-"𝑯𝒆 𝒊𝒔 𝒎𝒚 𝒆𝒙!" - [𝑽𝒌𝒐𝒐𝒌-𝑲𝒐𝒐𝒌𝑽]

-Come Merita-

Capitolo 23

Oggi sono due giorni che Taehyung è andato via da qui.

Sono in camera mia, sul suo letto, con il suo cuscino no tra le mani e la lettera... Ancora. L'avrò riletta tra le quindici e le venti volte, ed ogni volta mi accorgo di quanto avessi sottovalutato tutta la situazione e i suoi sentimenti. Prima pensavo di essere il solo a provare un amore così forte, mi sono reso conto davvero di ciò che prova per me. Vorrei rialzarmi, fare qualcosa, ma se provo ad uscire da quella porta mi ritrovo le persone addosso che si dispiacciono per la mia perdita o che mi fanno le condoglianze. Tutti ormai lo danno per spacciato, ma io sento che Taehyung è ancora qui, ancora forte. So che non mi lascerà andare così facilmente ed io come lui, non lo lascerò andare via.

Per questo Fred sta cercando di scoprire in quale ospedale lui si trovi, così andrò a trovarlo. Purtroppo non è semplice, per quanto ne sanno il padre potrebbe essersi girato tutta l'America per far perdere le sue tracce per un qualche strano motivo esistente solo nella sua testa.

Ho quasi smesso di piangere perché la speranza che sia vivo è molto più forte, anche se di notte le lacrime mi uccidono. Mi guardo allo specchio, ho il viso completamente arrossato e anche se smetto di piangere non sbiadisce, la ferita sulla mano invece sembra stare meglio. Jimin ormai non viene più ogni mezz'ora da me, ha capito che finché non si saprà nulla di Taehyung io resterò fermo e immobile ad aspettarlo, quindi inutile preoccuparsi.

Sento bussare alla porta. -"Jungkook è permesso?"- è il professore di lettetatura.

-"Sam, entra pure."- Gli faccio segno con la mano di entrare.

-"Jungkook, c'è una puzza esorbitante.-va ad aprire la finestra- Quanto hai fumato?"- dice prendendo uno dei pacchetti di sigarette da tutto il mucchio che ho accumulato in questi giorni.

-"Scusa, è lo stress, ne perdo il conto."- dico abbassando la testa e andando a sedermi sul letto di Taehyung.

-"Te lo concedo per questa volta. - sospira e si siede su una sedia di fronte al letto- Sono venuto qui per dirti due cose. La prima è che Fred ha trovato un Kim in un ospedale in Virginia."- i miei occhi si illuminano e rilascio un sospiro di sollievo portando le mani agli occhi, un po' tremanti.

-"Davvero? Andiamo subito a controllare!" - faccio per alzarmi ma lui mi prende per la mano.

-"Jungkook, aspetta, dobbiamo esserne sicuri e dobbiamo riuscire a farti entrare, il che sembra un po' difficile, devi aspettare ancora."- sospira e mi invita a sedermi di nuovo. Faccio come chiede.

-"Perché difficile?"-

-"Jungkook vedi, suo padre vuole fare causa alla scuola perché  non abbiamo dato abbastanza peso alla situazione, secondo lui abbiamo lasciato che accadesse senza preoccuparci di lui. E non so quali siano i vostri trascorsi, da quello che ho capito e che un po' mi ha accennato Park, voi vi conoscete da tempo... -si prende qualche secondo- suo padre non vuole che tu lo veda o farà causa anche alla tua famiglia."-

Mi alzo di scatto e porto le mani ai capelli. Chiudo gli occhi per qualche secondo per metabolizzare la situazione, mi viene solo da piangere.

-"Cristo santo! Ma perché devono essere tutti così ottusi? Cazzo Sam, mi dici cosa cazzo devo fare perché mi vada bene qualcosa? Oh mio dio! Non si è mai cagato suo figlio e ci pensa adesso che ha toccato il fondo? Cazzo! Non mi ha mai accettato perché credeva che avessi portato Taehyung sulla cattiva strada, tutto perché stavamo insieme, tutto perché è omosessuale! Ed io? Io cosa c'entro? Non lo è mica per colpa mia! Quell'uomo ha dei seri problemi! E sai cosa? Non mi interessa. Può farmi causa, mandarmi in rovina, può fare il cazzo che vuole, ma io vedrò Taehyung ad ogni costo e se voi non mi accompagnerete ci andrò da solo, a costo di andarci a piedi. Cascasse il mondo, Cristo! Vaffanculo lui, vaffanculo le sue cause del cazzo, vaffanculo tutto!"- urlo gesticolando più di quanto io voglia o riesca a controllare. La rabbia dentro di me sta cominciando a crescere e stare qui fermo e zitto non mi aiuta.