«parleremo e ci ameremo, litigheremo e ci odieremo.
Ma io sarò comunque a tre passi da te, nonostante tutto il male che ci facciamo e continueremo farci.
Del resto, cos'è l'amore se non un miscuglio di felicità e dolore?»
Tutti i diritti riservati...
[leggete la nota autrice a fine capitolo, per favore🌻]
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
TOM'S POINT OF VIEW
«non vedo l'ora inizi la festa» esordì Harrison facendo capolino in salotto.
«già, anche io» risposi prendendo le chiavi dell'auto. «possiamo andare?»
«ho messo il profumo nuovo, si sente? Dovrei metterne di più?» chiese il mio amico.
«no, sembra che tu ti sia fatto il bagno in quel profumo» commentai storcendo il naso quando si avvicinò a me.
Uscimmo dal mio nuovo appartamento, completamente diverso da quello vecchio. Era bellissimo e dal quarantesimo piano era possibile vedere tutta la città. Mi innamorai non appena lo vidi, non era arredato ma comprare i mobili fu la parte più divertente per me.
«hey, sento che stasera è la serata giusta!» disse quando entrambi salimmo sull'auto.
«hai invitato Chloe?» domandai sorridendogli.
«sì, è davvero simpatica, non trovi?» abbassò lo specchietto dal lato del passeggero e riprese a sistemarsi i capelli. Non potei fare a meno di ridacchiare a quella scena.
«sì, sì lo è»
«smettila di ridere! Mi sento nervoso» commentò.
«andrà tutto okay, e poi è una festa perciò non ci sarà imbarazzo, sarete impegnati a ballare» mantenni lo sguardo fisso sulla strada mentre parlai anche se, in realtà, la testa l'avevo altrove. Ero così felice per Harrison e Chloe, ma avrei voluto che ci fossimo anche io ed Emma a quella festa, insieme.
Quando arrivammo alla villa che Jacob aveva affittato per dare questo grande party notai subito quanta gente ci fosse. Scesi dall'auto con il mio amico, attraversammo il vialetto e poi passammo per il giardino. Trovai Jacob intento a parlare con altre persone vicino al tavolo delle bevande.
«hey!» lo salutai con una pacca sulla spalla, lui fece lo stesso e poi mi offrì una birra.
«come mai questa festa?» domandai iniziando a sorseggiare la mia bevanda.
«avevo voglia di fare casino» rispose facendo spallucce.
Qualche minuto dopo arrivò Harrison mano nella mano con la ragazza che tanto stava aspettando. Notai nei suoi occhi un velo di imbarazzo, tanto da guardarsi attorno e stringersi nella sua giacca di pelle.
«ciao, Chloe» la salutai e presi anche per lei una bottiglia di birra che accettò subito.
«come va, Tom?» chiese subito dopo.
«bene, grazie. Tu?»
«bene» mi rispose sorridendomi.
Io annuii e mi morsi il labbro inferiore, più la guardavo e più pensavo a lei. Sapevo fosse finita tra noi, però non riuscivo a fare a meno di pensarci.