Ettore non aveva mai pensato alla morte. Non immaginava che un giorno sarebbe successo anche a lui di dover passare attraverso quella porta. Ora la sua mente era libera da pensieri: non sentiva più né il dolore né la fatica. Quando si svegliò non era più al castello.
"Ehi... c'è qualcuno? Dove sono?" uggiolò. E cominciò a indietreggiare. Ma dopo poco andò a sbattere contro qualcosa di morbido e peloso.
Si spaventò, ma una voce familiare gli disse: "Ettore, sei tu?". Era Sissi. Anche lei era spaesata e impaurita. Il fiore azzurro era tornato a splendere sulla sua testa e aveva di nuovo le ali. Non era più sanguinante e non aveva più segni di sofferenza. Proprio come Ettore.
"Sissi? Ma dove siamo?" chiese Ettore, quindi l'abbracciò e la strinse forte.
Un'ombra si stava avvicinando e parlava loro dicendo: "Benvenuti, amici. Questo è il Limbo dei cani. E ora anche voi ne fate parte".
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I due furono presi da timore, ma poi si accorsero che era Wild. Anche lui aveva le ali e ora volava attorno alla nuvoletta celestina su cui si trovavano.
"Che ci facciamo qua?" domandò Ettore incuriosito. Non capiva né ricordava come era stato ucciso.
Ma Wild spiegò: "Anche voi siete morti. Come me e...".
In quel momento arrivò Lily. "Oh, ciao Ettore. Ciao Sissi. Mi dispiace. Ho cercato di avvertirvi del pericolo a cui stavate andando incontro, ma quel mostro mi ha colpita con una freccia infuocata. Io mi addormentai. Quando mi svegliai, mi trovai qui" disse.
Sissi la guardò dolcemente. "Lily, non è colpa tua. Stai tranquilla". La dalmatina si strusciò contro di lei, grata del suo aiuto.
In quel momento anche a Ettore ritornò tutto in mente e lo pervase un velo di tristezza. "Ma adesso, che cosa faranno dei nostri corpi?" domandò.
Wild divenne cupo: "Ci spelleranno e ci mangeranno. Noi non possiamo impedirlo".
Ettore inclinò di lato la testa, pensieroso. Lui era convinto che ci fosse un modo per tornare in vita. Non voleva avere per sempre il cruccio di una vita sprecata. Sapeva che la missione andava completata.
~•~•~
Dopo poco, Wild s'illuminò: "Ragazzi, un modo per tornare a vivere c'è. Tempo fa, ho visto un portale diverso dagli altri. La cosa mi incuriosì. Sopra di esso vidi una scritta: 'Porta della Rinascita. Nessuno può entrare senza aver fatto qualcosa di speciale: affrontare il destino con coraggio. L'arresa non è tollerabile'. È tuttavia molto difficile attraversarlo: nessun cane ci è mai riuscito, in quanto compare solo per pochi istanti".
I cuccioli sorrisero rincuorati.
Non sarebbe stato difficile trovare quel prezioso portale. Wild riprese il discorso dicendo che il portale era bianco, simile alla madreperla, circondato da rose e altri fiori bianchi, simbolo della vita che rinasce.Ettore, Sissi e Lily abbracciarono Wild e, con rinnovata speranza, ripresero il volo.
Dopo poco, apparve un portale bianco. Era quello giusto. Ne erano sicuri. Ma avevano solo pochi secondi per attraversarlo. Se avessero fallito, sarebbero rimasti per sempre nel Limbo. Avevano una sola possibilità. Dovevano sfruttarla al meglio.
Sfrecciarono nel blu come fulmini, senza pensare a niente. Dopo poco riuscirono ad oltrepassare la porta, ormai ridotta ad un minuscolo foro. Ettore fece appena in tempo a far entrare l'ultimo centimetro di coda. In quel momento il portale si chiuse dietro le loro spalle, lasciando indietro quel luogo da cui nessun cane era mai tornato.
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Ettore nel Regno dei Venti
Fantasy"Noi non abbiamo padroni. Siamo liberi. Nessuno ci può comandare. L'avventura è l'unica guida. Non puoi tirarti indietro. Tu sei il prescelto!". Ettore rimase a bocca aperta. Avrebbe voluto parlare nuovamente, ma il tono di Sissi non ammetteva repli...