Capitolo 1. Kitty!

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Stavo tornando a Londra dopo circa un anno da quando me ne ero andata con il mio ragazzo a Los Angeles.

Sapevo che non sarei stata a lungo lontana dalla mia città.

Ci avevo lasciato una cosa troppo importante ed era proprio quella che mi aveva stimolata a tornare.

Drew mi avrebbe raggiunta dopo qualche giorno, doveva finire i suoi esami.

Io sarei rimasta a stare da Liam.

Eravamo amici da quando andavamo all'asilo, la sua era come una seconda famiglia per me.

L'avevo sentito per telefono il giorno prima ed era felice del mio ritorno e dato che non avevo un posto in cui stare mi aveva detto che potevo trasferirmi da lui e starci per tutto il tempo che volevo.

Ora non viveva più con i suoi genitori ma con quattro suoi amici.

Aveva detto che per loro non c'erano problemi se andavo a vivere lì.

Avevano tanto spazio.

Pensavo a questo sul taxi che mi stava portando a destinazione.

Feci scorrere lo sguardo fuori dal finestrino e vidi un parco giochi in cui alcuni bambini stavano giocando.

Mi venne una fitta al cuore, quindi tornai a guardare davanti a me.

Non ero ancora pronta a pensarci.

La casa di Liam e i suoi amici era enorme vista da fuori.

Suonai il campanello.

Ero pronta a salutare Liam quando mi avesse aperto la porta ma invece mi si presentò davanti un paio d'occhi verdi di un viso incorniciato da capelli ricci.

Era davvero un ragazzo carino ma quel pensiero scemò subito dopo quando lo vidi squadrarmi dalla testa ai piedi.

Ok ero abituata al fatto che i ragazzi lo facessero sempre quando mi vedevano, ma loro almeno tentavano di non farsi vedere a farmi la radiografia.

Lui invece non si faceva problemi.

Un tipo decisamente sfacciato.

Quando parlò si rivolse a chi stava dentro casa ma sempre fissandomi.

-Bella ragazza all'ingresso. Ragazzi il mio compleanno è lontano, ma questo regalo anticipato che mi avete fatto lo accetto comunque volentieri.- disse.

-Come scusa?- decisamente la buona impressione che mi aveva fatto il suo aspetto veniva rovinata da quel comportamento.

Sentii del trambusto in casa.

Altri quattro ragazzi si presentarono alla porta subito dietro il riccio.

Riconobbi gli occhi color cioccolato e il sorriso gentile e dolce di Liam fra quei volti.

-Kitty!- mi disse venendo ad abbracciarmi.

Gli sorrisi ricambiando l'abbraccio. -Ciao Liam.-

Sciolse l'abbraccio e mi presentò ai suoi amici.

-Ragazzi lei è Christie. Starà a vivere qui con noi.-

-Christie? Kitty? doppio nome o cosa?- chiese un ragazzo moro con la cresta.

Io e Liam ci guardammo e iniziammo a ridere.

-Bè quando eravamo piccoli io non riuscivo a dire Christie.- iniziò Liam.

-E quindi storpiava il mio nome chiamandomi Kitty. E da allora per lui sono rimasta Kitty.- finii io.

-Ah la nuova coinquilina. Bene direi che non mi importa più di tanto il tuo nome. La sola cosa che conta è che il letto in camera mia è grande. Quindi ci si sta benissimo anche in due se il nostro Liam non ti trova una stanza.- disse il riccio.

Stava decisamente iniziando a starmi sulle scatole quel ragazzo.

-Piuttosto che dormire con te prendo un sacco a pelo e dormo nella vasca.- gli dissi.

Non ero capace di stare zitta quando qualcuno mi provocava.

-Wooho.- dissero gli altri.

-Tranquilla Kitty. Non ti farò dormire nella vasca nè tantomeno con lui. C'è la stanza degli ospiti tutta per te.- mi disse Liam.

Gli sorrisi.

-Comunque io sono Zayn.- mi disse il moro che aveva chiesto chiarimenti sul nome.

-Io sono Niall.- mi disse un biondino con due occhi azzurri meravigliosi.

-Io sono Louis.- mi disse una ragazzo dai capelli castani anch'esso con due occhi meravigliosi.

-E io sono il magnifico Harry.- mi disse il riccio col suo tono sfacciato.

-Tranquillo non credo sentirò la necessità di chiamarti in nessuna occasione.- gli risposi.

-Ora che vivrai qui sappi che io ho l'abitudine di andare in giro per casa nudo e non ho intenzione di cambiare abitudine.- aggiunse.

-Bene perché io ho l'abitudine di dare calci nei coglioni a chi mi rompe le scatole.-

Non disse più nulla e se ne andò in salotto seguito dagli altri.

Liam mi accompagnò nella mia stanza.

-Sei già andata a trovare..-

Lo interruppi prima che potesse finire la frase. -No. Io.. no, non ancora.-

-Bè sappi che comunque mentre eri via io e i miei ci siamo andati qualche volta.- disse.

-Grazie lo apprezzo davvero.-

Sistemai le mie cose e poi tornammo dagli altri.

-Che si mangia per cena? Io inizio ad avere fame.- chiese Niall.

-Niall è un pozzo senza fondo. Non lasciare avanzi di qualcosa che ti piace in giro perché lui li farà sparire in un nanosecondo. Sei avvisata.- mi disse Louis.

-Vi va il cinese?- chiese Harry.

Quella soluzione andò bene a tutti.

Si alzò dal divano venendo da me.

-Vieni con me a prendere il cibo al ristorante qui all'angolo?- mi chiese.

-Non ho alcuna intenzione di venire con te da nessuna parte. Primo perché tu non mi interessi affatto e secondo perché io ho un ragazzo.- gli risposi.

Si arrese e andò da solo.

-Ah giusto. Dove hai lasciato Drew?- mi chiese Liam.

-È rimasto a Los Angeles a finire i suoi esami. Arriverà tra qualche giorno. Suo cugino abita non lontano da qui e starà da lui.-

-Sei stata a Los Angeles?- mi chiese Zayn.

-Si un anno fa sono andata via da qui col mio ragazzo che abitava là e ci siamo rimasti.-

-Come avete fatto a conoscervi se lui è di Los Angeles?-

-Era venuto qui a trovare alcuni suoi parenti e ci siamo incontrati per caso. Poi ci siamo conosciuti meglio e poi ci siamo messi insieme. Lui però doveva ritornare a Los Angeles per la scuola e così sono andata con lui.-

-Vivevi con i tuoi qui a Londra tu?- mi chiese Niall.

Tasto dolente.

Mi venne in mente quella terribile notte ma scacciai velocemente quel pensiero prima che mi sovrastasse.

-No. Io vivevo qui a Londra con Liam e i suoi. I miei sono.. morti cinque anni fa.- dissi.

Niall si rabbuiò. -Mi dispiace. Non volevo.-

-Figurati. Ora è più facile davvero.-

Nel frattempo Harry tornò col cibo così ci concentrammo tutti su quello invece che sui miei genitori.

Era una ferita ancora aperta.

Preferivo non pensarci.

C'erano anche i biscotti della fortuna.

Io aprii il mio e lessi il biglietto che diceva "Il passato tonerà a riempire la tua vita.".

Ci mancavano pure quei fottuti biscotti con le loro frasi sibilline a rompere le scatole.

Lasciai perdere.

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