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È consigliata ascoltare la canzone che ho messo qui sopra!



Dopo aver finito il suo dolce, Jennie si alzò seguita a ruota da Lisa

«vado a pagare»

«non c'è ne bisogno, ho già pagato io»

Jennie ne rimase sorpresa

«non c'è nera bisogno! Tu non hai neanche mangiato»

«che faccio? Ti invito ad uscire e non pago neanche?»

«ma—»

«niente ma, usciamo»

Jennie annuì e seguì a testa bassa la bionda

«dove andiamo adesso?»

«adesso decido io»

Disse Lisa per poi prendere la mano di Jennie, che a quel contatto sussultò lievemente.

Erano ormai da dieci minuti che le ragazze stavamo passeggiando all'interno di un parco, non molto conosciuto.

«manca ancora molto?» chiese
Jennie esausta

«no, non molto»

Si iniziò a sentire in lontananza il rumore dell'acqua, Jennie si chiese mentalmente dove la bionda la stesse portando. Prese in considerazione il fatto che magari Lisa la volesse buttate giù da una cascata, ma poi lasciò perdere quel pensiero.

«eccoci! Siamo arrivati» solo dopo che Lisa mollò la presa sulla mano di Jennie la bruna si accorse di cosa aveva davanti.

Sembrava una piccola parte di paradiso, un laghetto si estendeva sulla lunga radura, ai lati una piccola cascata che produceva un suono capace di far dormire anche gli uccellini che cantavano. Il laghetto prendeva il colore celeste del cielo, che oggi per loro fortuna era sereno.

Le due ragazze si sedettero sotto un albero di mele, indicato dalla bionda.

«ci vieni spesso qui?» chiese Jennie

«si, dopo lunghi turni stressanti al lavoro vengo qui per rilassarmi»

«come biasimarti, questo posto è bellissimo»

«già, ed è sempre deserto, la gente non conosce questo posto»

«tu come lo hai scoperto?»

«un giorno, tornando da una delle più stressanti giornate di lavoro scorsi questo posto, stavo camminando per il parco per cercare di rilassarmi e...intrapresi questa stradina silenziosa e buia, un po' avevo paura, ma decisi di proseguire lo stesso. Dopo aver passato cinque minuti a camminare iniziai a sentire il rumore dell'acqua, così iniziai a correre per la curiosità, e trovai questo angolo di cielo. È così ci vengo da quel momento»

«ah anche se magari non ti interessa, in quel periodo avevo due lavori, ecco perché tornavo sempre così stanca»

Jennie si trattenne dal fargli altre domande che per lei potrebbero risultare scomode, quindi si ridusse ad annuire.

Le due ragazze rimase in silenzio, cullate dal suono della piccola cascata. Fino a quando Jennie non si stese sul grande prato

«ahh!! È così rilassante!»

Lisa ridacchio e si stese al suo fianco

«ringraziami più tardi per avertelo fatto scoprire»

Jennie si voltò velocemente verso la bionda per appunto ringraziarla, ma si fermò.

Le due erano a un palmo di mano, i loro sguardi si accarezzavano e scrutavano lentamente. A troncare l'incantesimo fu Jennie, che abbasso lo sguardo sulle labbra carnose della bionda.

Jennie non si era mai fermata a pensare all'aspetto fisico di Lisa, ma doveva ammettere che era davvero bella...i lunghi capelli biondi che le ricadevano sulle spalle, il lungo collo che faceva strada ad un viso perfetto, dove si trovavano le sua grandi labbra carnose. I suoi grandi occhi avevano un taglio occidentale, cosa che rendeva la bionda più particolare. Il tutto incorniciato dalla sua frangetta che al tatto sembra morbida.

Nella sua immaginazione si fece strada anche il suo corpo, Lisa aveva un fisico slanciato, i suoi fianchi quel giorno erano fasciati da dei leggings che le risultano le forme. Nella parte superiore indossava un top con una leggera scollatura, per far vedere il giusto.

A interrompere i pensieri della bionda fu proprio Lisa con i suoi movimenti.

Con un'agilità impressionante ribaltò le situazioni, adesso lei si trovava sopra di Jennie, i gomiti ai lati del suo viso per tenersi su.


...

Ehehe le cose si fanno interessanti

JENLISA // TEXT MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora