Mossi leggermente la mano mentre mi svegliavo.
Sentivo la pelle nuda sotto di essa.
Pensando di chi fosse mi scappò un sorriso.
Ricordavo con chi avevo dormito e ricordavo che quel qualcuno aveva dormito senza maglietta.
Avevo una mano sul suo petto e sentivo il battito regolare del suo cuore.
Alzai la testa e lo vidi tutto concentrato con una matita in mano che scriveva qualcosa su fogli di carta.
-Cosa scrivi?-
-Ehi. Buongiorno. Emmm.. no niente.- disse cercando di mettere via i fogli.
-Perchè non mi fai vedere? Hai qualcosa da nascondere?-
-No.. è che.. niente sono solo cavolate.-
Allungai la mano verso di lui.
Lui alzò gli occhi al cielo e poi sospirando mi diede i fogli.
Erano frasi scombinate, sembravano quasi versi di una canzone incompleta.
From the moment I met you, everything changed
I knew I had to get you
Whatever the pain
I had to take you and make you mine
I would walk through the desert
I would walk down the aisle
I would swim all the oceans, just to see you smile
Whatever it takes, it's fine
I won't be leavin', till I finish stealin' every piece of your heart
Every piece of your heart
I know your heart's been broken, but don't you give up
I'll be there, yeah I know it
To fix you in love
It hurts me to think, that you have ever cried
And I will steal us a car
And we will drive to the stars
I will give you the moon, it's the least I can do
If you give me the choice
-Cosa è?- gli chiesi.
-Una canzone forse, ma forse semplicemente pensieri.-
-Li hai scritti tu?-
-Si.-
Li rilessi ancora.
-Li hai scritti pensando a qualcosa in particolare?-
-No, bè non esattamente. Li ho scritti e basta.-
Era voltato verso la finestra.
Presi il suo viso fra le mani e lo voltai in modo che mi guardasse negli occhi.
-Li hai scritti pensando a me?-
-Che importanza ha?-
-Ha importanza per me. Ora mi rispondi?-
-Può darsi che io stessi pensando un pochino a te quando li ho scritti.- ammise.
Io gli sorrisi.
Poi mi avvicinai alle sue labbra poggiandoci sopra le mie.
Mi staccai dopo un momento.
-Questo per cosa era?-
-Perché mi piace ciò che hai scritto.-
Sorrise.
-Credo che dovrei scrivere più spesso allora.-
Ricambiai il suo sorriso baciandolo di nuovo.
-Come è quindi la melodia di questa canzone?-
-Te l’ho detto non so neanche se è una canzone. Sono cose che ho scritto senza pensare a nessuna melodia. Le ho semplicemente scritte perché mi veniva di fare così. Non so.-
-Mi scriverai una canzone un giorno?-
-Non so se ne sono capace.-
-Basta fare allenamento. Non c’è fretta. Così sei sulla buona strada però.- dissi indicando i fogli.
Mi alzai dal letto e mi stiracchiai.Harry rimase a letto.
-Tu oggi non ti alzi?- gli chiesi.
-No, oggi dormo tutto il giorno.-
-Oh non credo proprio.- dissi tornando verso il letto.
Gli presi un braccio e tentai di farlo alzare.
Nel cercare di tirarlo su finii per terra scatenando le sue risate.
A quel punto si mise seduto sul letto guardandomi.
Io incrociai le braccia.
-Dai non è colpa mia.- mi disse col sorriso sulle labbra.
-Invece si.-
-Invece no.-
-Ho fame.- dissi alzandomi dal pavimento.
Lui rise e insieme andammo in cucina.
Erano tutti a fare colazione e c’era anche qualcuno in più.
C’era una donna seduta al tavolo che quando ci sentì arrivare si voltò verso di noi.
Mi guardò un momento dalla testa ai piedi.
La conoscevo bene.
Si alzò e mi venne incontro.
-Cara ma sei proprio tu?-
-Felice di rivederti Karen.-
-Oh piccola.- mi disse abbracciandomi.Gli abbracci della madre di Liam li avevo sempre adorati perché mi ricordavano tanto quelli di mia madre.
Si allontanò e mi prese il viso tra le mani quasi per controllare che fossi reale.
-Quasi non ti riconoscevo.- mi disse.
-Era la ciocca azzurra che mi distingueva dagli altri.-
-No. È la tua testa dura che ti ha sempre distinta dagli altri.-
-Anche quella.-
-Sei cambiata così tanto piccola mia. Un anno fa eri una giovane sbandata che partiva per gli Stati Uniti e ora sei..-
-Una giovane sbandata che è tornata a casa.-
-No invece. Sei più di questo. Sei una donna vera ora.-
-E che donna.- commentò Harry sottovoce.
Gli lanciai un’occhiataccia.
Karen lo notò.
-E tu non mi saluti scusa?- gli disse lei.
Lui l’abbracciò velocemente.
-Eri così occupata nel tuo momento con la giovane sbandata che ho pensato non fosse carino interrompervi.-
Lei spalancò gli occhi.
-E da quando non ti sembra carino interrompere scusa?- gli chiese la donna.
-Tesoro ma da quando è cambiato così?- continuò rivolta a Liam.
-La giovane sbandata ha portato molti miglioramenti.- gli rispose lui.
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Life is never easy
Fiksi PenggemarIn questa storia gli One Direction sono dei normali ragazzi che vivono a Londra e Christie è una vecchia amica di famiglia di Liam con un passato che vorrebbe dimenticare ma che nel corso della storia tornerà a crearle problemi :) per il resto vi ba...