~L'inizio della fine.

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Un colpo, due colpi, tre colpi, vado avanti così da un'ora senza fermarmi, se non per non bere.

Madisona mia personal trainer dice che se continuo così il mio corpo non può sopportare la fatica, ma tutto questo grasso che ho deve pur servire a qualcosa no? Mi serve per dare energia da bruciare, o almeno così la mia testa si è fissata, devo e voglio dimagrire e ce la sto mettendo tutta per farlo, mangio due volte al giorno e quando ho fame bevo tanta acqua, è meglio così elimino i liquidi in eccesso e non mangio. Non faccio più niente di dolce e ormai nel mio lato del frigo ci sono solo yogurt,frutta, pillole dietetiche e fibre.

Non è per niente facile ma sono determinata su quello che faccio, io non mi accetterò mai, odio il mio corpo io mi odio profondamente e non so nemmeno Chuck come fa a stare con me! Chuck grandissimo bastardo che mi ha lasciato qui sola, butto un calcio forte facendomi male alla tibia "Angel calma." si avvicina Madison e mi allontana dal saccone, è una donna molto forte per la sua giovane età, non che io sia una vecchia. È di statura media, lunghi capelli neri e lisci, pelle olivastra,occhi verdi e un fisico da paura, del tipo le curve al posto giusto e la tartaruga, è stupenda.

"Si" dico col fiatone e mi porge l'acqua, ne prendo un sorso e mi gira la testa "da quando hai i giramenti?" mi chiede e la guardo "beh da quando ho iniziato la palestra, però vedi ci sono già dei risultati!" sorrido e lei mi guarda preoccupata, "prima di venire devi mangiare! Hai bisogno di carboidrati da bruciare altrimenti ti sentirai male!" alzo gli occhi al cielo "ora cosa devo fare?" sospira "vieni devi fare i pesi."

Allora, ho corso per trenta minuti, sollevato pesi e preso a calci e pugni un saccone, dovrei essere sfinita, però mi sento vuota dentro, come se fare palestra mi abbia tirato fuori tutto ed ora non mi rimane altro che camminare (a passo svelto perché così brucio calorie) per le strade affollate di Times Square aspettando una telefonata di Chuck.

Ironia della sorte? Mi chiama il fratello sbagliato.
"Pronto John dimmi"
"Hei ciao, senti oggi allora usciamo? Potremmo boh andare al cinema" ma ogni volta che succede qualcosa tra me e Chuck dovrei sempre andare al cinema?
"Non lo so John, potremmo andare che ne so al bowling oppure a pattinare o..."
"Pattinare!" sorrido ricordando quando da piccola mi buttai su Nicolas e cademmo come due idioti "okay dimmi dove e quando"
"Tu adesso dove sei?"
"Sono appena uscita dalla palestra, il tempo che torno a casa, mi cambio e ti chiamo. Chi viene con noi?"
"Ethan ha detto che viene con delle sue amiche e un'amico" ah si, Nelly, Masha e Matt.

"Va benissimo ci sentiamo dopo"
"A dopo" riattacca e io mi affretto per tornare a casa, mi giro e vedo coppiette ovunque, oppure cose che mi ricordano Chuck tipo una camicia rosa pallido dell'Armani, voglio comprarliela..non so quando ne come gliela darò ma penso che possa piacerli.

Entro nel negozio e cazzo so di non essere presentabile in tuta e borsone ma diavolo fissarmi come entro mi sembra esagerato!

"Posso aiutarla?" una signora sia avvicina e mi guarda, quindi assumo la miglior espressione da ragazza acida e scocciata e rispondo "si, ho visto la camicia rosa in esposizione, vorrei acquistarla"

La mia ancora.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora