Ritorno a casa alle otto e trentatré,per le dieci dobbiamo vederci per andare in discoteca,non mi piacciono...sono chiassose,c'è gente ubriaca e malintenzionati ovunque.
Salgo in camera e apro l'armadio, non ho vestitini perché non li metto mai,mi vedo i fianchi,la pancia e le gambe grosse allora preferisco non comprarli.
Scelgo un jeans stretto e una camicia lunga con una giacchetta di pizzo nera e dei tacchi neri.
Mi trucco un po e mi piastro i capelli,dovrei essere presentabile così.
Scendo giù e trovo Nicolas che lavora al computer, ultimamente è molto stressato ed iperprotettivo nei miei confronti gli passo avanti a lui -nick..come sto?- alza lo sguardo e sorride -tutta in tiro! dove vai?-
-in discoteca con chuck.-alzo il mento fiera,
-non mi fido di quel tipo angie. Vive da solo se non fosse per la nonna che va a trovarlo. Dove sono finiti i suoi? Ha un conto bancario molto alto per uno che non lavora.- alzo gli occhi al cielo,certe volte non lo sopporto -Nick starò attenta ok? Ci vediamo più tardi- sorrido e mi avvio alla porta,prendo la borsa ed esco trovando un bellissimo ragazzo che mi sorride con occhi grigi e labbra carnose.
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Stacy ,brunetta riccia con occhi color smeraldo e pelle olivastra ci porta in una
discoteca non molto lontano dal mio quartiere,è simpatica e socievole, e non dimentichiamo il fisico scolpito.
Stiamo in macchina di chuck e arriviamo subito, lui parcheggia e scendiamo,Stacy è super eccitata e mentre mi avvio insieme a lei e il suo amico Raul, Chuck mi prende per mano -se qualcuno ti da fastidio dimmelo, non ti perderò d'occhio.- mi sorride nervoso e io lo guardo-si,ma non sono una bambina e so come difendermi- sorride di nuovo ed entriamo.
C'è gente ovunque e che balla,ragazze seminude mi passano accanto e arrossiscono vedendo il bellissimo che ho accanto a me..-beviamo qualcosa!- urla Chuck per farsi sentire da me.
-non ho molta sete!- grido insieme a lui per farmi sentire,alza gli occhi al cielo e mi porta verso al bancone e ci sediamo su sgabelli di pelle rosso scuro -perché non hai messo un vestito?- dice ispezionandomi e lo guardo -io...non ho vestiti- sorrido amaramente abbasso lo sguardo -non mi stanno bene - sorrido e guardo ovunque,lui mi posa una mano sulla coscia -non avere poca autostima di te stessa,sei una ragazza bellissima- lo guardo e indico le altre -loro sono magre,popolari,....belle-
Mi prende la mano e la bacia-loro sono desiderio, ci passi la notte e poi lei lasci..quelle come te rimangono nei pensieri..- mi guarda così intensamente che non riesco a reggerlo,allora tiro via la mano e prendo una delle birre che ci sono arrivate,bevo e vedo Stacy ballare con il suo tipo.
Chuck invece messaggia,chi sarà? Mi sto annoiando.
- hei che si fa?- domando e lui mi guarda
-boh che ne so,beviamo?- non lo reggo l'alcool,-no chuck-
-ti pareva che miss noia faccia qualcosa- sorride e si ordina un cocktail, sono noiosa?! Ora gli faccio vedere io!
-uno anche a me-
Mi sorride malignamente e arrivano i cocktail.
Inutile dirvi che un'ora dopo già ero mezza ubriaca, -angie come ti senti?- di chi e questa voce? Ah chuck.
-mi gira la testa-
-vieni alzati- mi porta fuori per mano e si ferma vicino la macchina e si accende una sigaretta,-se tuo fratello mi vede così mi ammazza- sorride e mi fissa -come fai a saperlo?- chiedo appoggiandomi alla macchina e lui mi guarda sospettoso
-beh anch'io se avessi una sorella la proteggerei-
Rido e comincio ad avere dei conati -no chuck non voglio vomitare!- mi prende i capelli e la fronte -vomita starai meglio-
Non riesco a vomitare e mi porta vicino ad un aiuola li,riesco a vomitare. Oh, dio salvami!
Vomito e credo che non dev'essere un bel spettacolo,diamine! Che stupida!
Mentre mi rimprovero chuck mi passa un fazzoletto e mi pulisco
-dio. ...s-scusami-
-tranquilla,ma non ti porto a casa conciata così- mi guarda da capo a piedi
-perche?-
-tuo fratello mi ammazza e fa la predica a te,a casa mia c'è un'altra camera da letto,dormirai li.-
-no chuck..-
Mi guarda male e sospiro.
Avvisa Stacy ed entriamo in macchina e corre,corre per paura che gli possa rovinare l'auto, vomiterei apposta adesso;
Arriviamo e mi levo i tacchi,sono insopportabili e a piedi nudi ed ubriaca mi dirigo verso il portone,lui apre ed entriamo
-perché sei scalza?- mi chiede
-i tacchi. Facevano male.-
Entriamo nell'ascensore e sento qualcosa,qualcosa di elettrizzante e sensuale nell'aria e poso il mio sguardo su di lui e rimango sorpresa quando mi guarda mordendosi il labbro,mi prende la mano e mi bacia io palmo,poi si aprono le porte e siamo costretti ad uscire e rompere l'atmosfera;
Vado in bagno sono un mostro!
Trucco sbavato e capelli crespi,aiuto,mi lavo la faccia ed esco e lo trovo senza maglia e con il jeans addosso -dal momento che non so cosa indosserai ti presto uno dei miei pigiami-
Mi guardo,sono ciotta,un obesona di merda,non mi andranno sicuramente,
-hei non pensare che tu sei ciotta perché amo le tue curve-
Sgrano gli occhi e mi passa il pigiama e noto la quantità di tatuaggi sul suo corpo e ha un acquila stupenda sulla spalla...
-dai va a cambiarti-
-s...si ora vado.-
Entro in bagno mi cambio e trovo una canotta nera,la infilo ed esco,lui è seduto e sta ancora messaggiando,mi gira la testa e mi butto sul divano accanto a lui -ti gira la testa?-
-con chi messaggi?- chiedo ridacchiando
lui sbarra gli occhi e mi fissa -beh io..-
-ssh non mi importa se hai la ragazza, io non rimango mai delusa,sai quando lo fanno sempre ti abitui,ti abitui a loro..-
Si avvicina a me e sento il suo profumo, il suo alito di menta sulle mie labbra -a chi dolcezza?-
Arrossisco e...oddio un conato!
Corro in bagno e vomito in una quantità industriale poi mentre mi pulisco perdo i sensi e svengo mentre sento due braccia forti prendermi al volo.
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Ciao! Spero che vi sia piaciuto questo capitolo, ho cercato di renderlo più interessante e ho già molti colpi di scena! ;) spero che continuerete a seguirmi.
-Lù.
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La mia ancora.
RomanceLei non si accetta,non si accetterà mai. Si vede grassa, brutta e fuori posto. Lei fa divertire tutti e c'è per tutti,ma nessuno c'è per lei. Qualcuno la amerà così com'è e le insegnerà ad accettarsi.