13.

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Sono seduta sul divano del soggiorno con mio marito accanto: è arrivato il momento di chiarire le cose e adesso mi sembra perfetto dato che il bambino è con Alex e Rose al parco e i miei genitori sono usciti per fare compere.

Per ora regna il completo silenzio dato che entrambi sappiamo di dovere affrontare questa discussione, ci siamo seduti sul divano e qualcuno dovrà pur iniziare a parlarne.

"E se la smettessimo di fare i bambini e tenere il muso senza cercare di risolvere la faccenda?" Chiede lui con tono pacato;
"Mi sembra un'ottima idea" sospiro io;
"Allora da dove cominciamo?"
"Voglio sapere perché Richard ha dovuto vedere una scena tanto orribile" ordino io e Dimitri si alza dal divano con uno scatto felino, si passa una mano trai capelli e poggia l'altra sul fianco.

A ripensarci in questo soggiorno ho affrontato tantissime discussioni, ho ricevuto brutte e cattive notizie, ho preso decisioni importanti come quella di tenere Richard e adesso ecco che cerco di rimettere insieme i pezzi nascosti di un puzzle.

"Il signore che hai visto lavora per un cartello messicano con cui ho stretto un accordo. Il suo capo mi avrebbe fornito della droga e io l'avrei pagato.
Purtroppo però mi sono ritrovato in guerra con i messicani, il tutto perché proprio quel signore, che si occupava di ritirare e consegnare i soldi, aveva ben deciso di tenerne per sé una parte"
"Come ci siete finiti in casa nostra?"
"Mi servivano alcune cose e lui non poteva certamente restare in macchina. Esmeralda non lo avrei mai fatto se avessi saputo che Richard era in casa. Credevo fosse da tua madre"
"So che lo ami più di ogni altra cosa al mondo.
Ti credo" annuisco io e lui sembra un po' più sollevato.

"Questo lavoro è un pericolo per la nostra famiglia lo capisci?"
"Esme se sono pienamente cosciente e proprio per questo ho sempre cercato di lasciarvi lontani. Nessuno al lavoro sa che ho dei figli e una moglie tranne i miei uomini più fidati. Potrebbero puntare a voi per arrivare a me e se succedesse una cosa simile io non riuscirei a vivere guardandovi in faccia. Il mio mestiere è un pericolo costante e so che hai fatto molta fatica anche solo per accettare di stare con uno come me. Tu mi disprezzi per quello che faccio lo so, però non posso uscirne. Posso solo prometterti che voi sarete costantemente sorvegliati e seguiti da una scorta. Ho giudici, poliziotti e politici corrotti dalla mia aprte quindi il pericolo non è la galera, quanto il sopravvivere"
"Lo hai detto tu stesso: questo non è vivere, è sopravvivere. Conosco la tua storia, so bene che ti ci sei ritrovato dentro e non avevi alternativa ma non voglio che sia così anche per i miei figli. Loro devono avere libertà di scelta e vivere come tutte le persone normali anche se per colpa nostra non lo faranno.
Mettiamo bene in chiaro una cosa coglione: io non ti disprezzerei mai perché so che sei diverso, io conosco il vero te, io ti amo; ma mi ha spaventata vedere i tuoi occhi dominati da tanta freddezza, così scuri e tenebrosi, privi di pietà per quell'uomo che, come te, cercava solo di andare avanti in qualche modo"
"Cosa vuoi che faccia Esme?"
"Voglio che ci spostiamo in una casa nascosta e sicura per qualche giorno, fino a quando le cose non si saranno sistemate. Solo a quel punto torneremo a casa nostra"
"Va bene staremo in un appartamento e io non andrò al lavoro. I miei uomini penseranno a sistemare le cose. Non andare via da me amore mio, tu e i bambini siete le cose più importanti che ho. Ti prego fidati di me, è stato uno sbaglio e non ricapiterà" promette lui piegandosi sulla ginocchia davanti a me, con il volto bagnato dalle lacrime;
"Richard ha chiesto di te giorno e notte. Passava le ore attaccato alla finestra e qualsiasi macchina sentisse passare correva a vedere se fossi tu o meno. Non voglio perdere nessuno dei miei bambini, né voglio che crescano senza un padre o una madre. Dobbiamo stare attenti a tutto d'ora in poi. Ci sono io amore, ti aiuto io non preoccuparti. Sei un ottimo padre e un marito meraviglioso, davvero"
"Vorrei fare di più per voi, invece do solo preoccupazioni. Cazzo ma che padre sono? Che esempio potrò mai dare a questi due bambini?" Urla lui con la voce carica di frustrazione;
"No Dimitri tu invece sei l'esempio perfetto di un uomo che, nonostante sia obbligato a svolgere questo tipo di lavoro, ha dei sani principi e ama la sua famiglia, rispetta sua moglie e trova del tempo da passare con i suoi figli. Tu sei capace di portare avanti responsabilità e sensi di colpa tutti i giorni senza farli ricadere su chi ti sta accanto. Sei una persona bellissima. Voglio solo te al mio fianco, io e te contro tutti. Dobbiamo lottare amore mio".

Smeraldi -Nuova vita-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora