"Tutta colpa nostra"

Nessuna parola

CAPITOLO 11
Io e Michael non ci parliamo per tutta la settimana. Sabato sono uscita con Nate al centro commerciale e abbiamo fatto shopping. Domenica dato che eravamo molto stanchi siamo stati a casa sul divano a guardarci serie Netflix insieme: La casa di carta, Riverdale e Little pretty liars. Così la sera, stanchi di stare in casa decidiamo di andare a mangiare fuori in un ristorante cinese che appena aperto. Appena entriamo una ragazza cinese ci accoglie facendoci sedere a un tavolo molto lungo dove si mettevano vicine le coppiette. Noi siamo nell'ultimo posto e dilato a noi c'è lo spazio per un'altra coppia. Prendiamo un sacco di cose ravioli, spaghetti, gamberetti sale pepe, ecc. Il cibo arriva un po' tutto insieme così ci mettiamo subito a mangiare. Poco dopo dalla porta vedo sbucare di nuovo la cameriera che ci ha servito prima, indicando a una ragazza e un ragazzo, che non vedo bene, di sedersi nei posti affianco ai nostri. Appena la ragazza si gira la vedo ed è davvero bella. A molto trucco ma le dona molto, indossa un vestito nero senza maniche, un tacco  dodici nero e un cappotto bianco. Molto di più rispetto a ciò che indosso io... Prima di tutto neanche mi sono truccata, e secondo indosso un maglione di lana grigio e dei leggings neri con delle Adidas superstar bianche con tre righe nere. Vedendo quella ragazza così bella decido di aspettare che il ragazzo si giri per vedere com'è. Avrei preferito non vederlo quel ragazzo, perché era Michael. Non ci credo ora che faccio. Dato che non voglio problemi decido di ignorarlo, come se non ci fosse. Appena mi vede rimane per un attimo fermo a fissarmi poi si riprende e si siede al posto di lato a Nate. Quando Nate lo vede si raggela e mi guarda con aria preoccupata. Gli prendo la mano e gliela accarezzo per tranquillizzarlo sotto il tavolo ma lui la sposta e la mette sopra in modo che Michael la veda, così la tiro indietro. Mi guarda con aria confusa ma faccio finta di non capire. È incredibile come si possa fare un discorso semplicemente guardandosi. Noto che Michael avvisto la mano e mi guarda con aria un po' strafottente così decido di far cadere la forchetta, ovviamente sapevo che Nate si sarebbe chinato a raccoglierla dato che è un gentiluomo... ma nello stesso momento mi chino anch'io. Ci ritroviamo faccia a faccia di fronte a Michael che con la coda dell'occhio ci sta guardando, così prendo Nate e lo bacio di fronte a Michael. Michael rimane scioccato quanto Nate, anche se comunque Nate ricambia il bacio con molto piacere. Nate non è mai stato contrario alle dimostrazioni di affetto in pubblico, infatti ogni volta che andiamo in giro ci teniamo per mano e ci baciamo senza vergogna anche di fronte ai nostri amici. Ci rialziamo e finiamo l'ultimo piatto che avevamo ordinato. "Mi sento davvero pieno" "Anch'io sono ingrassata di 20 kg" Esclamo ridendo. Paghiamo il conto e ce ne andiamo. Sono felice del mio "attacco" nei confronti di Nate perché la sue faccia a quel gesto è rimasta un po'... scioccata. Come speravo. Mi accompagna a casa e mi posa un leggero bacio sulle labbra, poi ci salutiamo e se ne va. Quest'oggi mi sveglio felice di andare a scuola, aspetto che mi venga prendere i Nate ma mi manda un messaggio dove dice che anche oggi non riesce a portarmi. Ormai è da due settimane che trova scuse per non vederci e non mi accompagna più a scuola, ieri mi aveva detto che mi avrebbe portato di sicuro... lo vedo come mi ha portata. Così, anche se un po' angosciata e affranta dal dolore di non vedere da due settimane il mio ragazzo mi cammino a piedi verso scuola. All'entrata noto che c'è Michael appoggiato al muro e tutti lo fissano come sempre. Faccio per entrare ma mi prendi per il braccio e mi tira indietro con aria strafottente. "Ma che fai?" "Sarà meglio che vedi queste" Mi porge una busta con delle foto. La apro e vedo delle foto di Nate che si bacia con una bionda poco vestita. O mio dio. Mi sto per mettere a piangere e Michael lo vede e a sorpresa di tutti mi abbraccia e mi stringe a sé. Sono troppo affranta dal dolore per litigare così mi metto ad abbracciarlo. Non ci credo come ha potuto farmi una cosa del genere Nate, NATE! Quel dolce bambino che mi regalò una margherita in prima elementare e che poco tempo fa era dolce è sparito. Al suo posto c'è solo uno stronzo che si è preso gioco di me. Come ha potuto.