Capitolo 24. Hyde Park - Fine

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Stavamo finalmente tornando a Londra.
Dopo 3 anni di lontananza avevamo capito che era quello l’unico posto che potevamo chiamare casa.
Avevamo girato il mondo e visto tantissimi luoghi diversi tra loro, tutti avevano qualcosa di meraviglioso.
Quando ero partita avevo continuato a sentire Liam per un po’ ma una volta arrivate in Africa avevamo perso i contatti.

Da allora non avevo più sentito nessuno.
In ogni caso non stavo tornando a Londra con l’intenzione di tornare da loro o tornare da Harry, non potevo ripiombare nelle loro vite dopo 3 anni di lontananza.
Dopo 3 anni forse non vivevano più nemmeno là, magari anche loro avevano seguito nuove strade, forse qualcuno di loro si era trovato una ragazza ed era andato a vivere con lei.
Non sarei stata così egoista da andarli a cercare.
Io e Annie andammo nel nostro hotel a lasciare i bagagli.

-Mamma andiamo a fare un giro ad Hyde Park?-
Non potevo credere che anche lei avesse già 8 anni.
Ovunque andassimo, in ogni parte del mondo la gente ci guardava con occhi critici.
Una ragazza di 22 anni con una figlia di 8, ma la gente giudica troppo senza sapere le cose quindi non mi è mai importato più di tanto.
In questi anni avevo scoperto che fare la madre mi veniva più naturale di quanto pensassi.
-Certo.-

C’era una grande confusione a Londra quel giorno man mano che ci avvicinavamo ad Hyde Park.
Lo spettacolo che ci si presentò davanti era incredibile, migliaia di persone tutte radunate lì, un concerto probabilmente.
Urlavano tutte “One Direction”.
Avevo sentito parlare di questo gruppo inglese.
Ovunque andassimo in tutto il mondo ne sentivo parlare, non avevo mai visto foto o ascoltato loro canzoni ma a quanto avevo sentito erano 5 ragazzi che avevano partecipato ad X-Factor come gruppo e che ora stavano praticamente conquistando il mondo.

-Mamma guarda. Lo zio Liam.- mi disse Annie.
-Dove?- dissi io voltandomi da tutte le parti.
-Là.- mi disse indicando un enorme manifesto.
Il viso di Liam e altri 4 volti familiari spiccavano sotto la scritta “One Direction”.
-Oddio.-
Lui, loro erano cantanti famosi?
In 3 anni di lontananza loro erano riusciti a conquistare il mondo?
Come era possibile che avessi sempre sentito parlare di loro e non avessi mai visto una foto che mi desse un'immagine a questa entità astratta che erano per me i “One Direction”?

Mi soffermai a guardare il viso di Harry.
Era più maturo ma sempre con lo stesso sorriso di sempre.
-Hyde Park fatti sentire!-
Sentii urlare.
La riconobbi subito, era diventata ancora più profonda ora, ma riconobbi subito la voce del mio migliore amico.
Vidi il palco e vidi cinque sagome.
Era piuttosto distante e c’erano almeno 100mila persone.
Era quasi impossibile per me pensare che tutta quella gente fosse lì per vedere quei cinque.

-Mamma ce la facciamo ad andare più vicino?-
-Se spingiamo un po’ possiamo arrivare anche sotto il palco con un po’ di fortuna.- la presi per mano e iniziammo a farci largo fra le persone.
Intanto Liam continuava a fare la sua introduzione e noi eravamo sempre più vicine.
Man mano ci avvicinavamo al palco diventava sempre più difficile avanzare ma le ragazze si facevano leggermente da parte vedendo che c’era Annie.
Non avevo sentito qual era il titolo della prima canzone ma riconobbi le parole.
Quella era Moments, la mia Moments, la mia e di Harry, era la nostra canzone e loro l’avevano nel loro album.
Accelerai il passo e riuscimmo ad arrivare sotto il palco giusto in tempo per vedere Harry che cantava il suo assolo.
 
If we could only have this life for one more day 
If we could only turn back time 

 
 
-ZIO HARRY!- gridò Annie accanto a me.
Non so in che modo in mezzo a tutte quelle persone che urlavano lui la sentì.
Si guardò intorno disorientato finchè non la vide e mentre gli altri cominciavano il ritornello lui posò gli occhi su di me.
Prima la sorpresa nei sui occhi poi l’incredulità e poi si riprese tornando a cantare con gli altri, andò da Liam e gli fece cenno con la testa nella mia direzione.
Sorrisi al mio migliore amico appena lui mi guardò e lui ricambiò dopo un momento di sorpresa.

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