~Capitolo 28~

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-17 agosto-
-Sophie-

Mi rigiro nel letto leggermente indolenzita, ma con un sorriso da un orecchio all'altro. Mi ero ripromessa di non cedere ancora così facilmente a Leonardo, ma mi è risultato impossibile resistere. Le sue parole e il suo sguardo mi hanno fatta tremare, ma di certo non di paura. Le sue braccia mi hanno stretta teneramente, le sue parole hanno avuto l'effetto di un balsamo dopo quello che gli ho svelato. Non credevo di sentire quelle parole.

Mi alzo pronta per una giornata in Toscana, anche se la passerò da sola perché Leonardo deve incontrarsi con un cliente dopo pranzo. Questa mattina ci siamo alzati tardi, oramai erano le undici e ora sto aspettando che esca dal bagno. È chiuso lí dentro da un po', ma ho sentito il suo cellulare squillare, quindi suppongo sia al telefono con qualche cliente.

Speravo di mangiare qualcosa insieme, ma fra poco scoccherà mezzogiorno e non penso che avremo tempo di pranzare insieme. Dovrò passare ancora il pomeriggio da sola, ma la compagnia della tranquillità dell'entroterra Toscana è perfetta per me.

«No!»

Sussulto sentendo la voce di Leonardo. È parecchio arrabbiato e vorrei che si calmasse, non mi piace quando le persone urlano. Mi infilo velocemente la camicia che trovo a terra e mi avvicino alla porta appoggiando l'orecchio per sentire meglio.

«Ho bisogno di sapere se Piper è incinta.» dice nervoso. «Lo so che ci vuole tempo... sí, ma ho bisogno di saperlo il prima possibile...no.» sbuffa e me lo immagino passarsi una mano fra i capelli. «Aggiornami presto.»

Chi è Piper? Con chi sta parlando al telefono? Dalla voce sembra parecchio scocciato, eppure da quando siamo partiti l'ho trovato molto più rilassato.

Resto con il fiato sospeso aspettando qualche movimento da dentro il bagno, ma non sento nulla.

«Ciao Cam.» dice sospirando e capisco che ha telefonato al suo amico, quindi ancora non so chi sia la persona di prima. «Come va lí? Lisa si comporta bene?» chiede con voce atterrita e rimane in silenzio, ascoltando probabilmente la risposta dall'altra parte. Si preoccupa subito per la sorella e ciò mi porta a sorridere, anche se una strana pesantezza prende posto nel mio cuore. «Ancora nessuna notizia... no, continua a dire che sono io... Cam...» sbuffa ancora restando di nuovo in silenzio per poi sbottare all'improvviso. «No! Non ho alcuna intenzione di diventare padre!» sento il cuore smettere di battere, ma a quanto pare Leonardo non ha finito. «Cam, ho bisogno che tu torni a Manhattan e cercare di estorcerle la verità, io non posso ancora. Non voglio un figlio da Piper.»

Ora mi è chiaro chi sia questa Piper. Mi è chiaro che Leonardo mi ha mentito, ancora. Sta per diventare padre e questa notte ha avuto il coraggio di dormire con me, di fare... sesso. Per lui è sempre e solo questo. Per quanto per me possa essere risultato dolce, passionale, attento ed estremamente coinvolgente, per lui non è stata la stessa cosa. Sono solo una scappatella prima di impegnarsi sul serio, se mai lo farà. Pensavo che con la faccenda della scommessa non avrebbe fatto un altro stupido errore, ma questo è ancora peggio. So che deve rimanere qui fino alla fine di agosto per via di suo padre, ma se Leonardo avrà un foglio dovrebbe passare il tempo con Piper e non con me.

Sento squillare il suo cellulare e sussulto ancora.

Quando ha finito la chiamata con Cam?

«Padre.» risponde con tono serioso. «I clienti italiani sono entusiasti e se tutto va bene ce ne sarà uno nuovo francese. Mr Vent me l'ha presentato un paio di settimane fa e sembra molto interessato all'offerta.» continua e sono sorpresa del tono distaccato che usa, infondo è sempre suo padre. Il silenzio si protrae fino a quando lo sento sospirare. «Sto continuando proprio come mi hai chiesto... Sí, sta procedendo. A fine agosto potrò tornare?... Bene, ci vediamo il primo di settembre.»

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