-Ricominciamo Da Noi-

7.9K 463 217
                                    

Capitolo 25

-"Taehyung! Oggi c'è il sole!"- dico entrando nella sua stanza con il fiatone. Si gira di colpo alzandosi, mi guarda dalla testa ai piedi con gli occhi increduli di un'espressione indefinita. Non credo ai miei occhi, è qui, è davvero qui.

-"Jungkook... C-che ci fai qui?"- domanda senza riuscir a muoversi.

-"Taehyun-" -

-"Devi andartene."- mi intima senza lasciarmi il tempo di parlare.

-"Io ti amo."- una lacrima mi riga il volto.

-"Ti prego, non puoi dirlo..."- abbassa la testa.

-"Mi dispiace, non si può tornare indietro e io sono innamorato di te."-

Taehyung scoppia a piangere.

Corro verso di lui e prendo il suo viso tra le mani. Lo bacio. Sento il cuore che mi martella nella testa, ho desiderato così tanto questo momento che adesso che le mie labbra abbracciano le sue non sento più il buio urlare sulla mia pelle. Le sue mani scivolano sui miei fianchi e si legano in un abbraccio, sento il profumo di casa.

Ci allontaniamo per guardarci negli occhi prima che lui dia sfogo al più grande pianto che abbia mai visto. China il capo e lo lascia andare sul mio collo. Gliele tengo e lascio una scia di baci sulla sua spalla. -"Mi dispiace."- ripete tra un singhiozzo e l'altro.

-"È tutto okay Taehyung, va tutto bene."- restiamo in piedi in questo lungo abbraccio che sembra eterno, ma troppo breve per farmi sentire stanco di stringerlo tra le mie braccia. Cerco di trattenere le lacrime, devo essere forte per entrambi.

-"Jungkook, mi dispiace."- mi bacia il collo e mi stringe così forte, in modo così disperato.

Vorrei prendermi i suoi problemi e svuotare la sua testa da tutte quelle personalità che non gli appartengono mai del tutto.

-"Taehyung, non hai sbagliato niente, niente di niente. - gli tengo la nuca- Sei umano, non un robot. Sei qui con me adesso, non piangere."- dopo un po' lui si allontana e si siede sul letto con le ginocchia al petto. Mi siedo di fronte a lui e lascio che il tempo passi, anche se ormai sembra che io non abbia più tempo. Prende una sigaretta dal comodino e se l'accende. Mi avvicino e provo ad asciugargli le lacrime. Ma lui volta la testa.

-"Jungkook, non voglio essere una tua preoccupazione, non devi starmi addosso."- sospira e comincia a fumare.

-"Okay, non ti tocco più se non vuoi."- tengo le mani tra le mie gambe.

-"Non è questo, cazzo, che palle."- sospira e guarda da un'altra parte.

In questo momento vorrei saltargli addosso e stringerlo ancora e ancora, ma lo guardo e nei suoi occhi vedo che l'unica cosa che vuole è che io gli stia vicino ma senza entrare nel suo mondo. E mi sta bene, cioè, va bene. Lui nella sua bolla e io farò il possibile perché non scoppi, ma da lontano.

-"Taehyung, tuo padre entrerà da un momento all'altro da quella porta per mandarmi via ed i-" -

-"Se solo ci prova gli dò fuoco."- queste sue parole mi fanno sorridere, mi danno la speranza che non sia tutto finito e che lui con me in fin dei conti ci voglia stare. Forse nella sua bolla ci sono anche io.

-"Possiamo parlarne?"- chiedo io facendo un colpo di tosse.

-"Di cosa vuoi parlare? Di politica? Religione? Non c'è più politica o religione nel mondo, chiunque è corrotto, inclusi no-"-

-"𝑯𝒆 𝒊𝒔 𝒎𝒚 𝒆𝒙!" - [𝑽𝒌𝒐𝒐𝒌-𝑲𝒐𝒐𝒌𝑽] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora