~Ma lui dentro gli occhi ha il mare.

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Torno a casa e mi butto vestita sul divano,sono stanchissima e ho un mal di testa terribile,mi prendo un medicinale e mi metto a letto e sogno occhi azzurri arrossati e libri..

****

È una giornata come tante altre,solo che oggi Mrs.Rose non c'è e tocca a me fare tutto il lavoro,tra cui aspettare i tecnici per l'aria condizionata.

C'è più gente del solito,beh sono abituata a queste situazioni, prendo un paio di libri in magazzino,riordino,pulisco e mi sto per sedere quando entra qualcuno

-Angel? Mi ha mandato nonna..-

È lui. Che ci fa qui?

-si dimmi- mi siedo e lo vedo fissarmi

-nonna ti paga per stare seduta- fa un sorriso furbo e sento il suo sguardo bruciarmi sulla pelle

-cosa ci fai qui?-

Alza le spalle-mi ha mandato nonna,crede che possa esserti d'aiuto.-

-come si sbaglia- cazzo mi è uscito ad alta voce!

Mi guarda male -bhè signorina "so tutto io" ora mi starò seduto e guarderò te mentre sgobbi.- mi sputa in un fiato e lo guardo male alzandomi, ho torto lo so. 

Sbuffo e comincio a ripulire gli scaffali e lui aiuta le persone,entrano tante ragazzine che arrossiscono solo a guardarlo, appunto sono ragazzine,non capiscono un ragazzo che molto probabilmente non sa nemmeno dirla una frase che non preveda lo scopo sessuale.

Finito di lavorare chiudiamo e mi avvio verso la mia aiuto -allora ci vediamo domani?- mi dice sorridendo

-vieni ancora tu?-

Sbuffa -lo so che non mi sopporti ma se devo venire vengo.-

Ma io ...non...è vero!

-va bene- entro in macchina e provo ad accendere ma non parte. Ma che cazzo stupida macchina!

Si avvicina al finestrino con quel sorrisetto bastardo -non parte?-

Sbuffo e mi sposto un ciuffo -a quanto pare no.-

-dai ti do un passaggio nel frattempo chiama qualcuno che venga a prenderti la macchina-

Entra in macchina e chiamo il carro attrezzi che arriva mezz'ora dopo la chiamata e  parte.

Entro in macchina,ha i sedili in pelle  neri è molto tecnologica e c'è un'odore di vaniglia,del resto anche lui odora di vaniglia.

-come apro i finestrini?-

-qui- schiaccia un bottone al mio fianco e mentre si allunga noto i muscoli delle spalle contrarsi sotto la maglia leggera,-dove la porto signorina?- sorride e accende -vicino central park-

-per caso abiti in una villetta a schiera?- mi guarda e noto che è teso -s..si perché?-

Sospira e parte -nulla,tu hai la mamma?-

Perché vuole saperlo? Non può! È una domanda intima!

-lo so che non dovrei chiedertelo ma vorrei saperlo.-

-no,è morta e papà si è risposato con una specie di prostituta bionda ossigenata- 

Stringe il manubrio -che hai?-

Sembra addormentato quasi come se fosse

talmente assorto nei pensieri da scordarsi dove si trova.

Comincia a correre ed arriviamo,dopo quella strana conversazione non abbiamo più parlato chissà perché mi ha chiesto.

Arriviamo e si ferma avanti al mio cancello -allora ci vediamo stasera?- chiede guardandomi

Rido -sei impazzito?-

Mi guarda confuso -no,ti ho chiesto se vuoi uscire,oggi è sabato la libreria è chiusa e bhè volevo uscire con qualcuno,penso che tu saresti una buona compagnia- si morde un labbro e mi guarda speranzoso, i suoi occhioni blu/grigi mio dio..
Ricordati che lui le ragazze le scopa solo,e poi sicuramente con quei coscioni nemmeno lo attrai... -no,non posso scusa- scendo dalla macchina e apro il cancello poi apro la porta ed entro,mi giro e trovo Delilah la compagna di mio padre, seduta sulla poltrona -ti aspettavo-

La mia ancora.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora