La salita continuava. Non si vedeva ancora la luce, solo pareti scarlatte, viscide e puzzolenti. I quattro compagni continuavano a mettere una zampa dopo l'altra, piantando sempre più gli artigli in modo da non scivolare e cadere.
"Ormai dovremmo essere nella gola" pensò Ettore guardando in alto. Cominciò ad andare più veloce e così fece anche la sua compagna.
Sissi aveva gli occhi chiusi. Era ancora spaventata dagli avvenimenti precedenti. Per proseguire la scalata si fidava solo del tatto e dell'olfatto. Quest'ultimo, tuttavia, era ottenebrato dall'odore nauseante.
"Sissi, adesso puoi aprire gli occhi" la scosse dolcemente Ettore.
Lei si fidò e rimase sorpresa. Finalmente, dopo alcuni interminabili minuti, erano giunti alla meta: la bocca. Un luogo immenso e umidiccio. La lingua era soffice e le guance rosse e sensibili. Dalle gengive pendevano grandi denti bianchi da cui gocciolava del sangue. Il loro, forse.
Anche Lily e Wild erano arrivati in cima. Ora non restava loro da fare che solleticare lievemente le guance.
Ettore cominciò. Sissi lo prendeva in giro e rideva. Ma il cucciolo la guardò malamente e gridò: "Potresti darmi una mano invece di ridere e non fare niente".
La cagnetta ruotò gli occhi, si leccò le ali e le scollò dal corpo. Poi si alzò in volo e imitò il compagno. Il mostro cominciò a ridere e la sua bocca enorme si aprì permettendo ai cuccioli di uscire. Lily e Wild erano già a terra.
I quattro amici si rotolarono sul pavimento per liberarsi dallo strato di saliva puzzolente che li ricopriva. Si batterono il cinque e si allontanarono sulle punte delle zampe.
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Ettore nel Regno dei Venti
Fantasy"Noi non abbiamo padroni. Siamo liberi. Nessuno ci può comandare. L'avventura è l'unica guida. Non puoi tirarti indietro. Tu sei il prescelto!". Ettore rimase a bocca aperta. Avrebbe voluto parlare nuovamente, ma il tono di Sissi non ammetteva repli...