggiando i piedi a terra ed incaminandosi silenziosamente verso la porta, sentendo la veste in velluto che aveva come camicia da notte accarezzarle delicatamentlela pelle. Lanciò un'ultima occhiata al capitano per controllare che stesse ancora dormendo e sgusciò fuori in fretta, in modo tale da far entrare nella stanza minor luce possibile.
Una volta fuori tirò un sospiro di sollievo, ma non fece in tempo a fare neppure un passo che qualcuno le venne letteralmente addosso, rischiando di farla cadere ma afferrandola per un braccio un attimo prima
«N-Natasha...?» mormorò riconoscendo la Vedova Nera
«Carter, stavo venendo da te. Dobbiamo andarcene, ora»
«Perchè?»
«Ha chiamato la JackDaniel. New York... Sta per essere attaccata. Loki, il nostro Loki, quello che viene dal futuro, ha aperto un portale sopra la base dell'S.S.R.! Abbiamo-»
La rossa non poté terminare la frase che la porta al loro fianco si aprì e Steve fece la sua comparsa nella scena, stropicciandosi un occhio e sbadigliando, mentre le sue gote si tingevano di un delicato rosso dovuto alla presenza di Peggy e al suo "non essere troppo vestito".
«Ah, ehm... 'Giorno ragazze...» balbettò, passandosi una mano tra i capelli a mo' di spazzola
«Steve, vestiti. La Guerra è iniziata... A meno che tu non voglia venire così, ovvio. Non dispiace a nessuno. Io vado a prendere Stark, ci troviamo dal jet tra cinque minuti»
Dette quelle parole se ne andò di corsa, mentre Steve prese Peggy e la ritrascinò in stanza, lanciandole i suoi vestiti in modo che potesse prepararsi e iniziando ad indossare l'uniforme, elencando sotto voce tutti i tipi di armi che conosceva, anche se in quel momento riusciva solo a sentire il cuore rimbombargli nelle orecchie.
La Battaglia contro Loki... Era dall'inizio di quell'avventura che si preparava a ciò, ma ora che era giunta l'ora di affrontare il famigerato Dio si rese conto che non era affatto pronto.
Certo, Loki non era paragonabile a Thanos, ma in lui il ricordo della battaglia del 2012 era ancora vivido, proprio come il modo in cui il fratellastro di Thor era riuscito a rendere Clint un suo burattino. Non sarà di chissà quale forza, quel gracile Dio, ma era di un'intelligenza da non sottovalutare affatto, soprattutto se abbinata alle gemme dell'infinito, di cui aveva provato il potere sulla sua stessa pelle...
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FUORI DAL TEMPO
FanfictionCONTIENE SPOILER DI AVENGERS:ENDGAME (e film precedenti) E DELLA SERIE TV: AGENT CARTER (stagione 1 e 2) Steve pensava di essere forte, di riuscire ad andare avanti... Ma la morte di Stark era stato un duro colpo, che fece ritornare tutti i brutti r...