17 ~ In trappola

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Storm continuava a ripetersi i nomi dei cuccioli: "Ettore, Sissi, Ettore, Sissi...".

Scarlett, infastidita, sbottò: "Ho capito, caro...". E ruotò gli occhi trasparenti, fissandolo.

Il mostro si intimorì a veder la moglie irritata e iniziò a dire: "Mi sto cominciando a chiedere: come facciamo a sapere che sono dei cani dei venti questi due, Ettore e Sissi? Potrebbero anche essere altre creature, come uomini o draghi o...".

"Zitto, finiscila! E poi, cosa credi? Che gli uomini possano arrivare fin qui? Ah... Non sanno neanche della nostra esistenza... o di quella del Regno dei Venti. E inoltre non possono parlare coi cani".

"E se fossero dei drag..." cercò di dire Storm, ma Scarlett, sempre più nervosa gridò: "No, non sono draghi! Come fa un cane dei venti a fare amicizia con dei draghi, sciocco!". Il compagno, a quel punto, ammutolì.

Entrarono nella caverna e cercarono ma... non c'era nessuno. Scarlett, a quel punto, s'illuminò: i due cani erano andati a salvare il loro amico, Wild. "Come abbiamo potuto essere così stupidi? Era così ovvio!" disse colpendosi la testa con la poderosa zampa.

Storm allora la guardò e le disse: "Ma che dici? Raggiungerlo è troppo pericoloso! Saranno stati catturati e mangiati da qualcuno...".

La moglie lo guardò come fosse stupido e gli esclamò in tono severo: "Cosa credi? Che siano tutti tonti come te? Di sicuro avranno trovato una soluzione per metterci i bastoni tra le ruote". Storm annuì e i due si diressero verso il portale.

~•~•~

Dopo un lungo viaggio attraverso lo scivolo blu, raggiunsero il loro mondo. "Ah, casa dolce casa..." esclamò Storm baciando il terreno. Scarlett, disgustata, lo prese per un'ala e lo tirò su.

"Non è il momento di dilungarsi in commenti inutili... Adesso dobbiamo cercare i cani!" gli gridò in un orecchio, facendolo diventare quasi sordo.

Storm si strofinò l'orecchio dolorante e disse con un filo di voce: "Hai ragione". E volò con lei senza più parlare. Ma poi la sua pancia cominciò a brontolare. Aveva una fame da lupi.

"Che voglia che ho di carne. Ci fermiamo a mangiare qualcosa?" chiese speranzoso a Scarlett, ma lei scosse la testa.

"Oh! Io ho fame! Sono giorni che non mangiamo!" continuava a insistere, ma Scarlett continuava a scuotere bruscamente la testa. Il mostro, persa ogni speranza di un buon pasto, seguì la compagna con la coda tra le gambe.

Ma dopo alcuni minuti un odore squisito giunse al loro naso... salsicce! Lì vicino c'era una bancarella che ne vendeva di tutti i tipi.

Storm si leccò i baffi e supplicò: "Dai, non possiamo prendere qualche salsiccia per il viaggio?".

Scarlett stava per dire nuovamente no, ma la fame prese il sopravvento anche in lei. "Lo ammetto... Quelle salsicce sembrano deliziose!". Convinti, si diressero dal negoziante per comprare dei gustosi spuntini.

"Miei cari clienti, che salsicce preferite? Ne ho di tutti i gusti: suino, bovino, piccante..."

Scarlett osservò la carne e, mentre stava per parlare, il negoziante aggiunse: "...o, in edizione limitata, cane dei venti!".

Storm voleva quelle. Non aveva alcun dubbio. Amava così tanto quel sapore così armonioso e delicato.

Scarlett, concorde, ne prese due e aggiunse: "Ne ha visti in giro?".

Il negoziante si pasticciò il mento con gli artigli e poi rispose: "Ah, sì! Due ore fa ne ho visti tre dirigersi al laghetto. Erano, mi sembra, un beagle, un labrador e un dalmata...".

Ettore nel Regno dei VentiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora