14.

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"Richard è ora di tornare a casa dai, mettiti nel passeggino"

"No mamma dopo"
"Torneremo domani ma adesso dobbiamo andare a casa"
"No!".

Sono due giorni che io e la mia famiglia viviamo rinchiusi in una camera d'albergo sorvegliata costantemente. Dimitri mi ha spiegato che quel problema sui soldi rubati gli si sta rivoltato contro e deve rimediare al più presto. Io dormo poco e nulla perché sono preoccupata e tormentata costantemente da brutti pensieri su ciò che potrebbe succedere. Qui non siamo certamente in una serie televisiva dove i protagonisti mafiosi se la cavano sempre e non muoiono mai. Dimitri potrebbe non tornare a casa, qualcuno potrebbe invece fare irruzione e uccidere me ed il bambino. Anche solo suonando un campanello rischiamo di saltare in aria e, se io morissi, lascerei un figlio da solo, portando via con me  probabilmente il piccolo Byiorg.
Proprio perché non voglio negare la nascita a questo bambino presto la massima attenzione a tutto e, nei rari casi in cui mi sposto, sono sempre sotto scorta.

Richard però è rinchiuso in una casa buia e triste da due giorni, senza vedere suo papà quasi mai.
Oggi ho deciso, andando totalmente contro alle raccomandazioni di mio marito, di portarlo un po' fuori nel giardino del B&B. Con lui ha giocato anche Ross, che mi ha aiutata a non farlo agitare troppo.

Adesso, che sono quasi le sette di sera, Richard non ne vuole sapere di rientrare in casa ed io sto per perdere la pazienza. Inoltre se Dimitri torna e ci vede qui fuori, anche se sorvegliati da un uomo armato, mi toccherebbe affrontare una discussione infinita sulla mia incoscienza e sul fatto che 'ho quasi chiuso un matrimonio per garantire protezione a mio figlio e poi lo espongo al pericolo'. Sia chiaro che non lo avrei mai fatto se non lo avessi visto così giù di morale e nervoso, in più c'è Ross con noi e siamo stati qui fuori solo due ore senza neppure emettere un suono che potesse attirare l'attenzione.

"Muoviti Richard. Ti do tre secondi dopodiché mi arrabbio" lo minaccio io puntandogli il dito contro;
"Forza Richard dai retta alla tua mamma, ha detto che poi ti riporta a giocare".

Niente da fare. Oggi è in vena di capricci, tanto che sbatte un piedino a terra e incrocia le braccia al petto.

"No!" ripete scuotendo la testa, alchè Ross lo prende in braccio e mi fa cenno di procedere verso il nostro bilocale.

Arrivati a casa Ross lo lascia sul divano con la televisione accesa e io mi metto a preparare la cena.

"Esmeralda io me ne vado a casa, lascio Daniel con voi: è appena arrivato" Esclama l'uomo indossando la giacca;
"Ma certo, va bene. Grazie per avermi portato la spesa stamattina Ross, e anche per essere stato con noi tutto il pomeriggio. Tu sei pronto a dare la tua vita per noi,  che non possiamo ricambiare in nessun modo"
"Invece sia tu, che Dimitri, che il bambino mi date tanto ogni giorno, io ho giurato fedeltà alla famiglia Esme, e voi ne fate parte. Mi raccomando non stressarti troppo stasera"
"E per cosa?" chiedo non capendo;
"Ho detto a Dimitri che vi ho portati fuori, è un mio dovere"
"E lui che ti ha detto?" chiedo aspettandomi una reazione negativa;
"Ha solo chiesto dove e per quanto tempo. Vuole che siate al sicuro, niente di più"
"Dimmi la verità Ross: la situazione com'è adesso?"
"Non posso dirti niente, lo sai"
"Dimitri rischia di morire?"
"Tutti rischiamo di morire ogni giorno".

Detto questo esce dalla piccola abitazione ed io cerco di distrarmi dai mille pensieri che mi passano per la testa, concentrandomi sulla cena.

Quando poggio la pentola di verdure e quella della carne in tavola, ecco che la porta si apre rivelando la figura di mio marito.

Smeraldi -Nuova vita-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora