Capitolo 17. Non ti senti una principessa così?

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Camminavamo da dieci minuti circa.
Io ero mano nella mano con Harry e gli altri erano dietro di noi.
-Si può sapere dove stiamo andando?- si lamentò Zayn.
-Non ancora. Abbi pazienza, siamo quasi arrivati.-
Iniziai a scorgere il grosso edificio giallo e iniziai a sentirmi nervosa.
Arrivati al cancello vidi che il cortile era pieno di bambini che giocavano.
Entrammo e la vidi immediatamente.
Un groppo mi salì in gola.
I suoi occhi azzurri uguali ai miei mi guardarono e un sorriso enorme illuminò il suo faccino.
Mi corse subito incontro facendo svolazzare i suoi riccioli biondi.
-Mamma!- esclamò.
Liberai la mia mano da quella di Harry e feci qualche passo avanti per prenderla al volo nel momento in cui mi saltò addosso.
La strinsi forte a me.
Era come se avessi ritrovato l’altra parte di me, la parte più importante.
-Mi sei mancata tanto Annie.-
-Anche tu mi sei mancata mamma.-
Mi staccai un momento sempre tenendola in braccio.
La guardai meglio.
-Ma quanto sei cresciuta?-
-Sono grande adesso. Hai sentito che brava adesso dico la r.-
-Sei bravissima piccola mia.- lei mi guardò un momento.
-Dove sono i capelli azzurri?-
-Anche la mamma è cambiata.-
Lei vide qualcosa dietro la mia spalla.
Mi voltai e lei urlò prima di saltare in braccio a Liam.
Faceva sempre così con lui.
-Ciao piccola.- disse lui stringendola in un abbraccio.
Vidi gli sguardi sconcertati dei ragazzi.
Anche Liam li notò.

-Annie andiamo un po’ a giocare sullo scivolo ti va?- gli chiese.
-No. Io vado sull’altalena e tu mi spingi.- rispose lei.
Era proprio la mia bambina con quel caratterino.
Andarono verso l’altalena e io li seguii con lo sguardo un momento.
-Cos’è questa storia?- mi chiese Harry.
Mi voltai verso di lui.
-Lei è mia figlia Annie.- dissi.
-E il padre è..- iniziò lui guardando Liam che la spingeva sull’altalena.
Realizzai subito quello che tutti loro stavano pensando.
-Oddio no. Non avrete davvero pensato che Annie fosse figlia di Liam vero? No no. Annie ha poco più di quattro anni.- dissi sperando di non dover spiegare proprio tutto.
Loro sembrarono non capire anche se vidi Harry un po’ più tranquillo.
-Ho scoperto di essere incinta qualche mese dopo che i miei genitori erano stati uccisi.-
Loro sbarrarono gli occhi.
Avevano capito.
-L’uomo che ha ucciso i tuoi genitori è il padre di Annie?- chiese Louis.
-Si. Quando mi ha violentata quella notte non si è preoccupato di questa eventualità e nemmeno io. Me ne sono accorta qualche mese dopo. Ma ormai era troppo tardi e così è arrivata lei.-
-Quindi questo è un cosa, un orfanotrofio?-
-Non esattamente. Allora io avevo 14 anni e non potevo badare a lei e comunque coi problemi che avevo allora non me ne avrebbero mai dato la custodia. Così l’assistente sociale disse che questo posto sarebbe stato la cosa migliore. È un istituto in cui solitamente le ragazze madri lasciano i propri figli sapendo di non potersene prendere cura. Lasciando Annie qui avrei comunque potuto vederla quando volevo.-
-Tu te ne sei andata un anno negli Stati Uniti con Drew lasciando qui tua figlia?- mi chiese Zayn.
-Non reagire così, che altro potevo fare? Avevo bisogno di un cambiamento, non ero un buon esempio per lei. Pensavo che andandomene avrei fatto la cosa migliore per entrambe. È per lei che sono tornata qui. Non resistevo più, però appena arrivata non ho avuto il coraggio di venire qui. Avevo paura che lei mi odiasse perché l’avevo lasciata qui anche se le avevo detto che non mi avrebbe vista per un po’.-

-Perché ce l’hai detto solo ora?- mi chiese Harry.
-Le persone ti guardano diversamente quando scoprono che a 18 anni hai una figlia di quattro. Non è una cosa di cui vado fiera e sicuramente non mi piace dirlo in giro.-
-Sarebbe stato più giusto nei miei confronti però magari dirmelo prima di..-
-Di cosa? Prima che ti innamorassi di me? Se tu l’avessi saputo prima non ti saresti innamorato di me, è questo che stai dicendo?-
-Non sto dicendo questo, ma.. non lo so.-
Tornai a guardarla.
Rideva come una pazza su quell’altalena.
Sorrisi a mia volta.
-È uguale a te.- commentò Niall.
-Lo dicono tutti. Fortunatamente sembra non aver preso niente dal padre. A volte questo mi aiuta a non pensarci.-
-Mamma guarda come vado in alto. Più forte zio Liam. Voglio fare tutto il giro.- disse lei.
-È decisamente figlia tua.- disse Louis.
Scesa dall’altalena tornò di corsa da me.
-Lo zio Liam è cattivo. Non ha voluto farmi fare tutto il giro.- mi disse imbronciata.
-Lo zio Liam ha paura che ti spuntino le ali e voli via.-
-Come una Winx?-
Sorrisi.
-Si. Come una Winx.-
Sentii suonare una campanella e tutti i bambini correre dentro.
-È l’ora della merenda!- esclamò.
-Certo. Vai Annie. Io torno a trovarti domani, promesso.-
Corse dentro anche lei.
Ci avviammo verso casa.
Harry non disse una parola per tutto il tragitto.

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