Capitolo 3
Sto tornando in stanza e sono circa le cinque, ho passato il pomeriggio da Jimin per fare matematica, non ho mangiato nulla, credo sia arrivato il momento di mettermi a dieta. E poi stsera devo uscire con Brian, se dovessimo mangiare qualcosa tipo le nostre abbuffate dell'anno scorso, sarà meglio che io sia a digiuno.
Entro in stanza e vedo Taehyung che sta mettendo in ordine le ultime cose. -"Ciao."- dico posando lo zaino a terra.
-"Jungkook ma che cazzo fai?" - urla.
-"Eh?"-
-"Queste non le avevo lasciate qui. - alza la mano con la scatola delle pillole tra le dita- Non avevo lasciato le cose in questo modo!"- alza la voce.
-"I-io..."-
Mi viene incontro bloccandomi al muro.-"Sono venuto qui con l'intenzione di passare un anno in modo sereno. Se tu potessi per favore avere un minimo di rispetto per me e la smettessi di impicciarti in cose che non ti riguarardano,mi faresti un favore."- mi dice con una voce molto fredda e profonda, fa quasi impressione.
-"T-Taehyung..."-
-"Non. Ficcare. Il. Naso. In. Cose. Che. Non. Ti. Riguardano."- dice mettendo la mano al lato della mia testa e fermandosi ad ogni parola.
Non lo sentivo così vicino da due anni, mi fa uno strano effetto, ma vederlo così mi terrorizza. -"Taehyung mi stai mettendo paura."- la mia voce trema e gli occhi diventano lucidi.
-"Spero che il concetto ti sia chiaro allora."- si allontana girandosi di spalle.
-"Per cosa sono?"- domando velocemente strizzando gli occhi e sperando non se la prenda per la domanda.
-"Non sono affari che ti riguardano."- risponde freddo.
-"Sono antidepressivi? " - continuo senza muovermi dalla mia posizione.
Lo sento avvicinarsi di scatto per rimettersi nella stessa posizione di prima. Questa mossa mi fa scattare, ho le spalle al muro.
-"E se anche fosse?" - sussurra.
-"Lo sono?" - domando mordendomi il labbro e abbassando la testa.
-"No. - abbassa il braccio e fa qualche passo all'indietro- Non lo sono."- si volta e le posa in un cassetto del comodino accanto al suo letto.
-"Ma tu stai bene?"- mi lascio andare.
Continuo a riempirlo di domande ogni volta, ma è così tanto che non lo vedo che sono troppe le domane che vorrei fargli per capire perché mi ha fatto ciò che ha fatto. Ma vedendolo così cambiato sono le domande di preoccupazione se adesso stia bene o meno che quelle sul passato.
-"Cosa ti importa?"- si affaccia alla finestra acendendosi una sigaretta.
-"Solo per sapere."- stringo la mano in un pugno mentre mi mordo le labbra.
-"Solo per sapere, beh..."- fa una piccola risata mentre continua a fumare.
-"Curiosità forse, non lo so..."-
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-"𝑯𝒆 𝒊𝒔 𝒎𝒚 𝒆𝒙!" - [𝑽𝒌𝒐𝒐𝒌-𝑲𝒐𝒐𝒌𝑽]
Fanfiction-"𝑴𝒊 𝒑𝒓𝒆𝒏𝒅𝒐 𝒄𝒊𝒐' 𝒄𝒉𝒆 𝒑𝒆𝒏𝒔𝒐 𝒔𝒊𝒂 𝒎𝒊𝒐, 𝒎𝒂 𝒔𝒐 𝒑𝒆𝒓𝒇𝒆𝒕𝒕𝒂𝒎𝒆𝒏𝒕𝒆 𝒄𝒉𝒆 𝒏𝒐𝒏 𝒍𝒐 𝒔𝒆𝒊, 𝒎𝒊 𝒊𝒍𝒍𝒖𝒅𝒐 𝒆 𝒃𝒂𝒔𝒕𝒂. 𝑰𝒍𝒍𝒖𝒅𝒐 𝒎𝒆 𝒔𝒕𝒆𝒔𝒔𝒐, 𝒊𝒍𝒍𝒖𝒅𝒐 𝒕𝒆, 𝒏𝒐𝒊. 𝑺𝒐𝒏𝒐 𝒖𝒏 𝒗𝒊𝒈𝒍𝒊𝒂𝒄𝒄𝒐...