Capitolo 8: La notte di luna rossa. (La luna di sangue, parte 1)

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Breve avviso

Bene volevo solo informarvi di alcune cosette. La protagonista, quando potrà, berrà insieme agli altri, e breve spoiler, più in avanti, quando si saranno riuniti almeno con Diane, Ban e King, lei farà una mini gara a chi beve di più. In oltre lei lo sa reggere abbastanza bene l'alcol *cof cof* come me *cof cof*.

(F/p)= fiore preferito
(N)= nomignolo

Detto questo,
buona lettura🙂

(T/n) Pov's

"Awwwwh" mi stiracchio sentendo delle grida fuori da camera mia.
Credo propio che a quest'atmosfera mi ci debba abituare. Penso ridacchiando leggermente ed alzandomi dal letto, divertita dalle grida che si sentono fin qui.
Ma proprio quando mi stavo avvicinando alla porta vengo sballozzolata in aria, e per la paura di cadere essendo che qui son sola, creo un piccolo scivolo di ghiaccio con cui arrivo inaspettatamente tra le braccia di Meliodas. "Hey che ci fai tu qui? Non eri in sala a gridare tre secondi fa?" Chiesi scendendo dalle sue braccia. "Certo, ed è proprio per questo che sono qui. Ero venuto a svegliarti e ad informarti che stiamo partendo per il 'Bosco di Cando sogno' (chiedo venia se ho sbagliato il nome)." M'informò lui girandosi ed uscendo dalla stanza. "aspetta Meliodas!" Lo chiamai, "Uhm? Che c'è? È successo qualcosa?" Si fermò e si girò verso di me con sguardo indagatore. "No, nulla, solo aspettami ok? Arrivo subito." Gli risosi, e subito corsi in bagno. Beh sono pur sempre una mezzo sangue, quindi in quanto metà umana, quindi ho anche io bisogno di fare i miei bisogni primari. Dopo aver sistemato il tutto, uscii dal bagno e con mio grande stupore non c'era quel nano perverso a spiare. Anzi! Non c'era proprio più! "Uff! Brutto nanetto iper stron-"
"A chi stai dando del 'brutto nanetto iper stronzo', eh lupetta casinista?" Ed ecco che puntualmente Meliodas spunta dietro di me facendomi spaventare tantissimo.
"A te scemo! Mi hai fatto quasi morire!" Lo sgridai incavolata. "Mi sa che ti sbagli. A me pari viva e vegeta." Puntualizzò tranquillo.
"Argh! Senti, vaffanbe-" ma venni interrotta nuovamente da lui che, saltandomi a dosso, mi fece cadere a terra sistemandosi sopra di me. "Eh no signorinella! Non si parla così! Se lo fai di nuovo, sarò costretto a punirti, per ora tranquillamente, ma più in avanti..." Concluse alzano e abbassando le sopracciglia con sguardo da seduttore.
"Ma che ca... senti, lasciamo stare che è meglio. Andiamo dalle altre prima che si comincino a preoccupare per nulla." Finì io, alzandomi ed avviandomi verso la sala, seguita dal nanetto.
Appena arrivata, con un po' di difficoltà per l'ondeggiare della taverna, trovai Liz al bancone intenta a riflettere davanti ad una tazza di latte, mentre Hawk era intenta a mangiare chissà quale strana poltiglia. "Hey là gente! Come va?" Chiesi io entrando nella stanza tutta pimpante.
"Oh buon giorno (t/n)! Hai dormito bene? Vuoi che ti prepari qualcosa?" Mi domandò senza sosta Liz.
"Hey hey, calma. Allora innanzitutto buongiorno anche a te. Si, ho dormito a meraviglia, te invece? E poi no Crazie, basta che mi indicate dove solo le cucine. Non voglio scomodarvi troppo. Anche io so cucinare, nella mia vecchia casa, spesso eravamo io e mia sorella che cucinavamo perché mamma e papà erano quasi sempre in missione." Risposi cercando di soddisfare la sua sete di curiosità.
"Oh ok, comunque le cucine sono-"
"Vieni ti ci porto io!" Meliodas interruppe ancora una volta Elizabeth. "Ma povera! Fatela finire almeno una volta di parlare!" Confessai ridendo di gusto. Dopo qualche attimo, si aggiunse anche Liz, sotto lo sguardo confuso di Meliodas.
"Bene si, risate e giochini, però ora ti porto a vedere le cucine." Affermò il nano, trascinandomi per un polso.
"Hey sta calmo! Fai piano!" Implorai visto che mi stava letteralmente stritolando il polso, ma nulla... era come sordo.
"Ecco, queste sono le cucine, però..." disse entrando in una piccola stanza con qualche fornello ed un mega frigo poi, sparsi qua e là tanti piccoli mobili e scaffali.
"Però?" Lo incitai io, dato che si fermò a metà frase. "Però non voglio che tu cucini per altri. Quindi d'ora in poi, se vorrai cucinerai SOLO per noi quattro. Mentre il tuo ruolo da lavoro sarà al bancone, d'accordo?" Mi domandò. "Ok... e Liz? Non potrà servire da sola!" Ribattei preoccupata. "Tranquilla, non sarà sola. Mentre tu starai al bancone, io e Liz serviremo tra i tavoli."Concluse come se fosse una cosa così ovvia.
"Ok... se insisti tanto.. e poi è meglio se cucini qualcosa per pranzo no?" Chiesi divertita.
"Ovvio, se vuoi. Io sto morendo di fame!!" Si lamentò accarezzandosi il ventre.
"Eh che sei incinto?" Domandai ancora, però stavolta ridendo di gusto. "Hey non è divertente!" Sbuffò, poi scoppiò anche lui a ridere.
"Bene, non è che mi daresti una mano?" Proposi asciugandomi delle piccole lacrime che mi erano uscite dalle troppe risate.
"Ovvio, se vuoi ti aiuto molto volentieri lupetta casinista" confermò facendomi l'occhiolino.
"Gliene sarei davvero grata, Lord Meliodas" mi inchinai con fare teatrale.
"Uhmmm... mi piace questo nome. Chiamatemi così d'ora in poi, Mis (T/n)" ricambiò l'inchino.
"Sì certo nei tuoi sogni ti chiamerò così. Ora sbrighiamoci, solo già le 2 di pomeriggio passate." Conclusi io avviandomi verso il frigo.
"Già. Con te, mia piccola lupetta, il tempo vola." Disse lui avviandosi a sua volta verso uno scaffale.
"Stessa cosa con te, mio peccato" affermai io sorridendo a me stessa, prendendo delle cose dal frigo.

Il lupo e il peccato [Meliodas X Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora