Settima parte

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CAPITOLO 7
Arrivo a casa e come previsto mia madre è al lavoro e mio padre che fa il pilota d'aerei e continuamente in giro per lavoro, e quindi stasera come molte altre sere non c'è. Avendo solo quindici anni non potevo tenere mia sorella, così mia madre l'ha lasciata dopo la scuola dalla nonna. Sono a casa da sola come ogni lunedì, martedì e venerdì. Vado in cucina e trovo un bigliettino sul tavolo: "Scusa amore ma non ho potuto cucinare, ordina qualcosa ti ho lasciato venti euro nella tua borsa di jeans sulla scrivania. A domani" Vado in camera e prendo i venti euro. Decido di ordinare del sushi tramite un'app. Intanto accendo il telefono vedo la notifica di due messaggi. Apro la pagina e vedo che arrivano uno da Michael con scritto la conferma se venivo da lui a fare i compiti, e l'altro da... Nate? "Hey ciao, volevo chiederti se domani pomeriggio ti andava di venire al parco con me?" Mi piace tantissimo come usa sempre quelli "Hey", mi fa ammattire! Non smetterò mai di sorridere ogni volta che sento quel saluto familiare che fa parte di lui. In questo momento ho due scelte, o andare da Michael per il ripasso di letteratura o andare con Nate al parco. Mi sembra più che ovvio che devo andare al parco con Nate ma mi risuonano in mente le parole di Anna a scuola: "...vuole qualcosa di più" Come ho fatto a trovarmi in questa situazione? Continuo a pensare che il vero motivo per cui mi ha invitata è stato per prendermi in giro, anche se una parte di me pensa che forse Anna ha ragione. Ripenso a stamattina nel corridoio, il suo sguardo fisso sul mio, i suoi occhi attraenti e il suo respiro sul mio volto. Ogni volta che penso a lui mi pongo un sacco di domande e il suo comportamento non fa altro che aumentarle. Penso sempre più a lui, a quel ragazzo che il primo giorno di scuola mi prese in giro per esserle andata addosso che ora mi chiede di andare da lui e aiutarlo...non so che dire tutto un casino. Quando entro in una stanza si sente la sua alta presenza col suo fascino, ma dopotutto devo tenere conto di chi è e so che sarà meglio non prenderlo troppo in considerazione. Così manda un messaggio di conferma a Nate e uno di rifiuto a Michael. Michael legge subito il messaggio. Inizia scrivere una risposta che mi arriva dopo due secondi. "Dove abiti?" COSA?! Non so che dire ma perché mai me lo dovrebbe chiedere? "Perché lo vuoi sapere? che ti importa?" "Dimmelo e basta sai che sarei capace di andare di casa in casa a suonare ogni campanello che trovo" Deciso di dirglielo solo perché so che lo farebbe e non voglio che infastidisca qualcuno per colpa mia. Appena gli scrivo l'indirizzo non mi risponde così mi metto a guardare un po' di tv. Dopo neanche un minuto arriva il corriere del sushi così finalmente mi metto a mangiare. Mentre sta finendo tutto il sushi che ho comprato, che è più del previsto, vedo delle forti luci provenire dalla finestra della cucina. Così vado a vedere e trovo parcheggiata di fronte a casa mia una Ferrari ultimo modello rosso fuoco. Rimango a bocca aperta a guardare quella macchina fantastica e decido di mettermi lì ad aspettare che esca il proprietario. Appena esce lo vedo, è proprio lui il più bello che mai. Indossa una maglietta bianca e dei jeans neri. Si tira i capelli a lato con un gesto della mano e va a prendere dei libri dal posto del passeggero. Aspetta. È venuto fin qui a quest'ora per ripassare letteratura? Ormai sono le dieci passate. Questo ragazzo non smetterà mai di sorprendermi. Suona il campanello. Mi sistemo e apro la porta. Lui sfodera un lungo sorriso e dice: "Ecco perché volevo il tuo indirizzo e dato che domani non puoi venire a fare i compiti li faremo stasera" Resto sopraffatta dalla sua sicurezza. È sempre così sicuro di sé cosa che ho anch'io ma non quanto lui. "Hai avuto stranamente una bella idea. Dai entra mica ti mordo!" Ribatto in tono scherzoso. "Ne sei sicura? l'altra volta mi avresti divorato!" Commenta ridendo e intanto andiamo in sala da pranzo dove io sto ancora finendo di mangiare. "Ti piace il sushi?" Mi chiede. "Si a te?" "Scherzi? È il mio cibo preferito. Ne posso un pezzo?" Non vorrei essere scortese e quindi annuisco. Prende un sashimi al salmone che mangia di gusto e dopo di che' ci mettiamo a fare i compiti e mi ruba altri due pezzi. "Ma tu sei fidanzata?" Mi chiede lasciandomi un po' sopraffatta. "No... perché?" "Così, sai sei molto carina e quindi me lo chiedevo" "A ok" È l'unica frase che riesco a dire. Ad un certo punto spinta da qualcosa gli chiedo. "Ti potrei piacere?" Lui sembra spiazzato dalla mia domanda tanto quanto me. "Scusa... non volevo dire questo... ehm..." Non riesco più a formulare niente quando a un certo punto prende il mio viso tra le mani e mi bacia.

"Tutta colpa nostra"Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora