"Frigga? Sei... La madre di Thor!"
"E Loki" si affrettò ad aggiungere la dea
Natasha provò a mettersi per lo meno seduta, ma ogni muscolo del suo corpo sembrava fatto di marmo. Sentiva la gola bruciare come se fosse fatta di fuoco, e la sua testardaggine a voler sforzarsi di parlare non l'avevano di certo aiutata
"Scusa" riprese la regina "Ma dico davvero, era l'unico modo per parlarti"
"Fare un salto sulla Terra era troppo difficile?"
"... L'unico modo affinché la conversazione restasse tra di noi. Gli dei lo fanno spesso"
"Sì, ho letto qualche libro a riguardo, grazie"
Frigga si avvicinò a quel let-... TAVOLO e, prendendo sotto un braccio le gambe della Vedova e con reggendole la schiena con l'altra mano, l'aiutò a mettersi seduta.
"Grazie" bonfocchiò lei, anche se aveva un tono tutt'altro che cortese
"Lo so, le prime volte è così. Ma devi aiutarmi"
Natasha alzò lo sguardo su di lei, guardandola dritta negli occhi, come per farle capire che non si faceva intimorire da nessuno, divinità comprese
"Grazie, ma no, grazie. Non voglio immischiarmi in questione di altri mondi e, tra l'altro, ho già i miei problemi a cui pensare"
"Sì, ne sono a conoscenza... E ti darò qualche dritta a riguardo"
"Tu sai...?"
"Quello che hai intenzione di fare? Oh certo... Sono una maga"
"Strega. Preferisco questo termine"
Seguì un attimo di silenzio, in cui la dea sembrava leggere il futuro della donna semplicemente guardandola negli occhi e Natasha cercava di mettere ordine a tutte quelle domande che le frullavano in testa
"...Io..." Ruppe il silenzio la Vedova, abbassando un po' lo sguardo "... Ci riuscirò?"
"... Questo non te lo posso dire, cara, ma se provassi ad ascoltarmi capiresti che abbiamo lo stesso nemico da sconfiggere"
"Eh?" Ripuntó gli occhi sulla dea, ritrovando uno spettacolo spiccato interesse per la piega che stava prendendo quel discorso "Dimmi chi devo-"
"Piano, piano... Prima non vorresti capire perché sei così...?"
"... Strana. Diversa" completò la rossa
Era vero, lo sapeva anche lei. Si sentiva diversa rispetto a com'era prima del sacrificio, ma... Era una diversità che conosceva, in fondo. Quella insaziabile sete di sangue, quel senso di libertà di poter dire e fare ciò che voleva, quello sguardo spietato... E quell'unico obiettivo in mente: completare la missione. A qualsiasi costo.
Erano tutte le caratteristiche che pretendevano al KGB. Stava tornando a com'era prima di incontrare Clint... Prima di diventare una brava persona. Stava diventando la Vedova Nera."Se sapessi com'è successo, magari potresti... Invertire il processo?"
"Non... Non mi interess... Okay! Che mi succede? Come posso impedirlo? Riuscirò nel mio intento? Che-"
"Una cosa alla volta, Romanoff. È meglio iniziare dal principio"
Nel frattempo Steve era chiuso in bagno, ignaro di ciò che stava accadendo nel giardino di quella villa. Si era tolto parte dell'uniforme, in modo da potersi dare una lieve rinfrescata senza bagnare l'unico indumento che aveva (tuta per i viaggi nel tempo esclusa).
Si appoggiò al lavandino, guardando il suo riflesso nello specchio e sospirando nel vedere il suo stesso sguardo smarrito. Alcune ciocche di capelli bagnati gli ricadevano lungo il volto e davanti gli occhi, mentre la canottiera bianca e attillata rimetteva in risalto i muscoli. Si sentiva come dopo la prima battaglia contro Thanos, anche se di "battaglia" non si poteva parlare, visto il modo in cui si era svolta (e conclusa). Eppure... Avevano vinto, no?
Seh, vinto... Ma al contempo lui aveva perso Tony, Bucky, Sam, la squadra... E Peggy.
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FUORI DAL TEMPO
FanficCONTIENE SPOILER DI AVENGERS:ENDGAME (e film precedenti) E DELLA SERIE TV: AGENT CARTER (stagione 1 e 2) Steve pensava di essere forte, di riuscire ad andare avanti... Ma la morte di Stark era stato un duro colpo, che fece ritornare tutti i brutti r...