XI. surprise

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EMMA'S POINT OF VIEW

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EMMA'S POINT OF VIEW

«questo vuol dire che domani puoi prendere un treno e venire da me!» urlò la mia migliore amica facendomi tremare il timpano. In quel momento mi chiesi se avesse un pulsante per abbassarle il volume della voce, poiché non era possibile affrontare due versioni della sua vocalità: o troppo alta o troppo bassa.
Decisi così di mettere il viva voce.

«beh, sì.. Ho proprio voglia di stare su un materassino, in piscina, al sole. Non sono andata nemmeno una volta al mare, quest'estate» mi lamentai giocando con una pallina da tennis.

«mia nonna ieri è partita per un viaggio» mi informò. «sai, di quelli spirituali, religiosi che non ricordo come si chiamano» cercò di spiegare titubante.

Io non potei fare a meno di sorridere. «pellegrinaggio?» domandai con fare ovvio.

«sì, esatto! Ad ogni modo, ho casa libera qui ad Indio fino a lunedì sera»

«controllo i treni per domani sera» risposi.

«quindi vieni? Sì!» esultò. «non vedo l'ora, non ti vedo da troppo tempo e mi manchi un sacco. Dobbiamo parlare di così tante cose» sospirò, sentivo dei frastuoni dall'altra parte del telefono, nonostante il viva voce mi costrinsero ad allontanare il telefono per il fastidio.

«mi spieghi cosa stai facendo? Ho il timpano perforato per colpa tua» scherzai.

«sto cercando di cucinare senza mandare a fuoco la casa» ridacchiò. «ci sono novità?» domandò.

«mh, dovrebbero?»

«mi riferisco a Tom Holland» ribatté. «mi hai detto solo del vostro appuntamento al luna park, poi ho visto delle foto»

Chiusi gli occhi per un attimo bloccando anche la pallina dal rimbalzare e sospirai. «sei un po' indietro. Ti racconterò domani»

«dal tono non mi sembri contenta»

«no, no!» quasi urlai. «sto benissimo, davvero. Sono contenta, non sai quanto» aggiunsi solo al pensiero di quel ragazzo.

«quando l'hai visto l'ultima volta?» chiese ancora.

«tre sere fa. Sai, mi sono addormentata a casa sua» raccontai. Un altro frastuono rimbombò dagli altoparlanti del mio cellulare facendomi sobbalzare.

«e non mi dici nulla? Dannazione, ti farò annegare con quel materassino, domani» sbottò.

Risi alla sua battuta e scrollai le spalle, come se potesse vedermi. «scusa, scusa. Comunque, la mattina seguente è partito per l'Indonesia, sono oltre 15 ore di viaggio ma credo sia arrivato. Volevo mandargli un messaggio ma non so se farlo e tanto meno cosa dirgli» mormorai riprendendo a lanciare la pallina da tennis verso il soffitto e riprenderla.

𝙏𝙝𝙧𝙚𝙚 𝙎𝙩𝙚𝙥𝙨 𝘼𝙬𝙖𝙮 𝙁𝙧𝙤𝙢 𝙔𝙤𝙪 ➳ 𝙩𝙤𝙢 𝙝𝙤𝙡𝙡𝙖𝙣𝙙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora