Mentre tutti festeggiavano, una umida lacrima rigò il volto di Lily. Uggiolò e guardò il cielo, dove volavano i cani dei venti festosi. Michelle le si avvicinò e la imitò.
Wild la vide triste e la raggiunse. "Cos'hai, Lily?" chiese in tono gentile. Le cucciole lo fissarono.
Michelle parlò per prima: "A noi manca la mamma. È tanto tempo che non la vediamo. Ora sono tutti liberi e felici, ma lei non tornerà mai più".
Wild scosse la testa e si rattristò, pensando anch'egli ai genitori terrestri, che aveva perso quando aveva solo due mesi. Lily lo guardò.
Il cagnetto, dopo aver riflettuto, trovò le parole: "Cucciole, non temete. Un giorno rivedrete i vostri genitori. Sono nel vostro cuore e non vi abbandoneranno mai. Quando vi sentite tristi, loro vi donano felicità, vi proteggono e vi danno coraggio. Anch'io da piccolo ho perso i genitori, ma in mente ho ancora le loro parole: 'Confida nei ricordi. Non dimenticarci. Vai, Wild, e vivi la tua vita. Qui sarai al sicuro. Noi dobbiamo andare'. Mi infilarono nel portale e scapparono. Ricordatevi sempre queste parole, perché se oggi sono qui, è solo grazie a loro".
Lily scoppiò in lacrime, coprendosi il muso con la zampa. Tra i singhiozzi, una lieve voce attraversò l'aria.
Michelle alzò lo sguardo e rimase a bocca aperta. "Lily, guarda! È la mamma!".
Ma la sorella non le credette. "Smettila, piccola!".
"Ma è vero! Non sto mentendo" ribatté seccata. Detto ciò la prese per una zampa e la portò su una nuvola. Poi indicò il cielo.
Una dalmata dalle iridi blu scuro era seduta su un'altra nube. Lily non credeva ai suoi occhi: era sua mamma. Era viva!!
"Mamma, sei tu!" gridò la cagnetta strofinandosi gli occhi ed alzandosi in volo. Michelle la seguì e saltò tra le braccia della madre, uggiolando. Quest'ultima la sfiorò con la coda, carezzandole la schiena, e le leccò il muso appuntito.
"Mamma, ma non eri stata uccisa con i genitori di Mary e Billy?" chiese Michelle guardando i compagni. In quel momento Mary e Billy si avvicinarono e sorrisero. Infatti dietro di loro vi erano i loro genitori. Veloci come razzi, volarono da loro, ricoprendoli di leccate.
"Sì tesoro, ma ora siamo qui. Siete sane e salve, cucciole. Questo è l'importante". Michelle sorrise e raggiunse i compagni cucciolotti.
"Sono fiera di te. Se non fosse stato per voi quei mostri non avrebbero mai lasciato il nostro amato mondo..." disse la madre a Lily.
"Grazie mamma" esclamò la figlia con un filo di voce.
"È finita. Grazie a te, Sissi, Wild ed il tuo nuovo amico senz'ali, siamo liberi. Liberi per sempre".
Intanto a terra Ettore e Sissi ballavano insieme. "We are the Champions. We are the Champions. No time for losers. Cause we are the Champions" cantavano tenendosi per le zampe.
"Andiamo anche noi a festeggiare!" esclamò euforica Lily tirando la madre per le zampe.
"Cani dei venti, il giorno è arrivato. Noi fatta ce l'abbiam. Viva la libertà!" gridarono in coro Michelle, Billy e Mary volando in formazione. Sissi si strusciò addosso a Ettore.
"Evviva i cuccioli! Evviva!" esultarono tutti i cani dei venti.
"Viva la libertà!"
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Ettore nel Regno dei Venti
Fantasy"Noi non abbiamo padroni. Siamo liberi. Nessuno ci può comandare. L'avventura è l'unica guida. Non puoi tirarti indietro. Tu sei il prescelto!". Ettore rimase a bocca aperta. Avrebbe voluto parlare nuovamente, ma il tono di Sissi non ammetteva repli...