capitolo 12: Diane, il peccato d'invidia, è con noi!

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(t/n) pov's

"ma che..." domandai più a me stessa che a gli altri. Dopo poco alzai lo sguardo e vidi arrivare tranquillamente un giovane cavaliere sacro, dagli occhi grigio piombo ed i capelli di un rosa abbastanza opaco. "oh, non riesco più a muovermi! Che sta succedendo!" urlò inpanicata Liz.
"e tu chi saresti?" domandò Meliodas al ragazzo. Solo allora anche Elizabeth si accorse della sua presenza. "Ci rincontriamo peccati capitali." disse il cavaliere fermandosi esattamente davanti a noi. "Questo potere...tu sei sicuramente-" cominciò Diane ma prontamente fu Meliodas ad interromperla e finire per lei "un cavaliere sacro"
"Gilthunder... Gilthunder! Sei tu! Perché ci ha intrappolati! Perché ci stai facendo questo!" domandò Elizabeth dopo averlo riconosciuto.
"hm Liz, per caso tu lo conosci?" chiese curioso il nano.
"Si, è un ex cavaliere sacro al servizio di mio padre, il re. È il fglio di Zaratras, al tempo il gran cavaliere sacro. Quando ero piccola, era una presenza fissa a palazzo." spiegò triste Liz.
"Lui è il figlio del gran cavaliere?! Aspetta! Ma tu sei il piccolo Gil! Wow sei propio cresciuto, sei diventato anche molto più figo!" affermò felice Meliodas. "Eh?! Lo conosci anche tu?!" domandò sorpresa Eizabeth. "Certo! A volte, quando ero al palazzo reale,  lo allenavo a combattere!" affermò lui sempre più felice.
"oh grandioso! Meliodas, davvero! Dovresti farci una lista di tutte le cazzate che hai mai fatto nella tua vita!" m'intromisi io sarcastica. "Perché dici questo?" mi domandò curioso. " MA SARAI IMBECILLE FORTE TE! MA ALMENO SAI-"
"Smettetela di blaterare. Ed a quanto vedo abbiamo più di un bersaglio da catturare qui..." m'interruppe quello strafottente di merda.
"oh no..." sussurò Elizabeth spaventata, indietreggiando. "ghrrrr... non riuscirai a trattenermi!" ringhiò Diane tentando di liberarsi le mani. "Tanto...non serve a nulla..." dichiarò apatico Gil.
"Diane lascia stare" le ordinò Meliodas. "Ma...capitano..." provò a contestare la gigantessa. "Diane, Meliodas ha ragione, lascia stare. Non ce la faremo mai a liberarci..." le spiegai io a testa bassa.
oh no! questa cosa non ci voleva! pur provandoci, non riuscirei comunque a trasformarmi o anche solo provare ad attaccare in forma umana! Meliodas, amore, Diane amica mia... mi dispiace tanto... ma sono completamente inerme ed inutile ora. Io, l'ultima discendente dei Cacciatori dei Ghiacci, non posso fare nulla... sono proprio una vergogna per i miei antenati! pensai afflitta ed a testa bassa.
"sai perché tutti i cavalieri sacri vi stanno dando la caccia?" domandò Gil, dietro Meliodas, puntandogli la spada al collo.
"Sinceramente no" rispose tranquillamente lui.
"Beh il motivo è semplice. Alcuni cavalieri lo fanno perché vogliono solo spodestare tutto il regno, altri invece lo stanno facendo per dimostrare la loro forza ed essere semplicemente promossi." Spiegò in breve il cavaliere.
"E tu, da che parte stai?" Gli domandò Meliodas guardando dritto davanti a se.
"Sinceramente a nessuno dei due. Io voglio solo ucciderti per quello che hai fatto a mio padre" confesso poi Gil, abbassando la spada e rimettendosi davanti a Meliodas.
"Ah, allora è per questo. Beh mi spiace, ma io non so proprio di cosa tu stia parlando. So che tuo padre fu ucciso, ma non fui né io, né gli altri sei peccati capitali ad ucciderlo. Quando arrivammo noi, lo trovammo già morto. E poi non è di certo con la vendetta che si riporta una persona indietro.... ed io lo so anche bene..." dichiarò Meliodas guardando il vuoto malinconico, ma io nonostante tutto capii cosa intendeva dire con l'ultima parte. Meliodas... mi spiace tanto... pensai guardandolo tristemente.
"Di certo non starò ad ascoltare il tuo discorsetto strappa lacrime. Ammazzerò prima te, poi potrò catturare questa mezza lupa spelacchiata. Dopo tutto è una femmina, non sarà un problema" Concluse Glithunder alzando nuovamente la spada davanti a Meliodas.
"No Glithunder! Non lo fare ti prego!" Lo supplicò Elizabeth piangendo leggermente. Tsk, ma sa fare altro oltre che piangere e scusarsi?! Cioè, è comunque mia amica, le voglio bene nonostante tutto, però... DAI ZIO PEDRO! NON PUÒ PRETENDERE DI POTER SALVARE QUALCUNO SOLO PIANGENDO E PREGANDO IL NEMICO! Pensai nervosa, guardando la scena in silenzio.
"Hey, psss (t/n). So cosa stai pensando, però forse ho capito cosa ha in mente il capitano" Mi sussurrò Diane.
"Diane, cosa intendi?! Sicuramente avrà intenzione di farsi ammazzare!" Ringhiai frustrata, senza farmi sentire da nessuno se non da Diane.
"(T/n) lo so! Il capitano è stupido, però un modo c'è per liberarsi da queste specie di 'catene'" mi calmò la mia amica. "Non capisco, che intendi" le domandai ancora, stavolta più tranquilla.
"Senti, riesci a fare ancora quegli strani collegamenti mentali anche da umana? Ho il sospetto che nonostante Glithunder sia impegnato a parlare con il capitano, ci stia in qualche modo ascoltando." Mi avvertì la gigantessa.
"Certo ho capito che intendi. Ok, però sii svelta a collegarti!" Conclusi prima di provare a creare un collegamento mentale con lei. Appena riuscimmo a connetterci, lei mi spiegò che è molto semplice liberarsi, ma che Meliodas sta cercando il tempo e la scusa per far liberare Hawk ed Elizabeth e farle correre. Infatti fu quello che accadde, perché poco dopo l'ennesima lamentela di Hawk sul fatto che quelle scosse le facessero male, fu liberata e cominciò a correre seguita poi da Liz poiché non interessava minimamente a Glithunder. I suoi obbiettivi eravamo noi!
"Ah, (t/n), un'ultima cosa prima di iniziare. Appena io ed il capitano saremo liberi, io libererò te. Corri dietro ad Elizabeth ed Hawk. Noi ce la caveremo, abbiamo affrontato tante altre battaglie peggiori di questa, prima della guerra. Quando saremo in procinto di aiuto, oppure alla fine della battaglia, io cercherò di mettermi in contatto con te, è solo allora tornerai da noi. Ok? E non voglio sentire minimamente un no come risposta! Amica mia, dopo circa sette anni, forse  sto anche esagerando, ti ho ritrovata... ora che so di poter stare di nuovo assieme come un tempo, non voglio separarmi mai più. Quindi ascolta quello che ti ho detto. Per il tuo, il mio ed il bene del capitano. Buona fortuna (n)!" E chiuse definitivamente il collegamento mentale. Hm...va bene... non ti prometto nulla però se sentirò che siete in pericolo. Pensai determinata guardando prima lei, poi Meliodas.
Appena poterono, sia Meliodas che Diane si liberarono, ma appena Meliodas prese in pugno la sua spada, io venni liberata da Diane che mi disse solamente "richiama Istas e fa quello che ti ho detto. VA!" E mi spinse bruscamente in avanti mentre lei mi copriva. Girandomi a dare un'ultima occhiata, richiamai Istas e cominciai a correre in direzione di Hawk ed Elizabeth.

Il lupo e il peccato [Meliodas X Reader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora