*15*

847 36 5
                                    


Sta accadendo davvero, furono i pensieri della mora mentre il viso della bionda di stava avvicinando al suo.

Il tempo sembrava essersi fermato, nelle loro teste c'era solo il rumore dell'acqua che sgorgava dalla cascata e il canticchiare degli uccellini.

Nessuna delle due sembrava non volere quello che stava inevitabilmente per succedere, ne erano sicure.

I loro volti erano sempre più vicini, i loro battiti sempre più udibili. Mancava poco

Ma all'improvviso Lisa si fermò

«hai qualcosa qui» e tolse la ciglia all'angolo del suo occhio

«c-cosa?»

«una ciglia, ecco fatto»

Disse per poi riprendere distanza dalla bruna è rialzarsi da terra

«è ora di andare, si sta facendo tardi»

Jennie si alzò e annuì

«torneremo?»

«tutte le volte che vuoi» Jennie sorrise

Il ritorno alla realtà fu abbastanza brusco, trascorso il ritorno dalla stradina in un totale silenzio, che fu interrotto poco dopo dal telefono dalla bionda che ricevette una chiamata dal bar in cui lavorava. Avrebbe dovuto fare un turno serale improvviso.

Così Jennie scopri che quel piccolo bar, di sera diventava un locale dove i ragazzi in cerca di baldoria andavano a bere.

Così Jennie si trovò a tornare a casa con la mente piena di dubbi, e soddisfatta dalla giornata passata.

Appena giro la chiave nella serratura per entrare girò la maniglia, si girò con le spalle rivolte verso la porta, e si lasciò scivolare a terra, portando due dita sulle labbra.

Mi voleva baciare?

Lo volevo anch'io?

Ma in ogni caso non si dannò più di tanto, alla fine la bionda gli aveva solo sfiorato l'occhio sinistro.

E ripensandoci una strana sensazione spiacevole si insinuò attraverso le sue budella, sentì qualcosa svolazzare nello stomaco. Quel bacio lo voleva, lo volevano entrambe, solo che la bruna non se accorse.

Cercando di tirarsi su, Jennie si trascinò nella sua stanza, buttandosi a peso morto sul suo letto a due piazze. Mentre dormiva aveva bisogno di spazio, gli era capitato più volte di cadere dal suo letto a una piazza a casa dei suoi genitori, quindi il trasferimento fu anche un buon modo per rimediare a questo.

Jennie spogliò velocemente buttandosi a capo morto sul letto, diede uno sguardo al cellulare sul comodino

21:30

Non ho fame, pensò così prima di cadere cullata tra le braccia di Morfeo

..
Capitolo penoso e corto! ma dettagli :)

JENLISA // TEXT MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora