16.

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"Richard promettimi di fare il bravo"
"Sì mamma"
"Ci vediamo dopo".

Guardo il mio bambino entrare a scuola con la maestra e dopo salgo in auto.
Il mio principino adesso frequenta l'asilo e Byiorg ha sette mesi.

Quest'ultimo è un bambino buonissimo, vuole sempre essere coccolato e si rilassa tanto quando sta con me o Dimitri. Le cose cambiano in fretta sì, adesso infatti la nostra famiglia è un po' più grande e non so se si allargherà ulteriormente.

"Tutto apposto signora?"
"Ma certo Ross, possiamo andare a casa dei miei genitori? Altrimenti arriverò tardi al lavoro"
"Ma certo, i suoi spartiti dovrebbero essere lì affianco"
"Sì, grazie tante".

La musica da tempo ormai è diventata il mio lavoro: faccio parte dell'orchestra della città e ho iniziato a insegnare ai corsi per bambini sempre al conservatorio. Alla fine ho deciso di non aprire una mia attività dato che mi hanno offerto il lavoro.

Guardo prima mio figlio, seduto sul seggiolino di fianco a me, e poi l'orizzonte fuori dal finestrino.
Il cielo ceruleo di una splendida giornata invernale trasmette serenità, le nuvole bianche leggerezza e il sole, non ancora bollente come in estate, gioia.

Mi piace svegliarmi al mattino con il sorriso e pensare di poter essere fiera di me, insieme a Dimitri ho preso in mano una vita che si prospettava triste e vuota e, grazie all'amore, l'abbiamo resa bellissima.

"Mamma" Esclama con le sua voce tenera Byiorg indicando la mia borsa.
Dopo un secondo realizzo che il mio telefono sta squillando, così lo estraggo dalla borsa e rispondo.

"Pronto?"
"A che cosa devo questa voce misteriosa?"
"Sei tu, scusami ero sovrapoensiero"
"Tutto bene sì?"
"Certo, dimmi tutto"
"No niente, solo...niente"
"Ci sentiamo dopo, devo lasciare Byiorg da mia madre, ciao".

Oggi è il compleanno di mio marito e ancora io non gli ho fatto gli auguri perché voglio che rimanga sorpreso stasera, quando gli mostrerò il suo regalo. Ammetto che quella voce sconsolata da prima non mi fa piacere sentirla ma devo tenere duro.

Ho infatti organizzato un viaggio di una settimana in montagna, a sciare. In Italia c'è ancora la neve ed il caldo non è ancora del tutto arrivato, quindi questa è morbida al punto giusto per sciare. E poi nell'Hotel in cui alloggeremo ci saranno le terme, Richard inizierà a sciare e Byiorg si divertirà con gli slittini.

Spero solo che la lingua non sia un problema e che la gente del posto capisca bene l'inglese, per l'albergo non ho dubbi ma mi preoccupano gli istruttori. Io e Dimitri sappiamo entrambi sciare quindi rimane solo Richard, dato che Byiorg è ancora piccolo, e lui non conosce l'inglese. Ho letto però che il Trentino è una regione che accoglie ogni anni moltissimi turisti di tutto il mondo, specie nella stagione sciistica, ed è una regione a statuto speciale, quindi dovrebbero essere aperti nei confronti degli stranieri. Richard inoltre ha peso già lezione di sci lo scorso anno per una settimana a Sarikamish, una località sciistica al confine tra Turchia e Armenia.

Prenderemo l'aereo tra due giorni e da quanto riportano le foto dell'albergo e delle piste, sarà davvero un bel viaggio.

"Nonna!" esclama felice il mio bambino quando vede che siamo arrivati a casa dei miei genitori e mia madre ci sta aspettando in giardino.

Noto che con lei ci sono anche mio padre e mio fratello che discutono, mentre invece Rose dev'essere al lavoro.

"Guarda chi è arrivato! Ciao topolino" Sorride mia madre prendendo in braccio il piccolo.

Adesso sul suo volto si può notare qualche lieve ruga dovuta al tempo che passa, gli occhi però sono accesi e pieni di vita, andare in analisi nell'ultimo anno l'ha aiutata molto a riprendere in mano la sua vita e adesso sorride sempre, affronta le cose da un'altra prospettiva.

Smeraldi -Nuova vita-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora