Capitolo 8. Liam è innocente

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Era da quando era uscito 5 minuti prima che mi stavo torturando le mani.
Non riuscivo a spiegarmi quella sensazione.
All’improvviso si spensero tutte le luci.
Lanciai un urlo.
-Hey tranquilla sarà solo un blackout.- mi disse Harry.
-No no no di nuovo no. Non può.-
-Ma che stai dicendo? Vedrai che passa subito.-
Annaspai al buio cercando qualcosa a cui aggrapparmi, qualcosa che mi desse coraggio.
Trovai Harry lì accanto.
Mi strinsi forte a lui. 
-Sta tornando lo so. Sta tornando. Ho paura.-
-Ma cosa? Chi? Mi spieghi che succede? è un normale blackout, a volte capita.- 
-Sta venendo a prendermi, io lo so. Sapevo che sarebbe tornato. Chiama Liam ti prego, Harry. Digli di tornare subito ho bisogno di Liam.- scoppiai in lacrime.
Non potevo rivivere quella sensazione, il blackout, la paura, qualcuno che mi diceva di stare tranquilla perché andava tutto bene.
L’ultima volta non era andato tutto bene.
Per niente.
-Ora mi stai spaventando veramente. Louis chiama Liam e digli di tornare subito. Christie è terrorizzata.- disse all’amico prima di stringermi forte.
-Ora arriva Liam. Però smetti di piangere per favore. Mi spieghi perché i blackout ti fanno tanta paura?-
Non riuscivo a parlare, sentivo un vuoto dentro, sentivo la paura e i ricordi di quella notte che riaffioravano.

Le luci si riaccesero, ma io non riuscii comunque a calmarmi.
Harry mi fece sedere sul divano e arrivarono anche gli altri per capire cosa avevo.
Non parlai.
Me ne restai zitta abbracciata a Harry.
Sentii la porta di casa che si apriva e poco dopo Liam sbucò in salotto.
Lasciai le braccia di Harry e mi lanciai fra quelle del mio migliore amico scoppiando nuovamente a piangere.
-Hey hey sono qui, adesso ci sono. Non ti succederà niente. Calmati.- mi disse Liam stringendomi forte e accarezzandomi la schiena per tentare di calmarmi.
-Lui non tornerà. Non succederà ancora te lo prometto.-
-Non puoi saperlo. Nessuno sa dove sia finito. Potrebbe essere ovunque.- dissi io con la voce rotta dal pianto.
A quel punto Liam mi prese in braccio e mi portò in camera adagiandomi sul letto.
Mi si sdraiò accanto e io nascosi il viso nell’incavo del suo collo stringendomi a lui.
-Che posso fare?- chiese Harry sulla porta.
-Portami un sonnifero. Sono in bagno nella scatoletta piccola con le scritte arancioni.-
-I sonniferi hanno un sapore cattivo.- replicai io.
-Ok. Vedrò che posso fare.- disse Harry andando in bagno.
-Dormendo non risolverò nulla lo sai. Farò mille incubi.- dissi.
-Tranquilla. Io resto qui con te. Non ti lascio sola.- mi disse Liam.
Mi sentii più sicura.
Saperlo al mio fianco quella notte forse avrebbe alleviato la paura.
Harry tornò poco dopo.

-Tè super zuccherato aromatizzato al sonnifero.- mi disse Harry porgendomi la tazza che aveva in mano.
Mi misi seduta e sorseggiai il mio tè.
Il sonnifero quasi neanche si sentiva.
Finii fino all’ultima goccia e poi mi sdraiai di nuovo fra le braccia di Liam.
Neanche un minuto dopo già dormivo.
I sogni di quella notte non furono terribili come pensavo e la mattina quando mi svegliai trovai Liam ancora al mio fianco.
Era già sveglio e dalle borse che aveva sotto gli occhi si capiva che la sua notte era stata peggio della mia.
-Non hai dormito vero?- gli chiesi.
-Continuavi ad agitarti e io non riuscivo a stare tranquillo.-
-Mi dispiace.-
-Non ti preoccupare.-
-Ho bisogno di te per una cosa.- gli dissi.
-Certo. Quello che vuoi.-
-Io.. penso sia ora di dire la verità ai ragazzi. Gli devo una spiegazione per quello che è successo ieri sera.-
-Ok. Ti appoggio tranquilla. E poi Harry sarà passato una decina di volte a chiedere come stavi. Penso che più di tutti meriti una spiegazione.-
Sorrisi leggermente.
–Si. Hai ragione.-
Mi alzai dal letto e andai in bagno.

Mi guardai allo specchio vedendo i miei occhi rossi e gonfi per tutte le lacrime versate.
Mi sciacquai il viso e poi andai in cucina dove ci trovai tutti seduti a fare colazione.
Mi guardarono senza dire nulla.
Aspettavano che spiegassi com’è giusto che sia.
Non era stato un comportamento molto normale il mio.
-Io. Credo di dovervi spiegare del mio comportamento di ieri sera. E mi dispiace di avervi fatti spaventare. Soprattutto tu.- dissi rivolta a Harry.
-Nessun problema.-
Feci un grosso respiro prima di iniziare.

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