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Il viaggio di nozze è finito e io e Dimitri adesso siamo sul volo di ritorno a casa.

"Ho la continua sensazione di essermi scordata qualcosa Dimitri" sbuffo innervosita;
"Impossibile. Abbiamo controllato tutta la casa una quindicina di volte stamattina e poi di nuovo con tutti i bagagli in macchina. Era vuota Esme. Niente di cui preoccuparsi. Vedrai che con un bel pisolino passerà tutto. Ti va di dormire un po'"
"Sì dai, forse hai ragione tu".

Mi stendo sul letto di fianco al ragazzo vestito con una tuta grigia semplice e cerco di prendere sonno, cercando di allontanare i pensieri negativi.

"Amore dobbiamo alzarci" mi risveglia Dimitri con qualche carezza;
"Dove siamo? Che ore sono?" biascico aprendo gli occhi,
"Stiamo per atterrare, sono le 10:20. C'è un bellissimo sole fuori" sorride il ragazzo per poi lasciarmi sola in camera.
Dopo qualche secondo mi alzo dal letto ed entro in bagno per darmi una risistemata, con il mio borsone da viaggio.

Estraggo il beautycase e mi pettino i capelli per poi legali in una cipolla disordinata.
Non sono truccata oggi e indosso un paio di jeans larghi e lunghi con sopra una t-shirt nera e delle sneakers di marca rebook.
Poggio gli occhiali da sole scuri sulla testa e, col il borsone alla mano, raggiungo Dimitri nella parte principale dell'aereo.

"Signori vi prego di allacciare le cinture. Stiamo per atterrare" afferma la hostess per poi andare a sedersi sulla sua poltrona.
Noi eseguiamo gli ordini aspettando che l'atterraggio abbia inizio.

Quando scendiamo dall'aereo una macchina nera ci attende con i nostri bagagli che vengono caricati in bauliera.
"Ross!" Corro incontro all'uomo che con me in queste settimane è stato veramente paziente e lo abbraccio;
"Salve signora, mi è mancata anche lei" sorride lui,
"Esme forse sarebbe stato meglio se tu avessi sposato Ross che ne dici? Sembra incredibile ma dimostra più affetto a te che a me" se la ride Dimitri per poi stringere la mano all'uomo vestito di nero;
"È un piacere rivederla signore" saluta lui strangendogli la mano.

Saliamo in auto e subito partiamo.
"Esme vogliamo andare prima a casa per sistemare i bagagli e riposarci un po' o preferisci passare subito dai tuoi genitori?" Chiede Dimitri;
"Io preferirei andare a casa e rimetterci un po' apposto. Devi lavorare oggi pomeriggio?" chiedo io,
"Un po' sì. Io vedrò sicuramente tuo padre ma se vuoi Ross ti porterà a casa per rivedere Olga"
"Sì va bene. Tanto avrò modo di andare a trovare papà e Alex anche nei prossimi giorni"
"Bene. Adesso però, dato che casa non dista molto, devo metterti questa" Esclama prendendo una benda nera dalle mani di Ross e io osservo i suoi movimenti curiosa.

"Non se ne parla neanche. Dimmi perché"
"Sorpresa"
"Odio le sorprese"
"Fidati, questa ti piacerà" insiste lui mentre mi poggia la benda sugli occhi e la stringe dietro la testa.

Circa cinque minuti dopo la macchina si ferma, credo davanti casa.
Sento Ross parcheggiare in garage. Il rumore degli sportelli riecheggia nel grande spazio sotterraneo.
Dimitri scende dall'auto e, pochi secondi dopo, il mio sportello si apre.
Sento una mano, che riconosco appartenere a Dimitri, afferrare la mia, e aiutarmi a scendere di macchina.

"Ross sei pronto?" Chiede il ragazzo mentre chiude lo sportello, sento la sua voce vicina;
"Sì signore" risponde l'uomo dai capelli corvini facendomi capire di essere davanti a noi, non molto lontano.

"Allora Esme cammina dritta davanti a te okay?"
"Va bene ma tu non farmi andare a sbattere contro niente promesso?"
"Te lo prometto".

Inizio a camminare e muovo pochi passi, per poi essere interrotta sempre dalla voce di mio marito:
"Ferma così. Adesso voltati verso destra senza muoverti" ordina lui e io faccio ciò che mi viene detto;
"Mi stai mettendo ansia. ti prego toglimi questa benda" lo prego non sopportando più questa situazione e sento i due uomini presenti sghignazzare.

Dimitri slega il nodo fatto precedentemente e scopre i miei occhi che inizialmente faticano a riconoscere forme e colori.

Quando metto a fuoco l'immagine di fronte a me trovo una bellissima bmw cupe bianca decappottabile con un fiocco rosso sopra e un bigliettino con su scritto il mio nome.

"Signora legga ad alta voce per gli spettatori perfavore" si intromette la voce di Ross e mi accorgo così che si trova alla mia sinistra, con un telefono in mano e la videocamera attiva.
Annuisco e afferro il bigliettino con la mano sinistra per poi aprirlo.

"Con la speranza che un domani, anche nei momenti più difficili, non ti senta rinchiusa in qualcosa che non ti appartiene, ma libera di viaggiare ed esplorare il mondo. Ci sono tanti posti dove potremo sentirci liberi insieme, oppure potrai farlo da sola. Mi auguro che questa macchina potrà farti evadere e portarti lontano, anche solo per poco tempo, quando tutto questo ti sembrerà troppo. Ricordati che io sono sempre qui con te amore mio. Ti amo, tuo marito Dimitri".

Mi copro il volto con le mani per non farmi vedere debole e così priva di barriere, mentre mi piego sulle gambe.

Due braccia mi fanno tornare in piedi e mi stringono in un abbraccio che vorrei durasse per sempre.

"Voglio vivere quest'ingiustizia insieme a te e farla diventare un sogno indimenticabile. Ti amo" affermo piano con le lacrime che non smettono di scendere.

Dimitri posa le sue labbra sulle mie diverse volte, fino a quando non smetto di piangere.

"Signori siete la più bella coppia che abbia mai visto" singhiozza Ross restituendo il telefono a Dimitri e noi scoppiamo a ridere.
"Ross sei anche tu parte della famiglia per noi" Esclamo cercando di farlo smettere di piangere ma, alle mie parole, l'uomo continua e più forte.
A vederlo da fuori sembra un duro, è grosso e alto quanto un armadio a tre ante ma infondo tutti sappiamo che è un cucciolone.
Mi stringe a lui e si lascia accarezzare la schiena mentre si calma, proprio come un bambino.

"Ragazzi quando avrete finito di fare le vostre cose sappiate che io vi aspetto di sopra. Intanto inoltro il video sul gruppo di famiglia Esme" se la ride mio marito per poi salire le scale e lasciare me e Ross da soli, abbracciati.

Lui aveva una famiglia ma è rimasto solo tre anni fa.
I sicari di un gruppo avversario hanno ucciso anche sua figlia di otto anni e sua moglie di trentadue.
Lui non è soltanto un autista, ma si occupa della sicurezza di Dimitri da quando quest'ultimo ha iniziato a lavorare, quattro anni fa, e lavora per suo padre da molto prima, come sicario.
Ha sofferto molto e, adesso che è solo, quando si sente incluso in una famiglia, si commuove.

Smeraldi -Nuova vita-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora