Capitolo 17
Sono più o meno le nove e mezzo, o almeno lo erano quando ho preso queste birre. Le sto portando in stanza, voglio parlare con Taehyung, chiedergli scusa, sento questa necessità di farlo, sento di aver sbagliato qualcosa con lui, di aver detto qualche cazzata e non essermene reso conto in tempo. Non solo per la stronzata fuori la classe, sembrano tante cose, mi dispiace non riuscire a capirlo in tutto e per tutto, mi fa sentire così inutile e stupido.
Appena arrivo fuori la stanza, apro la porta. Al centro della stanza c'è un'enorme nube di fumo, come suo solito sta fumando seduto sul davanzale della finestra, a petto e piedi nudi, però ha le cuffie nelle orecchie, non mi ha sentito entrare. È erba quella, la puzza si sente dalla fine del corridoio, sembra stia pensando, questa cosa mi terrorizza. Appoggio le birre sulla scrivania e lo zaino a terra e mi avvicino a lui, si toglie le cuffie. -"Perché sei così silenzioso?"-
-"Ah, mi avevi sentito, scusami, volevo farti una sorpresa."- abbasso la testa e faccio un passo indietro.
-"Ti ho visto passare per il cortile."- fa le spallucce continuando a fumare e girando la faccia. Cominciamo con il piede sbagliato.
-"Ho le birre, ti va se parliamo?"- le riprendo in mano e lo guardo sorridendo cercando di attirare la sua attenzione.
Spegne la canna e la appoggia sul davanzale per poi aprirsi il pacchetto di sigarette ed accendersene una, scende di lì e prende una birra e la apre con i denti, così faccio anche io. -"Di cosa vuoi parlare, Jungkook?"- si siede sul letto allargando le gambe e appoggiando i gomiti su di esse. Si copre la fronte con la mano con la sigaretta abbassando la testa. Ha una brutta cerca, il viso è molto pallido e le occhiaie sono molto evidenti.
-"In realtà non lo so nemmeno io cazzo. - faccio una risatina- Non so perché - faccio un sorso per poi sedermi di fronte a lui sull'altro letto- Pensavo che appena entrato mi saresti finalmente saltato addosso e mi avresti baciato con tutta la foga di questo mondo e avremmo fatto l'amore così tutto si sarebbe risolto più facilmente, invece sembra tu non abbia nemmeno voglia di guardarmi negli occhi. -faccio un lungo reapiro cercando di trattenermi- Volevo scusarmi, non so perché, sembra che io sia un pensiero in più per te adesso, come se non bastasse già il resto, mi sono aggiunto a metterti i paletti fra le ruote. E non riesco neanche a capirti, cazzo... -mi guardo intorno per evitare il suo sguardo- Cioè, ecco, mi dispiace, non volev-"-
-"Guarda che non devi scusarti."- ferma il mio discorso per poi farsi un tiro.
-"No?" -
-"Non devi scusarti proprio di un cazzo, sono solo un po' incazzato per quel tizio. Pensavo ti avesse fatto male e sono andato su tutte le furie, non gli farei davvero del male, Cristo santo, solo non voglio che tu ti intrometta nei miei litigi, ha fatto uscire una parte di me che odio e non volevo la vedessi. Per la relazione, ci sto pensando. Sai cosa penso dei libri, soprattutti di quel genere, sono troppo personali per limitarli ad uno stupido concorso, sembra quasi un insulto, probabilmente sono esagerato, ma quello è un libro che mi ha fatto pensare così tanto da farmelo odiare. Poi che ne possono sapere gli altri? Comunque so ancora cavarmela da solo, non devo farti pena adesso.- fa un altro paio di sorsi per poi posare la birra a terra e gettare la sigaretta a metà. Si tiene la testa e strizza gli occhi cominciando a respirare con la bocca. - Cazzo se mi viene da vomitare, dio! "- si alza dal letto di corsa e va in bagno.
-"Cazzo!"- corro da lui. È accasciato sul pavimento che si tiene al manico per gli asciugamani mentre vomita nel water. Mi avvicino e mi metto dietro di lui per mantenergli i capelli. Gli accarezzo la schiena cercando di calmarlo, non ha neppure mangiato.
Appena finisce, tira lo scarico per poi farsi una sciacquata veloce alla bocca. Si butta all'indietro cadendo su di me. -"Scusami, non dovrei fumare o bere appena prendo le pillole."- chiude gli occhi e si lascia andare. Comincia a piangere e si rannicchia su di me. Siamo entrambi seduti sul pavimento appoggiati alla doccia e lo sto tenendo stretto sulle mie braccia, con la mia testa appoggiata sulla sua mentre provo a cullarlo muovendomi leggermente avanti e indietro.
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-"𝑯𝒆 𝒊𝒔 𝒎𝒚 𝒆𝒙!" - [𝑽𝒌𝒐𝒐𝒌-𝑲𝒐𝒐𝒌𝑽]
Fanfiction-"𝑴𝒊 𝒑𝒓𝒆𝒏𝒅𝒐 𝒄𝒊𝒐' 𝒄𝒉𝒆 𝒑𝒆𝒏𝒔𝒐 𝒔𝒊𝒂 𝒎𝒊𝒐, 𝒎𝒂 𝒔𝒐 𝒑𝒆𝒓𝒇𝒆𝒕𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒍𝒐 𝒔𝒆𝒊, 𝒎𝒊 𝒊𝒍𝒍𝒖𝒅𝒐 𝒆 𝒃𝒂𝒔𝒕𝒂. 𝑰𝒍𝒍𝒖𝒅𝒐 𝒎𝒆 𝒔𝒕𝒆𝒔𝒔𝒐, 𝒊𝒍𝒍𝒖𝒅𝒐 𝒕𝒆, 𝒏𝒐𝒊. 𝑺𝒐𝒏𝒐 𝒖𝒏 𝒗𝒊𝒈𝒍𝒊𝒂𝒄𝒄𝒐...