-Ti rendi conto di quanta roba hai preso?- mi chiese Zayn.
-Parli proprio tu che ti sei fermato mezz’ora in quel negozio di cappellini? E alla fine quanti ne hai presi?-
-Pochi.-
-Quanti?-
-6-
-Come cazzo si farà a comprare 6 cappellini?-
Io e Zayn stavamo tornando dallo shopping.
Era una cosa assurda fare shopping con lui.
Era peggio di me.
Provava 2000 cose in qualsiasi negozio.
Avevo scoperto che però aveva buon gusto anche in fatto di moda femminile.
Soprattutto per le scarpe.
Bene in futuro avrei detto ai ragazzi di affidare a Zayn la scelta di un mio regalo di compleanno.
-Vuoi dire che non sei soddisfatta del tuo personal shopper?- mi chiese.
-Oh no. Assolutamente no. Le sfilate in camerino dobbiamo andare a farle più spesso.-
-Si ma non in quel negozio. Le commesse credo che ci odino ormai.-
-Perché alla fine abbiamo fatto gli scemi però abbiamo comprato un sacco di roba lì dentro. E credo che la rossa ti avesse puntato.-
Lui prese un foglietto dalla tasca dei jeans.
C’era scritto un numero di telefono.
-Ma tu sei assurdo.- gli dissi ridendo.
-Non è colpa mia. Io non le ho chiesto nulla.-
-Quindi non pensi di chiamarla?-
-Non credo sia il mio tipo. Quando qualcuno mi piace lo sento a pelle.- eravamo a casa ormai.
Già da fuori si sentiva gente che parlava.
Sembravano Harry e Liam.Io e Zayn entrammo ma probabilmente non ci sentirono.
Restammo in corridoio in modo che non potessero vederci ma così che noi potessimo seguire la conversazione.
-Ma la vuoi smettere?- disse Liam.
-Ma smettila tu di fingere. Non è possibile che ci sia solo amicizia fra voi. Si vede che c’è di più.- rispose il riccio.
Io e Zayn ci guardammo.
Stavano parlando di me.
Anzi stavano litigando di me.
-Io e lei ci conosciamo da quando siamo nati è normale che ci sia un forte legame.-
-Si bè preferisco che non me lo mostriate il vostro forte legame.-
A quel punto intervenni anche se Zayn tentò di trattenermi.
Liam e Harry mi fissarono un momento ma io guardavo solo il riccio.
-Quale sarebbe il tuo problema?- gli chiesi.
-Voglio solo la verità. Niente più balle su di voi.- mi disse.
-Vuoi la verità? Eccola qui. Io e lui ci conosciamo da quando siamo nati, siamo cresciuti insieme e ci siamo protetti a vicenda e quando i miei genitori sono morti la sua famiglia è diventata la mia famiglia e lui è rimasto l’unica fottuta persona con cui volessi parlare. Non so quante volte mi abbia impedito di buttarmi dal balcone di casa.
Gli devo tutto ok? Perciò lui non è solo il mio migliore amico, lui è come se fosse mio fratello. Lui è parte di me. Vuoi sapere se io e lui stiamo insieme? No fottuto idiota noi non stiamo insieme ma è forse la persona a cui voglio più bene su questo pianeta. Non tutti i rapporti fra uomo e donna devono includere una scopata ma mi rendo conto che tu questo non lo possa capire. E sai una cosa? Mi dispiace per te.- mi sentii come se mi fossi tolta un peso enorme.
Come si poteva essere così idioti da pensare che io e Liam stessimo insieme?
Mi voltai verso il mio migliore amico e gli sorrisi leggermente prima di andare in camera mia.Presi dal fondo dell’armadio il mio album di fotografie.
I miei genitori e quelli di Liam l’avevano fatto nel corso degli anni e quando i miei erano morti io e Liam l’avevamo continuato.
Era un album che praticamente conteneva tutta la nostra amicizia.
Da quelle foto scattate nel corso degli anni si capiva fino in fondo il legame che c’era fra noi.
Non si poteva parlare d’amore, era qualcosa di più profondo.
Pensai che forse quello era il modo migliore per far capire fino in fondo la situazione ad Harry.
Andai in camera sua pensando di lasciarglielo sul letto e invece ci trovai lui sdraiato a guardare l’esplosione del meteorite.
Lui abbassò lo sguardo su di me quando mi sentì entrare e si mise seduto.
Gli porsi l’album.
-Cosa è?- mi chiese prendendolo.
-Guardalo. Forse così riuscirai a capire.- dissi uscendo dalla sua stanza richiudendomi la porta alle spalle.Andai in salotto e li trovai come al solito sul divano che guardavano la tv.
Mi misi accanto a Liam.
-Mi dispiace che tu abbia assistito prima.-
-Non ti preoccupare. Almeno gli ho risposto a tono visto che tu sei troppo tenero e non ci riesci.-
-Stavo per rispondergli davvero male sai.- mi disse.
-Si certo Liam.-
-Comunque forse avrà capito ora.-
-Per esserne sicura gli ho dato una cosa da guardare.-
-Cosa?- mi chiese lui incuriosito.
-Te lo ricordi il nostro album?-
-Aaaah. Bè se non capisce con quello allora siamo nella merda.-
Feci la finta faccia scioccata.
-Liam James Payne ti pare il linguaggio giusto da usare? Un ragazzo educato e a modo come te non dovrebbe usare certi termini.- lo canzonai.
Lui rise. –Tu usi anche termini peggiori.-
-Si ma io non sono una ragazza a modo. Chi fu a sputare sui vetri della scuola che avevano appena pulito quella volta in seconda elementare? E chi ha lasciato scappare i conigli di tua nonna?- gli ricordai.
-Per non dimenticare di quando prima di andare negli Stati Uniti l’anno scorso hai mandato a quel paese il professore di storia dicendo che la sua materia era la più inutile che ci fosse.-
-Io credo che se la sia presa maggiormente quando gli ho detto che era anche il professore più cornuto della scuola. Ma quello non è colpa mia. Se sua moglie non è una donna sincera non è colpa mia. Lo sapeva tutta Londra che quella si scopava tutti i banchieri della città.-
-Lo sapeva tutta Londra tranne lui.- mi puntualizzò lui.
-E io ho solo pensato fosse giusto informarlo.- risi al ricordo.
-Ma tu sei una teppista.- mi disse Zayn.
-Parli proprio tu eh.- gli disse Louis.
-Tu sei proprio l’ultimo che dovrebbe parlare.- gli rispose il moro.
-Ero solo una ragazza problematica. Dicevano tutti così per giustificare ciò che facevo.- dissi io facendo spallucce.
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Life is never easy
FanfictionIn questa storia gli One Direction sono dei normali ragazzi che vivono a Londra e Christie è una vecchia amica di famiglia di Liam con un passato che vorrebbe dimenticare ma che nel corso della storia tornerà a crearle problemi :) per il resto vi ba...