Cap. 24

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«Steeeve» lo risvegliò una voce sconosciuta

«On no, non ancora»mormorò lui, abbassando il capo e ricordando quella sensazione

Era nella stessa identica situazione di quando aveva utilizzato il Mjonir senza il permesso di Thor e lui e Loki si erano "vendicati". Solo che ora... Sì insomma, non doveva essere tipo... morto? Era impossibile sopravvivere da una caduta del genere, soprattutto vista la stanchezza e le ferite dovute allo scontro precedente! E... E Peggy? Se era morto lui allora lei-

 «Capitano, ti decidi ad aprire gli occhi o vuoi continuare a giocare alla bella addormentata ancora per molto?»

Tony. Ora aveva riconosciuto quella voce!
Decise di seguire il consiglio, tornando piano piano a scorgere la luce del sole e percepire il calore di quella stella sulla sua pelle. Era su un prato, ma oltre a quello ed il cielo azzurro non c'era nient'altro.

«T-tony?» provò a chiamarlo, cercandolo con lo sguardo

«Alleluja!» esclamò il miliardario alle sue spalle 

Steve si voltò di scatto, riuscendo finalmente a vedere il suo amico.
Indossava ancora quell'armatura rossa sgargiante che aveva durante la sua ultima battaglia, solo lievemente scheggiata qua e là e con qualche graffio, proprio come quelli che aveva sul volto. Ma la cosa su cui non riusciva a togliere gli occhi era il reattore, un tempo brillante e luminoso, la luce nell'oscurità, ma ora spento. Spento come la sua anima.
Non esitò neanche un secondo, fiondandosi tra le sue braccia e stringendolo forte, come se potesse scoprire da un momento all'altro... Cosa che effettivamente poteva fare

«No, ehm, capitano! Mollami o rischio di morire una seconda volta!»

«Sì, scusa» sussurro imbarazzato, facendo qualche passo indietro

«Accidenti, per essere un ghiacciolo medio sei parecchio focoso quando vuoi»

«Tu... Tu sei...»

«Morto? Sì»

Per un attimo quel tono ironico che tanto lo caratterizzava abbandonò la voce di Stark, mentre il suo sguardo si perse nel vuoto

«Non so come, cosa o perché...» continuò, portando la sua attenzione verso l'erba ai suoi piedi «Ma se posso parlarti devi ringraziare una certa Vedova Nera. Lei sa, io no»

«Sa... Cosa?»

«Tutto, sostanzialmente» risollevò lo sguardo, pentrando Steve con i suoi grandi occhi color nocciola «E sai, a dire il vero vorrei ancora tirarti un pugno su quei tuoi dentini così perfetti»

«M-»

«No, zitto. Lasciami finire» prese un respiro profondo, gonfiando il petto e buttando fuori l'aria lentamente «Voglio farlo perché tu hai quella possibilità che io non ho più e la stai sprecando. Stai nuovamente sprecando la tua vita»

Avanzò di un passo, arrivando faccia a faccia col capitano. Riuscivano a sentire i loro respiri incrociarsi e fondersi insieme, diventando una cosa sola, ed era... Strano. Strano ma magico.

«Che intendi?»

«Intendo, Capitano, che questo è il tuo momento, la tua storia! Vai da lei, okay? Vai a farti una vita, una famiglia. Ricomincia da capo»

«Ma io... Daniel... Lei...»

«Lui l'ha lasciata. Secondo te perché? Eh? Perché? Caspita, è tipo la miglior donna dopo Pepper e Morgan! Da grande, si intende.»

FUORI DAL TEMPODove le storie prendono vita. Scoprilo ora