Era giovedì e rimasi a letto per via della caviglia che mi faceva davvero malissimo.
Non potevo fare sforzi e quindi ero obbligato a rimanere a letto anche se non volevo; mia madre mi portava tutto a letto e anche se provavo a mettere un piede fuori dal materasso, lei mi bloccava dicendo di tornare sotto le coperte e di riposarmi.Sapevo che standomene a casa avrei perso tantissime lezioni, ma non ci potevo far nulla, perciò presi i libri e iniziai a studiare.
Avrei saltato anche le ripetizioni del professor Kim, perciò mi misi a ripassare e fare esercizi a caso per allenarmi.All'ora di pranzo scesi in cucina per mangiare, e dopo aver fatto le scale, mia madre quasi mi fulminò con lo sguardo
«mh...si?» la guardai
«ti sei già scordato del fatto che non devi fare sforzi?» mi mise un braccio intorno alla vita per aiutarmi, e io ridacchiai
«mamma, sta tranquilla ce la faccio» le sorrisi facendo una piccola pausa «ho preso solamente una storta, non è nulla di grave e posso benissimo girare per casa» la vidi scuotere la testa
«tesoro okay..ma lo capisci che mi preoccupo per te vero?» annuii
«si lo so..ma non ce ne è bisogno, starò attento a non fare grandi sforzi e non mi farò male, guarirò presto okay?» mi sorrise e ricambiai subito
«okay..puoi girare quanto ti pare per casa, ma se poco poco ti fai male giuro che ti uccido» ci guardammo per pochi secondi, poi iniziammo a ridacchiare entrambi.
Mi diede due colpetti sul petto con la mano poi riprese a parlare
«dai su, siediti e mangia» le sorrisi, poi presi posto a tavola e iniziai a mangiare.Quando finii aiutai mia madre a sparecchiare, facendo sempre attenzione alla caviglia e quando finimmo lei si mise a pulire il salotto, mentre io tornai in camera.
Mi misi seduto sul letto e dopo qualche ora qualcuno suonò al campanello, guardai la porta della mia camera confuso, dato che io e mia madre non stavamo aspettando nessuno.«mamma? Chi è??» quasi urlai per farmi sentire.
Lei non rispose e continuai a fissare la porta, poi da lì dopo qualche minuto sbucò il professor Kim«c-che cavolo-» lo guardai, poi entrò in camera anche mia madre
«mamma perché il professore è qui?»
«volevi saltare le ripetizioni per caso?» ridacchiò seguito da mia madre
«nono..» lo guardai
«Tesoro, ho chiamato il professore per dirgli che poteva continuare a venire qui per le ripetizioni, e quindi eccolo» sorrise facendo una breve pausa «scusatemi ma devo uscire, mancano alcune cose a casa e devo andare assolutamente a comprarle» guardò prima me, poi Taehyung
«certo non si preoccupi» Taehyung le rispose subito sorridendo«mh..si okay..a dopo mamma» le sorrisi anch'io poco convinto
«a dopo tesoro, ah e studia bene eh» ridacchiò leggermente e annuii sorridendo
«certo sta tranquilla»La vidi uscire dalla mia stanza e iniziò a prepararsi, poi dopo un po' sentimmo la porta d'ingresso chiudersi e guardai il professore non sapendo che dire.
«come va la caviglia?» mi guardò e si mise vicino a me
«fa ancora male..» lo guardaiSCUSA MA CHE CAZZO CI FAI QUI-
«mh..mi dispiace..» mi guardò
«non fa nulla, passerà» non lo guardai e presi i libri
«comunque ho iniziato a fare alcuni esercizi a caso per allenarmi» gli passai il quaderno facendogli vedere quelle pagine piene di espressioni e iniziò subito a correggerli
«..si bravo» prese una penna rossa «bravo, anche se hai sbagliato qualche cosina..»
«ah si..?» mi avvicinai a lui per guardare la pagina del mio quaderno
«si, tipo questo..e qui..» mi guardò «questo passaggio è fondamentale, è necessario che tu lo sappia a memoria, capito?» segnò vicino all'esercizio il passaggio corretto e guardai attentamente quello che stava scrivendo
«ah..ecco-» mi mordicchiai il labbro
«hai capito ora?» annuii
«bene, ora risolvi questa» scrisse una breve espressione e lo guardai
«va bene» iniziai a fare l'esercizio e quando finii passai il foglio a Taehyung«così è fatto bene?» non mi rispose, continuò a guardare il foglio poi alzò lo sguardo e mi sorrise
«bravo piccolo» lo guardai arrossendo un sacco
«p-potrebbe non chiamarmi così..?» guardai le coperte del mio letto per non incrociare il mio sguardo con il suo
«e perché non dovrei?»
«perché è strano..» lo guardai e lui fece un sorrisetto, abbassai lo sguardo e tirai l'orlo della mia felpa verso le ginocchia per coprirmi.Neanche dopo cinque secondi sentii la sua mano sulla mia coscia
«però ti piace..» ridacchia «..vero?»Mi irrigidii e strinsi le gambe
«i-io..» lo guardai
«Jungkook rilassati non ti faccio nulla» mi sorrise, ed ecco che il mio cuore riprese a martellare nel mio petto.
Il respiro aumentò e cercai di distogliere lo sguardo dai suoi occhi, senza però riuscirci.Continuò a guardarmi poi sorrise, esitai un po' poi dopo ricambiai facendo un piccolo sorriso.
Gli guardai la mano, e non la spostò per nulla«a-allora..» mi sistemai sul letto mettendomi a gambe incrociate «mi darà altri esercizi?»
Lui mi guardò e annuì prima di prendere il libro e cercare degli esercizi
«bene, fai questi quattro» mi indicò tutti gli esercizi e iniziai a trascriverli sul quaderno, poi li eseguii cercando di non sbagliare.Lo vedevo con la coda dell'occhio che aveva lo sguardo puntato su di me, mi sentivo in soggezione, quindi alzai lo sguardo e lo puntai nei suoi occhi
«si..?» dissi quasi sussurrando non capendo il motivo per il quale mi stesse guardando
«ho sbagliato qualcosa vero??» ritornai con lo sguardo sul quaderno, poi tirò su il mio viso mettendo una mano sotto il mio mento
«nono, stai facendo bene» lo guardai un po' confuso
«allora perché mi sta fissando..?»Ci guardammo negli occhi ancora per un po', poi dopo si avvicinò di più a me
«mhh..per questo» mi lasciò un veloce e piccolo bacio a stampo sulle mie labbra, rimasi immobile arrossendo sempre di più.
Lo guardai negli occhi, la distanza tra noi due era davvero di qualche centimetro, i nostri nasi si sfioravano, e io non stavo capendo più nulla.Ci perdemmo uno negli occhi dell'altro, per non so quanto tempo, poi portai il mio sguardo sulle sue labbra, e come a leggermi nel pensiero lui si avvicinò sempre di più a me, azzerando così la poca distanza che ci separava.
Portò una mano sul mio fianco sporgendosi più verso di me, mentre io portai una mia mano sulla sua guancia.
Continuammo a baciarci per un po', fino a che non si allontanò leggermente da me per prendere di nuovo fiato.Portai la mia mano sul suo collo e lo guardai perdendomi completamente, poco dopo mi rivolse un sorrisetto e riprese a baciarmi, portando entrambe le mani dietro la mia schiena e spingendomi contro di se.
Mi fece avvicinare sempre di più finò a che non finii seduto sulle sue gambe.Le sue mani a quel punto si trovavano sui miei fianchi, e le mie erano sulle sue spalle
che cazzo sta succedend-
Che CAZZO STA SUCCENDO QUI?!?Continuavo a chiedermelo, ma non avrei mai voluto smettere di assaporare quelle dolci e soffici labbra che accarezzavano le mie.
//GIURO CHE SONO VIVA.
Ci ho messo quasi un mese per scrivere questo..mi dispiace tanto perdonatemi😖🥺💞Il fatto è che già avevo in mente come avrei potuto scrivere questo capitolo, ma la scuola mi sta togliendo troppo, MA TROPPO TEMPO, infatti è per questo che ci ho messo così tanto per pubblicare questa parte :')
Comunqueee
spero che vi sia piaciuto, prometto di pubblicare il prima possibile il prossimo capitolo.
E nulla vi amo tantissimo🥺💗
STAI LEGGENDO
𝔣𝔦𝔩𝔩 𝔪𝔢 𝔲𝔭 𝔡𝔞𝔡𝔡𝔶 || Vkook
Fiksi Penggemar↬ dove Jeon Jungkook non riesce a prendere neanche una sufficienza in matematica e quindi chiede aiuto al suo professore