~Capitolo 31~

165 4 0
                                    

Leonardo si sta scusando con me. I suoi caldi e dolci occhi marroni mi guardando analizzando ogni mia reazione.

Annuisce sfiorandomi il collo con i polpastrelli per poi portare la mani in grembo, lontane da me, ma non i suoi occhi che bruciano di intensità e verità. «Mi dispiace per quello che hai passato per colpa mia, per non essere stato sincero. Scusa se ti ho trascinato nella mia vita, sui giornali e in quella stupida scommessa. Scusa se ti ho fatto del male, ma non è mai stata mia intenzione.» si ferma qualche istante mentre il mio cuore penso sia esploso nel mio petto, oppure è scappato per adagiarsi nelle sue mani ancora in grembo. «Tu mi piaci Sophie, molto più di quanto tu possa pensare, ma sono certo che non sei ancora pronta a sentirtelo dire. Sono sicuro che non vuoi sentire adesso i miei veri sentimenti, ma ti chiedo di darmi ancora una possibilità per mostrarti che non sono lo stronzo che hai pensato, che scrivono sui giornali.» Finalmente le sue mani tornano a toccarmi, a stringere le mie. «Dammi ancora una possibilità.»

«Leo...»

Appoggia un dito sulle mie labbra bloccando la mia risposta, forse troppo precipitosa. «Prima devi sapere un'altra cosa, due in realtà.» si schiarisce la voce e improvvisamente sembra nervoso, incerto se parlare o meno e penso che questa volta il mio cuore non possa reggere un'altra delusione. «Fino ad ottobre rimarrò ancora qui e se ce ne sarà motivo e bisogno, rimarrò anche per sempre. Ho diversi impegni di lavoro e mio padre non ha fatto molte storie, felice soprattutto del fatto che Lisa rientrerà e inizierà a lavorare nell'azienda. E poi ci sei tu, il motivo principale della mia permanenza.» soffoco un sorriso spontaneo quando leggo nel suo sguardo che non è finita. «Ho ingaggiato un detective, questa volta non ci saranno errori perchè sta collaborando con un polizziotto e credo che fra poco non sarà l'unico.»

Aggrotto la fronte sentendo improvvisamente un peso enorme sullo stomaco. «La polizia?»

«In questa settimana mi sono dato da fare.» accenna un misero sorriso, per poi farsi subito serio. «Sono sulle tracce del tuo ex e hanno prove a sufficienza per sbatterlo in prigione per possesso, uso e spaccio di droga.» rimane in silenzio qualche istante valutando la mia reazione, ma io non so nemmeno cosa pensare e così continua. «Probabilmente riescono anche ad accusarlo di complicità in un omicidio e... non sei stata l'unica donna a subire violenze da parte sua.»

Le mani mi corrono subito alla bocca per coprire un urlo strozzato. «L-lei...»

«È la sua attuale "compagna".» dice storcendo la bocca sull'ultima parola. «La tiene in pugno a causa dei debiti e a quanto pare c'è una seconda ragazza, ma ha paura di esporsi. Mandy sta cercando di convincerla e ha detto che c'è stata anche un'altra donna prima di lei, ma sa solo che è sparita e lui non l'ha presa bene.»

Le lacrime mi invadono gli occhi e non tento nemmeno di nasconderle, non a Leonardo. «S-sono io?»

Annuisce vedendo che sta facendo del suo meglio per trattenere la rabbia. «Ha visto una tua foto che quel bastardo tiene nel portafoglio e ti ha riconosciuta su un giornale.»

Sgrano gli occhi e ora la paura mi assale, insieme al dolore, ai ricordi. Quelle mani violente, la cintura e il respiro caldo e disgustoso che si insinuava nel mio orecchio, nella mia bocca. Un conato di vomito risale, ma lo trattengo piegandomi su me stessa per il dolore dei ricordi. Dalla mia bocca sfugge un singhiozzo, seguito da altri che non riesco a trattenere e un pianto non più silenzioso come ho sempre cercato di fare. Un pianto che non si sentisse, che lui non potesse sentire e usare contro di me.

Ha ancora una mia foto, pensa ancora a me quando io non faccio altro che cercare di cancellarlo dalla mia vita.

«Sophie.» mormora Leonardo sfiorandomi la schiena, ma io tremo ritirandomi di scatto.

L'atelier dell'amore Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora